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Dopo conversazioni più o meno riservate venute fuori anche da Milano Autoclassica, ma che è solo l'ultimo evento in cui notizie frammentarie e preoccupanti sono arrivate alle nostre orecchie, sembra che un puzzle preoccupante si stia componendo.
Per prima cosa evidente è stata una generale insoddisfazione per quanto riguarda l'attuale progetto di crescita di Hyundai, questo dalla parte di concessionari e/o venditori del settore.
Sembrerebbe (il condizionale è obbligatorio) che il futuro sia quello di accorpare o semplicemente far sparire i piccoli concessionari a favore di concessionari più grandi che permetterebbero una migliore gestione e controllo.
Pensieri sparsi indicano anche dubbi su questa strategia: le aziende (concessionari) senza spalle grosse, potrebbero arrivare a chiudere prematuramente perchè non riusciranno a reggere gli investimenti e il dubbio sorge anche ai concessionari attuali.
Tenendo conto che si richiedono nuove aperture, investimenti sul lato post-office, ovvero officine e meccanici/meccatronici bravi e capaci (ce ne sono pochi, si trovano male e come sempre non possono essere pagati adeguatamente, soprattutto in realtà nuove), tutto questo funziona se ci sono le vendite a sostegno.
E in questo mettete un segnalibro: "funziona se ci sono le vendite".
Proviamo ad analizziamo cosa sta succedendo mettendo insieme le voci che ci hanno raggiunto.
L'impressione sembra essere che l'asset di Hyundai voglia spostarsi sempre più su auto di medio-alta gamma, si veda una santafe che ha prezzi da 45K euro in su, si veda una Tucson che costa sempre di più e che facilmente va oltre i 40K euro, si veda una Kona che va facilmente sui 30K.
Non ho parlato del progetto Elettrico che ha prezzi decisamente elevati (kona e Ioniq hanno prezzi oltre i 45-50K e non ho parlato di ioniq6 e il megasuv elettrico ioniq9).
La Inster Elettrica si insinua in questa storia a rafforzare la teoria di uno spostamento in alto della gamma perchè una ulteriore indiscrezione ci direbbe che presto la i10 potrebbe sparire di listino ma ovviamente sono indiscrezioni, non si sa se sarà così o no...
Questo indicherebbe non solo che Hyundai sta percorrendo sempre di più e con convinzione la via della mobilità elettrica ma che un'auto che mediamente si porta a casa con 15K euro (basso margine) verrebbe sostituita con una da 25K (con maggiore margine).
Ma in un paese dove l'auto più venduta è la panda a 10K euro... avremo entro breve auto che con meno di 20K non si potranno più acquistare, con l'aumento costante delle spese e la staticità dei salari questo diventerà un problema.
E questo viene percepito dai concessionari con un numero sempre minore di auto da vendere in un settore dove questo tipo di vetture iniziano a mancare e che potrebbe invece spalancare le porte a quelli cinesi (che vengono percepiti come di bassa qualità e poco sicuri... ma qui si apre un altro mondo che non affrontiamo qui).
Quindi riprendiamo il segnalibro di prima: "funziona se ci sono le vendite".
Si sà... l'Italia è un paese dove essere imprenditori ed investire nel futuro è una cosa che non è nelle corde di molti ( o quasi di nessuno)
Che ne pensate?
Hyundai davvero inizierà a togliere di listino le auto più "popolari"?
Cosa succederà, secondo voi?
Come vedete questa visione del futuro?
E il nuovo presidente Francesco Calcara saprà far percorrere a Hyundai la strada più bella o vi aspettate buche e curve tortuose per l'avvenire?
Per prima cosa evidente è stata una generale insoddisfazione per quanto riguarda l'attuale progetto di crescita di Hyundai, questo dalla parte di concessionari e/o venditori del settore.
Sembrerebbe (il condizionale è obbligatorio) che il futuro sia quello di accorpare o semplicemente far sparire i piccoli concessionari a favore di concessionari più grandi che permetterebbero una migliore gestione e controllo.
Pensieri sparsi indicano anche dubbi su questa strategia: le aziende (concessionari) senza spalle grosse, potrebbero arrivare a chiudere prematuramente perchè non riusciranno a reggere gli investimenti e il dubbio sorge anche ai concessionari attuali.
