generico Pro e contro dell’elettricità (dal Forum Tucson 2021)

Frengo

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Ciao @Viceenzo

:) Ci vuole un pò di più in campo tecnologico per disorientarni e sicuramente un motore brushless non é sufficiente.
Nelle macchine industriali che ho venduto fino agli inizi del 2019, oltre ai motori brushless che agli inizi sostituirono i motovariatori e i motori a corrente continua, erano installati servomotori, motori passo-passo, motori lineari interpolati per controlli sui 3 assi e torrette intermittenti a controllo elettronico, il tutto gestito in bus di campo ed ethernet e contenuto in armadi elettrici di 3m x 0,8 x 2,20 di altezza.
Ti lascio immaginare la complessità di quei sistemi.

Ma rientrando in argomento, non mi risulta ci siano al momento dei trasporti aerei intercontinentali, o europei o nazionali con motori elettrici?
(confesso che non sono preparato sull'argomento e se hai delle novità sono ben lieto di ascoltarle).
E' anche vero che si sta facendo qualcosa per piccole consegne a domicilio (per esempio dei medicinali) con droni elettrici

Tornando sulla affidabilità dei motori elettrici, sì é vero probabilmente danno meno noie maccaniche dirette, ma comunque si rompono anche quelli.
Si possono usurare gli alberi motore, l'accoppiamento con altri organi di movimento dovuto a una errata gestione della potenza, si possono surriscaldare ma sopratutto ci sono e ci saranno noie elettroniche nel sistema di gestione del motore. Una scheda di controllo motore industriale che arriva sui 40° darà sicuramente "i numeri" e quel motore si comporterà in modo strano.
Nell'automotive non so come abbiano risolto il problema temperatura.

Sono contento per te che ti trovi bene con una Kona EV, significa che hai fatto la scelta giusta per le tue esigenze.
Però dovresti accettare il fatto che altre persone possano avere esigenze differenti dalle tue e che forse per loro la soluzione EV al momento é prematura

Buona serata
Frengo
 

Viceenzo

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Ho perso il filo del tuo discorso, scusami

Comunque tornando alle auto e ai viaggi sono uno che ha avuto la possibilità di visitare per lavoro (e non solo) tanti angoli del mondo incluso Sicilia (parecchie volte) e paesi in zone equatoriali o desertiche e tutti sti problemi per un po di caldo non li ho mai visti.
Forature e semiassi rotti sì, ma in questo caso non fanno testo perché sono parti comuni anche con le elettriche.

Come ti ho detto nel messaagio 53 io sò che il futuro sarà elettrico, perché la decisione é gia stata presa e prima o poi ci si dovrà adattare tutti a queste scelte.
Questo però, allo stato attuale, comporterà dei cambiamenti.
Esempio
qualche anno fà con un'auto "sporcacciona" sono partito da casa mia nel centro della pianura padana e alla sera del medesimo giorno ero a far shopping (dutyfree) ad Andorra (oltre 1650 km). Oggi con una Ev non la vedo ancora così semplice affrontare un trasferimento del genere. Quindi un viaggio del genere non lo fai.
In quel viaggio feci 7.800 KM in 15gg. Quanti giorni avrei perso in ricariche? (viaggi da 700km a tratta)

Credo che una soluzione potranno essere gli scambi di pack di batterie estraibili (come stanno pensando di fare in Cina)

Tieni presente che i problemi delle auto elettriche li scopriremo tra qualche anno e potrebbero essere molto seri anche per questa tipologia di auto

Ciao
Frengo
Ciao @Viceenzo

:) Ci vuole un pò di più in campo tecnologico per disorientarni e sicuramente un motore brushless non é sufficiente.
Nelle macchine industriali che ho venduto fino agli inizi del 2019, oltre ai motori brushless che agli inizi sostituirono i motovariatori e i motori a corrente continua, erano installati servomotori, motori passo-passo, motori lineari interpolati per controlli sui 3 assi e torrette intermittenti a controllo elettronico, il tutto gestito in bus di campo ed ethernet e contenuto in armadi elettrici di 3m x 0,8 x 2,20 di altezza.
Ti lascio immaginare la complessità di quei sistemi.

