Il computer di bordo continua a funzionare perfettamente, segnando valori di autonomia e consumo riferiti alle percorrenze a benzina (ricordate che per funzionare l'elettronica dell'impianto GPL legge dei parametri riferiti al funzionamento a benzina e li "traduce". Tutto questo va sotto il nome di emulazione).
L'unico limite che trova un funzionamento di questo tipo è sulla stima dell'autonomia residua: questa viene calcolata da rifornimento a rifornimento in relazione ai km e al consumo stimato.
Ora cerco di spiegarmi con un semplice esempio di ciò che accade nella pratica.
Immaginare di fare in contemporanea il pieno di GPL e Benzina ma assumiamo di utilizzare l'auto unicamente a GPL (salvo i periodi di avvio che sono automatici).
L'autonomia residua viene calcolata senza sapere che si procede a GPL. Essendo l'autonomia del GPL inferiore a quella della benzina, dopo qualche pieno di GPL il computer di bordo inizierà a segnalare che siamo ai limiti dell'autonoma e corriamo il rischio di fermarci, nonostante il serbatoio della benzina sia ben oltre i 3/4.
Perché tutto ciò? Semplice: il computer di bordo vede che abbiamo macinato una caterva di km, ma non sa che abbiamo usato il GPL per farli!!
Per eliminare il messaggio di allarme (che non compromette nulla a livello di funzionamento, né risulta essere fastidioso trattandosi di un messaggio lampeggiante) occorre rifornire con almeno 3 litri il serbatoio di benzina (un 5 euro in pratica che io, personalmente, mi risparmio).
Per quanto riguarda il tempo di viaggio, il consumo medio, quello istantaneo e, ovviamente, il parziale, tutto resta come dovrebbe (tenete però conto che il calcolo dei consumi è molto ottimistico... siete su percorrenze inferiori di almeno un 20%).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di aver fugato ogni dubbio in merito al comportamento del computer di bordo durante il funzionamento a GPL.
Ciao