HCI al Global Hyundai Club Invitation - Cena Benvenuto: Formal but Fun

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Questo è un articolo meno impegnativo, ma credo che possa essere interessante perchè credo che sia stato l'inizio della ns. reale conoscenza diretta della cultura e dei modi di fare del popolo coreano, contribuendo ancora una volta ad aumentare il nostro stupore e comprendendo che ci sono molte cose ancora da conoscere e imparare.

Siamo a Lunedì 30 ottobre: in questo giorno abbiamo fatto visita al quartier generale di Hyundai, al centro di ricerca e all'Assan Plant, ed infine alla cena di benvenuto all'Samwon Garden, quindi già notevolmente "carichi" di informazioni :)

Prima dell'inizio della cena, in modo molto formale, è stato formulato un discorso di benvenuto da parte di molti dirigenti presenti.
Era un'onore poter cenare con loro ma non tolgo che sia io che Massimiliano nutrivamo un pò di preoccupazione.


Ad un certo punto qualche "amico internazionale" viene invitato a parlare al microfono: entrambi abbiamo iniziato a preoccuparci.
Non avevamo pensato ad un discorso, per la verità.

Il primo intervento è stato di George (Usa), successivamente è la volta della dolce Meli Ho della Costa Rica...



Tuttavia dopo i primi due interventi inizia la cena, un sospiro di sollievo!
Altri parleranno, ma in via molto informale.

Curiosità: i posti erano assegnati con una disposizione interessante, ogni 2-4 esponenti dei Club c'era un funzionario Coreano.
Abbiamo ipotizzato che fosse stata scelta questa disposizione per far aumentare la coesione e l'integrazione tra tutti noi.

In questo contesto c'è stato un momento che, senza volerlo, ho fatto personalmente una GAF, tuttavia esser straniero mi ha dato il beneficio del dubbio e con "un colpo di tacco" son riuscito non solo di recuperare ma ho contribuito a far evolvere la cosa in positivo!

Prima di farvi partecipi vorrei descrivere prima di tutto un aspetto culturale del popolo coreano che penso risulterà per voi nuovo, e a tratti “strano”, sicuramente non è qualcosa a cui noi italiani siamo abituati!
Vorrei infatti parlarvi delle infinite cene di lavoro organizzate fra colleghi e capi e del ruolo che svolge l'alcool in queste cene.

E' infatti normale in Corea andare a cena fuori con il capo e i colleghi più di una volta in settimana.
Il numero mediamente si aggira verso le tre volte (su cinque giorni lavorativi, mentre i weekend fortunatamente sono liberi!).
Il fatto che queste cene siano così numerose penso sia dovuto alla volontà di rafforzare il rapporto fra colleghi (nonché quello con il capo), visto anche il forte senso di “gruppo” presente anche in campo lavorativo.

In queste cene si parla in parte di lavoro, ma per conoscersi meglio si parla anche di altro ed è permesso allentare un po' le formalità: anche per questo motivo, l'alcool è un elemento indispensabile.
Non dico che bisogna bere fino ad ubriacarsi, anche perché spesso il giorno dopo bisogna tornare a lavorare, per cui si preferisce anzi evitare di superare una certa soglia di alcool.
Allo stesso tempo è quasi maleducazione rifiutarsi di bere anche solo il “primo round”, si finirebbe infatti per “guastare la festa”.

Quando sono coinvolti dei superiori poi, non è mai molto educato rifiutare un altro bicchiere, perciò è sconsigliato farlo.
Parlavo di “primo round” perché l'alcolico preferito è una bevanda superalcolica chiamata
soju (pronunciato sogiu) comparabile alla vodka, sia come sapore che come modo di bere (si beve quindi usando dei bicchierini), ma fortunatamente non come grado alcolico!
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In Corea si dice che
“un bicchierino è il minimo, con tre scarseggi, con cinque sei nel giusto e con sette stai esagerando”.


Un altro motivo per cui si preferisce non bere fino a perdere il controllo è che benché si allentino le formalità, c'è comunque un'etichetta precisa da seguire quando si beve con dei superiori ed è bene prestarci attenzione!
Ecco quindi le tre regole fondamentali per quando si beve, soprattutto se lo si fa con delle persone più vecchie di noi o comunque con dei superiori!

La prima regola è che in Corea non ci si versa mai da soli da bere: bisogna invece prestare attenzione ai bicchieri vuoti e versare da bere agli altri.
Sia quando si versa da bere che quando lo si riceve, se l'altra parte c'è qualcuno con più anni di voi o comunque superiore bisogna far attenzione a farlo con due mani e sorreggere il bicchiere o la bottiglia con entrambe.

Infatti in Corea (ma anche in altri paesi orientali) è generalmente più educato fare le cose usando tutte e due le mani: questo vale quindi anche per qualsiasi volta che si porge qualcosa ad una persona, sia che sia un oggetto, sia che si tratti di soldi e così via.