Ma rientrando in argomento, non mi risulta ci siano al momento dei trasporti aerei intercontinentali, o europei o nazionali con motori elettrici?
(confesso che non sono preparato sull'argomento e se hai delle novità sono ben lieto di ascoltarle).
E' anche vero che si sta facendo qualcosa per piccole consegne a domicilio (per esempio dei medicinali) con droni elettrici

Tornando sulla affidabilità dei motori elettrici, sì é vero probabilmente danno meno noie maccaniche dirette, ma comunque si rompono anche quelli.
Si possono usurare gli alberi motore, l'accoppiamento con altri organi di movimento dovuto a una errata gestione della potenza, si possono surriscaldare ma sopratutto ci sono e ci saranno noie elettroniche nel sistema di gestione del motore. Una scheda di controllo motore industriale che arriva sui 40° darà sicuramente "i numeri" e quel motore si comporterà in modo strano.
Nell'automotive non so come abbiano risolto il problema temperatura.

Sono contento per te che ti trovi bene con una Kona EV, significa che hai fatto la scelta giusta per le tue esigenze.
Però dovresti accettare il fatto che altre persone possano avere esigenze differenti dalle tue e che forse per loro la soluzione EV al momento é prematura

Buona serata
Frengo
Frengo ovviamente ognuno ha le sue necessità ed esigenze non forzo nessuno anche perché non ho alcun interesse e non sono al soldo di nessuno racconto solo le mie impressioni al momento positive…..Airbus sta iniziando a provare a convertire alcuni aerei introducendo un sistema ibrido leggi qua:
 

Frengo

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Ottimo, sono contento per questo prtogetto.
Gli aerei che vanno a kerosene sono dei grandissioni inquinatori e se si riuscirà a farli viaggiare in elettrico sarà un bene per tutti.
A quel punto, risolto il discorso aerei, le automobili saranno già tutte elettriche da tempo.

Dopo rimarrà solo da capire come ottenere energià elettrica per tutti con sistemi non inquinanti e sicuri per la salute pubblica.

Ciao
Frengo
 

Turbo...lento

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Gli aerei che vanno a kerosene sono dei grandissioni inquinatori e se si riuscirà a farli viaggiare in elettrico sarà un bene per tutti.

[...]

Dopo rimarrà solo da capire come ottenere energià elettrica per tutti con sistemi non inquinanti e sicuri per la salute pubblica.
Da appassionato di Aviazione Civile non mi risulta che un progetto di aereo completamente elettrico per il trasporto di massa di persone possa essere introdotto, come prototipo, prima di 30 o 50 anni, in primis perchè l'impatto del peso delle batterie sulla resa efficiente del veicolo (energia dissipata per miglio percorso) è, con le tecnologie attuali, assolutamente sfavorevole, in un mondo dove la riduzione di peso e l'impiego di materiali compositi ultraleggeri è lo scope principale dei produttori (vedi Boeing 787 Dreamliner con la sua scocca interamente in fibra di carbonio o il nuovo Airbus 350 Neo, entrambi widebodies).

Per l'energia non si può non essere d'accordo con te.
Difficilmente mi si toglierà dalla testa che la tecnologia EV attuale sia estremamente effimera e destinata a svanire nel breve medio termine. Un veicolo che non è in grado di produrre, al suo interno, mediante processi fisici o chimici, l'energia che dissipa per generare moto è già perdente in partenza. L'auto elettrica di oggi è passiva, non genera l'energia che le serve. Paradossalmente l'esempio che secondo me si avvicina di più all'EV attuale è proprio quello delle auto caricate a molla. Sfruttano l'energia che hanno accumulato con il lavoro, e quando la esauriscono è richiesto nuovamente lavoro "esterno" per rifornirle di energia.

Il futuro (e peraltro Hyundai mi sembra che sia all'avanguardia in questo) deve essere alternativo a questa soluzione, e probabilmente sarà l'idrogeno e il fuel cell, una volta risolti i problemi (prevalentemente di costi) legati alla produzione e alla distribuzione di questa risorsa estremamente pulita. Il mio augurio è che la tecnologia faccia passi da gigante tali da permettermi di passare direttamente dalla mia HEV attuale appena presa al fuel cell, senza dover passare dalla "prigione" dell'EV. :)