Tenendo conto che si richiedono nuove aperture, investimenti sul lato post-office, ovvero officine e meccanici/meccatronici bravi e capaci (ce ne sono pochi, si trovano male e come sempre non possono essere pagati adeguatamente, soprattutto in realtà nuove), tutto questo funziona se ci sono le vendite a sostegno.
E in questo mettete un segnalibro: "funziona se ci sono le vendite".
Proviamo ad analizziamo cosa sta succedendo mettendo insieme le voci che ci hanno raggiunto.
L'impressione sembra essere che l'asset di Hyundai voglia spostarsi sempre più su auto di medio-alta gamma, si veda una santafe che ha prezzi da 45K euro in su, si veda una Tucson che costa sempre di più e che facilmente va oltre i 40K euro, si veda una Kona che va facilmente sui 30K.
Non ho parlato del progetto Elettrico che ha prezzi decisamente elevati (kona e Ioniq hanno prezzi oltre i 45-50K e non ho parlato di ioniq6 e il megasuv elettrico ioniq9).
La Inster Elettrica si insinua in questa storia a rafforzare la teoria di uno spostamento in alto della gamma perchè una ulteriore indiscrezione ci direbbe che presto la i10 potrebbe sparire di listino ma ovviamente sono indiscrezioni, non si sa se sarà così o no...
Questo indicherebbe non solo che Hyundai sta percorrendo sempre di più e con convinzione la via della mobilità elettrica ma che un'auto che mediamente si porta a casa con 15K euro (basso margine) verrebbe sostituita con una da 25K (con maggiore margine).
Ma in un paese dove l'auto più venduta è la panda a 10K euro... avremo entro breve auto che con meno di 20K non si potranno più acquistare, con l'aumento costante delle spese e la staticità dei salari questo diventerà un problema.
E questo viene percepito dai concessionari con un numero sempre minore di auto da vendere in un settore dove questo tipo di vetture iniziano a mancare e che potrebbe invece spalancare le porte a quelli cinesi (che vengono percepiti come di bassa qualità e poco sicuri... ma qui si apre un altro mondo che non affrontiamo qui).
Quindi riprendiamo il segnalibro di prima: "funziona se ci sono le vendite".
E' opinione di molti che la mobilità elettrica non sembra ancora minimamente apprezzata in Italia (non quanto lo è all'estero dove 1 auto venduta su 5 è elettrica) essendo a malapena ad 1 EV su 50 auto, le vendite tenderanno nel breve periodo a rimanere basse e se non si vende non si recuperano i costi.
E di conseguenza la domanda, ovviamente polemica e da bar: perchè la Inster invece che elettrica non è stata portata in Italia con il motore termico?
Visto che in Corea era venduta a 10.000 dollari, se arrivava in Italia, in questo periodo storico, avrebbe fatto numeri da capogiro, avrebbe avuto un prezzo più basso, ci sarebbero state più margini (anche se bassi ma moltiplicati per il numero di auto vendute) ed intanto le concessionarie avrebbero venduto, fatto fatturato e portato anche ulteriore lavoro futuro alle officine per i tagliandi e pezzi di ricambio... l'elettrico sarebbe arrivato comunque.
La strada percorsa da Hyundai sta portando quindi un pò di dubbi e perplessità.Sarà perchè il nuovo presidente proviene da Stellantis? Spererei di no, ma da più parti mi sono giunte opinioni poco rassicuranti, addirittura qualcuno mi ha detto, ironizzando e scherzando: è arrivato da Stellantis, adesso anche Hyundai andrà verso il fallimento!
Ovviamente è una battuta poichè molti danno poca fiducia al gruppo Stellantis, provenire da quella realtà non sembra abbia portato una ventata di freschezza ma anzi, una sensazione di bufera e freddo.
Sarà così? spero di no e che invece le azioni del nuovo presidente portino a far ricredere i più scettici, magari è venuto via da Stellantis per poter esprimere innovazione e una visione più estesa ed imprenditoriale di quella che ci viene venduta dalle voci di corridoio.Si sà... l'Italia è un paese dove essere imprenditori ed investire nel futuro è una cosa che non è nelle corde di molti ( o quasi di nessuno)
Che ne pensate?
Hyundai davvero inizierà a togliere di listino le auto più "popolari"?
Cosa succederà, secondo voi?
Come vedete questa visione del futuro?
E il nuovo presidente Francesco Calcara saprà far percorrere a Hyundai la strada più bella o vi aspettate buche e curve tortuose per l'avvenire?