Harry
Utente Ben Noto
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Con un'espressione efficace, lo Ied chiama il suo ultimo lavoro, destinato al debutto al Salone di Ginevra 2014, "la sportiva della generazione Y". Interessante prototipo di supercar compatta a due posti, la Hyundai PassoCorto è nata dalla collaborazione tra l'Istituto torinese e lo Hyundai Design Center Europe. Che ha voluto omaggiare, con la denominazione in italiano, la lunga e illustre tradizione dell'automotive design nostrano.
La supercar per la "generazione Y". Progettata dagli allievi del Master in Transportation Design, la PassoCorto è frutto di un brief, stilato dal centro stile della Hyundai, per una sportiva destinata agli appassionati nati tra gli anni ottanta e i primi duemila, quella stessa "generazione Y" di cui fanno parte molti degli stessi designer dello Ied.
L'Alfa 4C, vicina nelle dimensioni... Inequivocabile l'indicazione della Casa coreana, che voleva concretizzare un oggetto dei desideri dei giovani appassionati, e che ha così chiesto di fatto ai giovani designer di immedesimarsi nei loro coeatenei potenziali clienti. Lunga 410 cm, larga 188 e alta 116, la PassoCorto ha un interasse di 245 cm. Se queste misure vi dicono qualcosa non siete fuori strada: siamo a un soffio dalle dimensioni esterne dell'Alfa 4C, che non a caso condivide con questo prototipo l'impostazione di base da supercar compatta.
...e nelle scelte tecniche. I punti di contatto non si esauriscono qui, ma si allargano al campo delle scelte meccaniche: sulla PassoCorto, il motore è montato in posizione centrale, e anche nel caso del prototipo italo-coreano si tratta di un quattro cilindri sovralimentato: il 1.6 biturbo attorno a cui la proposta dello Ied è stata disegnata, è una recente unità della Hyundai, che per questo "virtuale" impiego raggiunge una potenza di 270 CV. Ancora: il telaio di questo modello è una monoscocca in fibra di carbonio, grazie al quale il peso dichiarato non va oltre gli 840 kg.
Una ricerca stilistica raffinata. Molto originali gli interni, che si articolano su una ripartizione simmetrica tra le due metà dell'abitacolo, replicando il cockpit anche sul lato passeggero, dove è ospitata parte della strumentazione. I sedili sono ricavati direttamente nel telaio della vettura, mentre per quanto riguarda gli esterni sono particolarmente notevoli due elementi che si trovano sul tetto: l'airbox al termine del profilo, e la telecamerina, pensata per registrare e condividere i video sul web.
La citazione colta è nel colore. Scenografiche, infine, risultano anche le uscite dei terminali di scarico, ai lati della presa d'aria per il motore, così come l'arancio brillante della carrozzeria, che richiama la tinta scelta per alcune celebri sportive italiane del passato: un riferimento sufficiente per far tornare in mente nomi come Miura, Montreal o Stratos.
Da: "quattroruote.it"
La supercar per la "generazione Y". Progettata dagli allievi del Master in Transportation Design, la PassoCorto è frutto di un brief, stilato dal centro stile della Hyundai, per una sportiva destinata agli appassionati nati tra gli anni ottanta e i primi duemila, quella stessa "generazione Y" di cui fanno parte molti degli stessi designer dello Ied.
L'Alfa 4C, vicina nelle dimensioni... Inequivocabile l'indicazione della Casa coreana, che voleva concretizzare un oggetto dei desideri dei giovani appassionati, e che ha così chiesto di fatto ai giovani designer di immedesimarsi nei loro coeatenei potenziali clienti. Lunga 410 cm, larga 188 e alta 116, la PassoCorto ha un interasse di 245 cm. Se queste misure vi dicono qualcosa non siete fuori strada: siamo a un soffio dalle dimensioni esterne dell'Alfa 4C, che non a caso condivide con questo prototipo l'impostazione di base da supercar compatta.
...e nelle scelte tecniche. I punti di contatto non si esauriscono qui, ma si allargano al campo delle scelte meccaniche: sulla PassoCorto, il motore è montato in posizione centrale, e anche nel caso del prototipo italo-coreano si tratta di un quattro cilindri sovralimentato: il 1.6 biturbo attorno a cui la proposta dello Ied è stata disegnata, è una recente unità della Hyundai, che per questo "virtuale" impiego raggiunge una potenza di 270 CV. Ancora: il telaio di questo modello è una monoscocca in fibra di carbonio, grazie al quale il peso dichiarato non va oltre gli 840 kg.
Una ricerca stilistica raffinata. Molto originali gli interni, che si articolano su una ripartizione simmetrica tra le due metà dell'abitacolo, replicando il cockpit anche sul lato passeggero, dove è ospitata parte della strumentazione. I sedili sono ricavati direttamente nel telaio della vettura, mentre per quanto riguarda gli esterni sono particolarmente notevoli due elementi che si trovano sul tetto: l'airbox al termine del profilo, e la telecamerina, pensata per registrare e condividere i video sul web.
La citazione colta è nel colore. Scenografiche, infine, risultano anche le uscite dei terminali di scarico, ai lati della presa d'aria per il motore, così come l'arancio brillante della carrozzeria, che richiama la tinta scelta per alcune celebri sportive italiane del passato: un riferimento sufficiente per far tornare in mente nomi come Miura, Montreal o Stratos.
Da: "quattroruote.it"