IN AUSTRALIA ENTRA IN COMMERCIO LA PRIMA AUTO AD IDROGENO.
Mentre da noi si cercano le ultime gocce di petrolio, in Australia viene commercializzata la prima auto ad idrogeno, con tanto di stazioni per la ricarica in soli 5 minuti.
L’auto percorre 900 chilometri con un pieno e mentre si muove purifica l’aria.
Per la prima volta la tecnologia del fuel cell ad idrogeno viene applicata di serie su un’autovettura commercializzata e che soprattutto permette di avere un’autonomia così significativa, con tempi di ricarica bassissimi.
Si tratta della Hyundai Nexo un auto di piccola cilindrata che batte tutti i produttori di auto mondiali e stabilisce un record di sostenibilità; con un carico di 6,27 chilogrammi di idrogeno purifica 449.100 litri di aria durante il tragitto (quanto il consumo del respiro di 33 persone per un giorno intero) e dal suo tubo di scarico emette solo acqua. Questa automobile non produce CO2, nè altre emissioni inquinanti;
basti pensare che un veicolo equivalente, con motore a combustione tradizionale, sulla stessa distanza emette circa 126 kg di CO2.
Il motore ad idrogeno entra così nel mercato delle auto e punta ad affiancarsi a quello elettrico tra le soluzioni di mobilità sostenibile che il mondo sta adottando. La Hyunday diventa così la prima casa automobilistica mondiale a produrre un veicolo a celle a combustibile a idrogeno per il mercato.
L’auto monta un sistema di celle a combustibile a idrogeno che per generare elettricità fa passare il gas attraverso una struttura membranosa dove incontra l'aria presa dall’ambiente esterno, un processo che alimenta un motore elettrico. L'elettricità generata in eccesso, compresa l'energia accumulata durante la frenata, viene immagazzinata in una batteria agli ioni di litio. Il rifornimento della Nexo impiega 5 minuti.
La prima nazione dove l’auto è stata messa in vendita è l’Australia, dove sono state costruite anche le prime stazioni di rifornimento.
Una vera visione di futuro sostenibile.

tratto da
 

skywalker58

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L' Apollo 13 stava per perdersi nello spazio per problemi elettrici. Si è evitata la tragedia grazie al motore del LEM, il modulo lunare, che fortunatamente era ancora attaccato al modulo di comando ormai inutilizzabile perché senza energia (celle a idrogeno). Se da quell'epoca ad oggi ancora si usano motori a combustione, un motivo ci sarà. Magari si trovasse un modo di andare tutti in elettrico ma non bisogna nemmeno ignorare che basta una sciocca tempesta solare per mandare in tilt e danneggiare gravemente apparati e reti elettriche. Già successo in passato. E poi, come giustamente evidenziato da Frengo, bisogna vedere come la produciamo tutta sta corrente!
 

Turbo...lento

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L' Apollo 13 stava per perdersi nello spazio per problemi elettrici. Si è evitata la tragedia grazie al motore del LEM, il modulo lunare, che fortunatamente era ancora attaccato al modulo di comando ormai inutilizzabile perché senza energia (celle a idrogeno). Se da quell'epoca ad oggi ancora si usano motori a combustione, un motivo ci sarà. Magari si trovasse un modo di andare tutti in elettrico ma non bisogna nemmeno ignorare che basta una sciocca tempesta solare per mandare in tilt e danneggiare gravemente apparati e reti elettriche. Già successo in passato. E poi, come giustamente evidenziato da Frengo, bisogna vedere come la produciamo tutta sta corrente!
Il problema principale dell'elettrico soprattutto applicato all'aviazione è che diventa estremamente complicato (se non impossibile) avere sistemi di sicurezza ridondati. Su un aero a cherosene, inquinante quanto vuoi, hai più motori. Se ne spegne uno? ce n'è sempre un altro in grado di garantire la capacità di raggiungere un aeroporto distante almeno la metà dello spazio aereo totale della distanza oceanica (si chiama Certificazione ETOPS), ed in generale tutti i sistemi (APU, pompe etc) sono ridondati, duplicati o addirittura quadruplicati. L'energia viene prodotta da un processo "endogeno" (la combustione nel reattore), quindi finchè c'è carburante... c'è speranza.
Ma quando una batteria ha uno o più elementi che vanno a massa, cessa ISTANTANEAMENTE di produrre energia. Vuol dire che di colpo il velivolo perde qualsiasi forma di alimentazione e propulsione. Puoi mettere "batterie di scorta" a bordo? Ovviamente no, con la tecnologia attuale almeno. E poi c'è la temperatura. La capacità delle batterie di oggi di accumulare energia è estremamente variabile in funzione della temperatura ambientale. Se fa molto freddo o molto caldo la batteria si deteriora e accumula meno energia (infatti, mi ha un pò stranito il discorso qui sopra sulle calde estati della Sicilia, perchè anche la resa dell'elettico cala drasticamente in quelle condizioni).
In quota sopra i 32-33000 piedi le temperature sono frequentemente inferiori a -50°C... Quindi devi spendere una marea di energia per riscaldare le batterie, che altrimenti diventano inefficienti...
Poi ovviamente non è dato sapere se dopodomani verrà annunciata una nuova batteria rivoluzionaria, magari allo stato solido e senza metalli pesanti (estremamente inquinanti), che risolve tutti questi problemi. Ma per me resta ancora più probabile che si punti all'idrogeno ;).
 

spiridione

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Giusto una piccola precisazione su quanto sopra, da appassionato di aviazione ( si, anche io... :) ).