La seconda regola è che quando si fa un brindisi e si fanno “collidere” i due bicchieri, bisogna prestare attenzione che il bordo del proprio bicchiere non sia più alto del bordo del bicchiere della persona più vecchia o comunque superiore.
Quando ho letto l'articolo che diceva questo personalmente sono rimasto esterrefatto: in tutti i brindisi che ho fatto in vita mia (per fortuna ancora non avevo fatto nessun brindisi in Corea anche se è andata comunque bene) non ho mai prestato attenzione a quale bicchiere fosse tenuto più in alto!
All'inizio può sembrare un po' estremo, ma una volta che ci si abitua all'idea, penso che sia solo un'espressione di buone maniere come una qualsiasi altra.

A proposito, in Corea quando si fa il brindisi si dice “Conbè”, con “o” ed “e” entrambe aperte ma durante la cena ci è stata detta un'altra frase, che ipotizzo sia l'equivalente di "salute", ovvero si pronuncia, più o meno, "Wi..ihìa...iò".

Anche la terza regola è qualcosa che non mi sarei mai sognato di fare: quando si beve (di solito tutto d'un fiato), lo si deve fare in modo di non stare di fronte ad una persona con più anni di voi o superiore.
Se quindi capita invece che quella persona sia seduta proprio di fronte a noi, bisogna girarsi di fianco e bere. Inoltre non si può bere prima che il superiore abbia portato alla bocca il suo bicchierino.

Queste le regole per far filare tutto liscio quando si beve in un contesto in cui ancora resta un filo di formalità!
Spero che quanto ho scritto vi abbia fatto comprendere alcuni aspetti culturali della Corea che si riflettono perfino nel modo di bere.
Molti di questi aspetti non li conoscevamo prima di averli vissuti in prima persona... per questo quanto descritto tra breve vi sarà più chiaro.

Iniziano servendo un'ottima carne arrosto, cotta di fronte a noi su di un cestello apposito inserito in buchi dedicati nel tavolo.
Poco dopo l'inizio della cena il direttore Hyundai mr. Skyler Kim prende una bottiglia "verde" (nella foto sotto si intravede) e, provenendo da sinistra (accanto a Massimiliano), dimostra l'intenzione di offrirmi da bere.
Qui una foto del direttore:

Essendo impegnato con conversazione con altri Coreani alla mia destra e credendo, per la verità, che quella bottiglietta verde fosse acqua, rifiuto istintivamente l'invito. ("GASP!!!")

Massimiliano nota il brusco cambio di espressione della faccia del direttore che subito ritira la mano...
Dopo qualche attimo mi dice sottovoce, discretamente preoccupato:
"Marco, hai rifiutato un'offerta dal direttore... questa cosa credo sia considerato un gesto di offesa..."
Ed io: "eh? cosa ho fatto? era il direttore? accidenti.... ero così impegnato a parlare con gli altri coreani che non mi sono accorto, che GAF!"
Pausa di 5 secondi e gli sussurro: "adesso provo a rimediare... ".

Attendo un attimo e appena vedo Mr Skyler non impegnato in conversazione chiedo:
"Excuse me, but... What is this? a water?!?" (in realtà ancora non sapevo che cosa fosse contenuto, era trasparente, il dubbio c'era...)
Mi risponde: "what?... this? no no no... is a... (pensa su) corean vodka!"
Ed io stupito... "what's???... pausa... but... can i try it please?"
E mi versa facendo pieno il bicchierino, non solo a me ma anche a Massimiliano (ricordatevi l'usanza che ho descritto, ma ancora noi non la conoscevamo).
Poi gli chiedo: "what is the word that you say in...ehm... cin cin?!?"
Lui ci dice: "ah...we say -Wi..ihìa...iò-, and in Italian language?"
e noi... "salute".

E invitandomi ad alzarmi per fare un brindisi, dimostrandosi molto contento (e soprattutto IO!), mi alzo in piedi (anche loro), dicendo Wi..ihìa...iò e "salute" per 3 volte!

E bevendo tutti insieme diamo inizio... "alle danze", ovvero una serie di giri di Shot di vodka Coreana (da bere tutto d'un fiato), giochi e risate, il tutto partendo da questa involontaria GAF e proseguendo così per almeno 1 ora di seguito!

Come dire... non tutte le GAF vengono per nuocere! :)

Reggo molto poco l'alcool, ma questa "vodka coreana" dai 15-18°, era ben assimilabile.
Ci ha portato tutti ad essere allegri, a divertirsi e alla fine probabilmente superando di molto i fatidici 6-7 shot, ma il controllo non è mai stato perso.
La serata ha permesso di costruire effettivamente un legame più amichevole sia all'interno del ns. gruppo internazionale che verso la dirigenza, mantenendo e rinforzando ancor più il respetto verso di essa!

Per questo un altro "sentito grazie" a Hyundai che, con la cultura del suo popolo, ha saputo unire anche tutti noi che facevamo parte, invece, di molte culture anche profondamente diverse.

Ricordo i numeri: 5 giorni. 14 nazioni. 34 appassionati e 1 un'esperienza davvero indimenticabile.
 
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gig

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Grazie mille del simpatico articolo. Molto interessante! Forti sti coreani! ;)
 
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