Quando un motore, termico o elettrico si pianta, oltre alla doverosa ridondanza prevista in aeronautica, c'è un ulteriore asso nella manica.

Si chiama gliding, in termine tecnico. E' famosa, su questo argomento, la vicenda di un B767 canadese, divenuto per gli appassionati il Gimli Glider, che - avendo fatto il vuoto nei serbatoi per una errata lettura dei sensori -arrivò a terra dopo una lunghissima planata a motori spenti. Senza praticamente alcun danno a cose o persone. Uno dei piloti era un campione di volo a vela, occorre dirlo...;) .

Ecco, questo per specificare che se cessa l'alimentazione, anche elettrica, non è che l'aereo viene giù a piombo.
Inoltre, una volta finita ogni residua forma di energia (quale che essa sia), la maggior parte degli aeromobili possono giocare la carta RAT (Ram Air Turbine). Una turbina eolica estraibile che sfrutta il cosiddetto vento relativo per produrre un minimo di elettricità (per gli apparati di navigazione) e di energia idraulica (per le superfici di controllo).

Detto questo, rimango parecchio critico anche io sul discorso elettrificazione. Aerea o terrestre che sia.

 
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skywalker58

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Il problema principale dell'elettrico soprattutto applicato all'aviazione è che diventa estremamente complicato (se non impossibile) avere sistemi di sicurezza ridondati. Su un aero a cherosene, inquinante quanto vuoi, hai più motori. Se ne spegne uno? ce n'è sempre un altro in grado di garantire la capacità di raggiungere un aeroporto distante almeno la metà dello spazio aereo totale della distanza oceanica (si chiama Certificazione ETOPS), ed in generale tutti i sistemi (APU, pompe etc) sono ridondati, duplicati o addirittura quadruplicati. L'energia viene prodotta da un processo "endogeno" (la combustione nel reattore), quindi finchè c'è carburante... c'è speranza.
Ma quando una batteria ha uno o più elementi che vanno a massa, cessa ISTANTANEAMENTE di produrre energia. Vuol dire che di colpo il velivolo perde qualsiasi forma di alimentazione e propulsione. Puoi mettere "batterie di scorta" a bordo? Ovviamente no, con la tecnologia attuale almeno. E poi c'è la temperatura. La capacità delle batterie di oggi di accumulare energia è estremamente variabile in funzione della temperatura ambientale. Se fa molto freddo o molto caldo la batteria si deteriora e accumula meno energia (infatti, mi ha un pò stranito il discorso qui sopra sulle calde estati della Sicilia, perchè anche la resa dell'elettico cala drasticamente in quelle condizioni).
In quota sopra i 32-33000 piedi le temperature sono frequentemente inferiori a -50°C... Quindi devi spendere una marea di energia per riscaldare le batterie, che altrimenti diventano inefficienti...
Poi ovviamente non è dato sapere se dopodomani verrà annunciata una nuova batteria rivoluzionaria, magari allo stato solido e senza metalli pesanti (estremamente inquinanti), che risolve tutti questi problemi. Ma per me resta ancora più probabile che si punti all'idrogeno ;).
Ottima disamina! E te lo dico da ex CTA (per i non addetti, controllore traffico aereo)!
 

Viceenzo

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Il problema principale dell'elettrico soprattutto applicato all'aviazione è che diventa estremamente complicato (se non impossibile) avere sistemi di sicurezza ridondati. Su un aero a cherosene, inquinante quanto vuoi, hai più motori. Se ne spegne uno? ce n'è sempre un altro in grado di garantire la capacità di raggiungere un aeroporto distante almeno la metà dello spazio aereo totale della distanza oceanica (si chiama Certificazione ETOPS), ed in generale tutti i sistemi (APU, pompe etc) sono ridondati, duplicati o addirittura quadruplicati. L'energia viene prodotta da un processo "endogeno" (la combustione nel reattore), quindi finchè c'è carburante... c'è speranza.
Ma quando una batteria ha uno o più elementi che vanno a massa, cessa ISTANTANEAMENTE di produrre energia. Vuol dire che di colpo il velivolo perde qualsiasi forma di alimentazione e propulsione. Puoi mettere "batterie di scorta" a bordo? Ovviamente no, con la tecnologia attuale almeno. E poi c'è la temperatura. La capacità delle batterie di oggi di accumulare energia è estremamente variabile in funzione della temperatura ambientale. Se fa molto freddo o molto caldo la batteria si deteriora e accumula meno energia (infatti, mi ha un pò stranito il discorso qui sopra sulle calde estati della Sicilia, perchè anche la resa dell'elettico cala drasticamente in quelle condizioni).
In quota sopra i 32-33000 piedi le temperature sono frequentemente inferiori a -50°C... Quindi devi spendere una marea di energia per riscaldare le batterie, che altrimenti diventano inefficienti...
Poi ovviamente non è dato sapere se dopodomani verrà annunciata una nuova batteria rivoluzionaria, magari allo stato solido e senza metalli pesanti (estremamente inquinanti), che risolve tutti questi problemi. Ma per me resta ancora più probabile che si punti all'idrogeno ;).
Io con la mia kona ev non mi sento in prigione, dai che dici, ti ripeto una buona parte degli automobilisti se dotati di ricovero per la propria vettura per poter ricaricare la notte e che usano l’auto per casa lavoro possono tranquillamente passare allelettrico senza alcuna controindicazione e usufruire di tutti i benefici che lo stato mette a disposizione, poi quando aumenteranno bollo, assicurazioni, costo kWh, e metteranno accise varie allora rivaluterai se è conveniente cambiare ad altra forma di energia se né usciranno di altre
 

Turbo...lento

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Giusto una piccola precisazione su quanto sopra, da appassionato di aviazione ( si, anche io... :) ).


Precisazione giusta e doverosa. I capitani Sully (atterraggio sull'Hudson) e Pearson (l'episodio che hai citato) sono due miti dell'aviazione moderna, l'episodio di "indagini ad alta quota" dedicato allo scivolamento d'ala del 767 Air Canada è ancora ben custodito sul mio HD! :D

hai perfettamente ragione sulla capacità di mantenere portanza di un aereo moderno anche in assenza di propulsione... Chiaro però che non è dato sapere, sempre con le tecnologie attuali, come il peso delle batterie necessarie influirebbe sulla capacità di un aereo di sostenersi in volo senza spinta... per dirla con una battuta...

Ecco, questo per specificare che se cessa l'alimentazione, anche elettrica, non è che l'aereo viene giù a piombo.... a meno che a bordo non ci siano batterie al piombo :D
 

Turbo...lento

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Io con la mia kona ev non mi sento in prigione, dai che dici, ti ripeto una buona parte degli automobilisti se dotati di ricovero per la propria vettura per poter ricaricare la notte ...

il "passare dalla prigione" era una citazione riferita al gioco Monopoli, pensavo si capisse, se non è così spero sia più chiaro adesso :)
Sul tema "una buona parte" dipende da cosa intendi tu per "buona parte".
il 75% circa della popolazione italiana vive concentrato in città sopra i 60.000 abitanti (fonte ISTAT)
Di questi, secondo delle stime A2A, circa il 85% risiede in abitazioni nelle quali la ricarica notturna ed individuale non è possibile.
Facciamo due conti: significa che circa 39.000.000 di cittadini italiani (vuoto per pieno) non possono ricaricare l'auto elettrica a casa. Vale a dire il 65% "spannometrico" della popolazione. Con tutto il rispetto per la Sicilia, per le sue bellezze e per il suo territorio, non è che valutare la Sicilia come campione sulla quale fare considerazioni sul futuro sia un'attività proprio corretta a mio avviso. Se valutiamo la situazione del bacino della Pianura Padana, che è un pò il motore dell'economia del paese, e ci uniamo le grandi metropoli del centro (Roma, Napoli, Firenze etc) il quadro qui sopra peggiora ulteriormente (anche perchè nelle città "storiche" come Roma e Firenze la percentuale dell'85% peggiora ulteriormente, con l'aggravante del vincolo della Sovraintendenza ai Beni Culturali).
Se in tutta onestà pensi che questi due conti qui sopra non costituiscano un problema praticamente insormontabile alla diffusione definitiva e capillare dell'elettrico come lo intendiamo oggi, beh... allora abbiamo veramente opinioni molto distanti.
 

skywalker58

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Sarà che nessuno si sente "prigioniero" dell'elettrico, ma, allo stato attuale, non è nemmeno paragonabile la libertà di movimento tra i due sistemi, termico ed elettrico. Per andare in vacanza quest'anno, da Roma fino a Ostuni mi sono fermato solo per una pausa pranzo. Partito col pieno, arrivato a destinazione con ancora 1/4 di serbatoio, quasi 300 km di autonomia residua, e volendo stazioni di servizio a iosa, con tempo max di rifornimento 5 minuti. Con l'elettrico avrei dovuto ricaricare, dove non so, a metà strada. Ora, pianificare i viaggi in base a dove e disponibile una colonnina e fermarsi il tempo necessariamente lungo...da Milano a Taormina ci vogliono 2 giorni?
 

MacAnder

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Discussione chiusa.
Seguirà pulizia del thread ed eventuali richiami.

EDIT:
thread riaperto.
Continuiamo a confrontarci educatamente sui pro e sui contro della mobilità elettrica.
Grazie
 
Ultima modifica:

Mistertony

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Oltre al chiarissimo esempio di mobilità fatto da skywalker58, mi permetto di aggiungere (spero sia lecito.... :)) :
per l'installazione di una colonnina in un garage privato, serve un installatore qualificato con tanto di certificazione di conformità, in quanto serve la realizzazione di un quadro elettrico aggiuntivo, provvisto di differenziale apposito in quanto la ricarica deve tener conto anche dell'assorbimento dell'abitazione e quindi stabilire anche le priorità di distribuzione dei vari carichi. Adesso vi chiedete: e allora?? Tra circa 15 anni quando tutte le auto saranno esclusivamente elettriche(almeno in Europa), ogni famiglia dovrà avere almeno una o due colonnine di ricarica. Calcolate in via di massima allora che assorbimento ci sarà in totale e se le centrali elettriche soddisferanno tale richiesta. Ma i grandi "esperti" del settore, che stanno decidendo il nostro prossimo e non lontano futuro, le mettono in conto questi scenari, o sono io che potrei passare per un "visionario"? Basta solo pensare che con l'assorbimento in estate dei climatizzatori l'energia viene spesso a mancare , aggiungiamo a questo quindi milioni di colonnine a distribuire energia solo per le auto....:cool: e sarà tutto in controcorrente, nel senso che solo pochi fortunati potranno permettersi un'auto. Andremo tutti in bici...o quasi!!! .....forse ho esagerato:rolleyes:...ma non troppo;)
 

MacAnder

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Oltre al chiarissimo esempio di mobilità fatto da skywalker58, mi permetto di aggiungere (spero sia lecito.... :)) :
per l'installazione di una colonnina in un garage privato, serve un installatore qualificato con tanto di certificazione di conformità, in quanto serve la realizzazione di un quadro elettrico aggiuntivo, provvisto di differenziale apposito in quanto la ricarica deve tener conto anche dell'assorbimento dell'abitazione e quindi stabilire anche le priorità di distribuzione dei vari carichi. Adesso vi chiedete: e allora?? Tra circa 15 anni quando tutte le auto saranno esclusivamente elettriche(almeno in Europa), ogni famiglia dovrà avere almeno una o due colonnine di ricarica. Calcolate in via di massima allora che assorbimento ci sarà in totale e se le centrali elettriche soddisferanno tale richiesta. Ma i grandi "esperti" del settore, che stanno decidendo il nostro prossimo e non lontano futuro, le mettono in conto questi scenari, o sono io che potrei passare per un "visionario"? Basta solo pensare che con l'assorbimento in estate dei climatizzatori l'energia viene spesso a mancare , aggiungiamo a questo quindi milioni di colonnine a distribuire energia solo per le auto....:cool: e sarà tutto in controcorrente, nel senso che solo pochi fortunati potranno permettersi un'auto. Andremo tutti in bici...o quasi!!! .....forse ho esagerato:rolleyes:...ma non troppo;)

Proprio per la conclusione del tuo ragionamento, che condivido, salta una delle premesse iniziali.
Tra 15 anni tutte le auto non saranno solo elettriche.
Adesso hanno messo come data di ultima produzione dei termici il 2035 ma o cambia la tecnologia complessiva di produzione dell'energia elettrica, oppure questo non sarà possibile.

Leggevo che stanno studiando per dotare ogni auto di pannelli fotovoltaici su cofano e tetto, pannelli ad altissimo rendimento in modo da sfruttare anche la luce tenue delle giornate meno luminose.
Se non arriviamo a questo, o ad alternative simili, credo che vedremo qualche retromarcia industriale nel prossimo decennio.
 

MacAnder

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In questo video si parla di come vengono riciclate le batterie ed in particolare dal minuto 3.25 si trattano quelle delle auto ibride/elettriche.
 

MasterPc

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Ho letto con interesse questa discussione.
Come dire: oggi stiamo tornando indietro nel tempo di 50 anni... quando trovare carburante era difficile.
Io ho vissuto il tempo in cui iniziavano a montare gli impianti GPL e ti davano la cartina con gli indirizzi dei distributori del GPL e Metano perchè erano talmente rari che se convertivi l'auto dovevi essere sicuro che nella zona ci fossero.
L'era elettrica sta facendo questo percorso, prima il gpl faceva scoppiare i filtri, erano inefficienti, erano pericolosi (nell'immaginario della gente).
Come adesso l'elettrica, che prende fuoco, che rimani fermo... che per un problema elettrico rimani in panne.
Tutte cose che la debole memoria umana ha già percorso.
Solo che adesso è più facile (lato utilizzatore) e la qualità è migliore.
Tesla per esempio testa le auto in modo che possano galleggiare (più o meno... test di tenuta per l'acqua, es: se prende un alluvione che succede? esplode? ovviamente no).

Cosa c'è per il futuro? tantissimo... come inoltre il motore a scoppio non cesserà di esistere.
Per esempio i generatori a combustibile sono molto più efficienti di un motore da trazione, girano perennemente nel punto di massima efficienza, ci saranno evoluzioni anche li...
Ci saranno auto elettriche con motori termici che faranno da generatore (nissan o honda stanno facendo studi di questo genere) di supporto.
Ci sono già motori che permettono di avere un'efficienza maggiore (già si vocifera che le prossime plug-in di nuova generazione potranno percorrere fino a 150 km per ricarica della solita batteria) e conversione a ibrida ed elettrica del vecchio motore termico.
Ma questo non risponde alla domanda energetica.

Cosa c'è allo studio?

Primi test di trasmissione energia via micro-onde: la cina sta lavorando ad una grande stazione spaziale fotovoltaica che permetta di irradiare energia solare a terra (e in spazio l'efficienza è altissima non filtrata dall'atmosfera) e successivamente creare una sorta di WiFi energetico che in futuro alimenterà anche le auto.

Sempre in cina stanno costruendo centrali nucleari al sodio, che sfrutteranno una tecnica particolare per produrre energia che produrrà scorie radioattive non pericolose e di facile neutralizzazione (oltretutto utilizzabili in altre applicazioni) e piccole di dimensioni per la produzione "quasi green" di pochi Gwatt.

In Italia stanno pensando ad un piano di installazione fotovoltaica/eolica di 6Gw all'anno, se liberassero l'off-shore sarebbe ottimo... chi vede le pale a 10 miglia dalla spiaggia? nessuno... e farebbero ottima energia.

Idrogeno... ci sarebbero delle tecnologie ad oggi che potrebbero sfruttare il metano per le fuel-cell... ma probabilmente non è questa la voglia perchè il metano andrebbe comprato.
SI potrebbe ricorrere alla produzione di metano sintetico... ne lessi qualcosa anni fa poi oscurarono la notizia e non si seppe più nulla.
In ogni caso credo che il fuel-cell sia una risorsa che nei prossimi 10 anni potrà essere tra le migliori, poichè non solo abbiamo abbondanza di acqua (però salata... attenzione, andrebbe quindi dissalata e questo comporta altri costi) ma creerebbe meno co2 e più ossigeno, che non fa affatto male.

Mito del "ho il fotovoltaico e giro gratis"... informatevi: il sole è di giorno... voi lavorate di giorno... l'auto non ce l'avete a casa di giorno a caricare.
Montate l'accumulo a batterie? ok... in genere sono 7,5-10Kw... quanto è la vostra auto? 64? in pratica in 2 ore di sera + le utenze a casa avete seccato il vostro accumulo energetico di batterie.
Altra cosa: io ho 6Kw di fotovoltaico (orientato a est... ma non potevo spostare casa ;)), produco mediamente 4-5 kw/h d'estate per un massimo di 30-35Kw/h al giorno, d'inverno ho visto produrre appena 0,5Kw/h in un giorno...
Ogni anno cedo alla rete circa 3500 Kw/h di energia di giorno.
Quindi non andate gratis, ma potete al massimo risparmiare qualcosa di più.
Altra questione: i pacchi batteria impiegati in grossi accumuli permettono, anche se sono al 75% della loro capacità, di fare ottimamente il loro lavoro, perchè se vengono utilizzati in uno store da 1 Mwatt... nominale... ma ne sfruttate 750Kw... avete una capacità di erogazione sufficiente per un utilizzo adeguato.
Nell'automotive si hanno grandi erogazioni e per periodi brevi... nell'uso civile si hanno basse erogazioni per periodi più lunghi, quindi la vita delle batterie può allungarsi di 3 volte tanto.
In Francia e Germania già lo stanno facendo... tutto dipende dagli stati e dalla gestione (ah... siamo in Italia, ok... da noi non funzionerà bene! ahahahaha... fiducia bassa)

Questione motore termico: oggi è indispensabile, manca la struttura.
Non è possibile vedere da chi sta in un palazzo lanciare la prolunga per caricare l'auto sotto il palazzo... e se si abita in città affollata e si parcheggia a 1 km di distanza cosa si fa?

L'attuale situazione è ottima perchè il parco circolante è basso.
Se aumentasse sproporzionalmente diventerebbe difficile gestirlo, non per il consumo elettrico, ma perchè tanti si troverebbero nella difficoltà di poter ricaricare.
Nei post precedenti ho visto situazioni contrastanti.

Sono dell'opinione che essere un fanboy è sbagliato in tutti i casi...
Io ho un termico... vorrei anche un elettrico in futuro.. e oggettivamente diventa per me facile diventare un driver elettrico, abito in abitazione periferica, ho spazio per posteggiare l'auto senza problemi, mettere una presa o una colonnina è una sciocchezza.
Ma non posso escludere che se stessi a Firenze in centro o a Genova o a Milano o a Roma o Napoli questo sarebbe parecchio difficile senza avere un Box e una linea elettrica adeguata (richiesta all'amministratore e approvata dall'ente elettrico).
Tenendo conto anche che secondo in che quartiere sono anche lasciare l'auto in carica ad una colonnina è allo stesso modo pericoloso (si legga dei tanti con la Tesla che si son visti fregare il cavo di ricarica avendo imparato a sbloccarlo!) oltre che la difficoltà di trovare le colonnine libere in zone poco servite, magari lontano da casa.
Chi bazzica il forum "vai in elettrico" può leggere dei numerosi post di gente che parcheggia e lascia a ore l'auto carica attaccata e di chi anche parcheggia nei posti di ricarica senza addirittura caricare, che meritano lo stesso trattamento di chi parcheggia nelle piazzole dedicate ai disabili.

NOTA: Sono pro-lotta a chi parcheggia senza esserlo nei posti disabili, chi lo fa (se qualcuno lo fa e legge) auguro anche di prendersi la disabilità perchè è INCIVILTA' ALLO STATO PURO!

Detto questo l'elettrico andrà avanti, ma certamente c'è da aspettarsi di vedere un grande cambiamento per il futuro.
Non per questo il termico oggi (con le caratteristiche che ha) sia da uccidere.
Lo scopo credo che sia più di marketing, un mezzo elettrico oggi ha una maturità importante, l'elettrico deve crescere perchè non è stato oggetti fino ad ora di grande attenzione.

Non credo nemmeno che l'europa da sola sia la salvatrice del mondo... siamo solo una goccia nel mare.
Perchè?
Pensate a questo: l'europa diventa virtuosa... diventiamo un'oasi.
L'asia no.
L'africa meno
L'america anche peggio.

Il mondo però è lo stesso... non possiamo da soli salvare il mondo, l'aria gira ovunque.

Credo che sia assolutamente necessario che tutto il mondo remi verso l'ecologia, non solo noi.
E per farlo... la prima cosa è quella di obbligare le popolazioni a bloccare i mezzi più inquinanti.

Tra un euro zero ed un semplice euro 2... c'è almeno l'85% di emissioni in meno.
E non da noi... nei paesi più poveri.
Già questo farebbe migliorare tantissimo la situazione.

Meditate gente... non è l'elettrico da noi a salvare tutto... ma la riduzione inquinante da tutti gli altri a cambiare qualcosa.
Ecco perchè mi arrabbio quando leggo di chi elabora l'auto e scatalizza!
Noi faremo la nostra parte (per vivere meglio e già viviamo meglio) dove stiamo... ma i governi del resto del globo dovranno fare la loro parte.

PS: notizia di oggi... la benzina al piombo è definitivamente finita... leggevo distrattamente alcune notizie che dicevano che l'ultima pompa (a livello mondiale) ha finito questo carburante... e che oggi viene prodotta solo benzina verde meno inquinante.

Saluti e scusate il messaggio lungo.
 

skywalker58

Utente Ben Noto
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Condivido pienamente, pure le virgole!
 

Maurizio_M

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skywalker58

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Con queste fabbriche, di "VERDE" c'è solo il colore dei dollari che incasseranno tutti i politici che hanno a che fare con il business del proprietario della tesla e lui stesso. Per produrre un veicolo pseudo ecologico, inquinano mezzo mondo.
 
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