Raccolta prove su strada/test/articoli i20

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Un saluto a tutti,

apro un nuovo topic, com'era stato chiesto da qualcuno, contenente i link a svariate prove della i20 in cui mi sono imbattuto nelle mie ricerche negli ultimi mesi, a beneficio naturalemnte di chi sia interessato all'acquisto o voglia verificare la bontà della vettura. Cominciamo:

Al volante,
1.2 comfort 5p: http://www.alvolante.it/prova/hyundai_i20_12_comfort_5p
1.4 premium 5p: http://www.alvolante.it/prova/hyundai_i20_14_5p
Video-confronto utilitarie: http://www.alvolante.it/news/confronto_utilitarie-147081044
Video prova i20: http://www.alvolante.it/video/cinque_utilitarie_confronto_hyundai_i20_1_2_5p

Tgcom,
1.4 premium: http://www.tgcom.mediaset.it/autoemoto/html/tgcom_am_2004.htm
Sfida con Seat Ibiza: http://www.tgcom.mediaset.it/autoemoto/html/tgcom_am_2780.htm
Sfida gpl con Chevrolet Aveo: http://www.tgcom.mediaset.it/autoemoto/html/tgcom_am_2371.htm

Autoblog.it:
http://www.autoblog.it/post/28935/hyundai-i20-prova-e-impressioni

Auto:
http://www.auto.it/prove/hyundai/i20/2009/04-2564/scheda/Hyundai+i20+1.2+16V

Automobilismo:
http://www.automobilismo.it/hyundai-i20-1-introduzione

Virtualcar.it:
http://www.virtualcar.it/prime-impressioni-hyundai-i20-di-bruno-allevi/

Omniauto.it
http://www.omniauto.it/magazine/7327/nuova-hyundai-i20

Virgilio auto
http://auto-moto.virgilio.it/auto/p...0-vs-honda-jazz-alla-lunga-vince-coreana.html

Infomotori.com:
http://www.infomotori.com/auto/2009/02/09/hyundai-i20-test-drive/

Autoappassionati.it:
http://www.autoappassionati.it/inde...-su-strada-hyundai-i20&catid=923:kia&Itemid=1

Motorbox.com
http://www.motorbox.com/auto/auto-viste-e-provate/hyundai-i20

Corriere della Sera:
http://motori.corriere.it/prove_str...ti_ce35f84a-f14c-11dd-b48f-00144f02aabc.shtml

Il Giornale:
http://www.ilgiornale.it/safe_drive...-07-2010/articolo-id=457115-page=0-comments=1
http://www.ilgiornale.it/safe_drive...-09-2010/articolo-id=472252-page=0-comments=1

Panoramauto:
http://blog.panorama.it/autoemoto/2010/10/23/piccole-tre-porte-a-gpl-la-hyundai-i20-domina/


Per ora credo che possa bastare. Se avete altro materiale da segnalare aggiungetelo in coda.
Alan
 

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Quattroruote

ARRIVA LA COREUROPEA
Fonte: http://www.quattroruote.it/prove/arriva-la-coreuropea-hyundai-i20-comfort?mar=122
Data: 08/05/2009
In sintesi:
Nove centimetri meno della Punto, uno meno dell’ultima Fiesta: totale 3,94 metri di lunghezza. Dimensioni giuste, quindi, ma anche una linea piacevole e un prezzo adeguato. Con 12.851 euro ci si porta a casa un'automobile moderna ed equipaggiata con tutto quel che serve per viaggiare nel modo più sicuro (di serie Esp e 6 airbag)
L'abitacolo, piuttosto sobrio, è ampio, con la console centrale che domina letteralmente l'ambiente. Il livello di finitura è inferiore agli standard europei, mentre il posto guida è ben impostato con il volante, regolabile in altezza e profondità, che permette di trovare facilmente la posizione più idonea. In ogni caso si sta seduti abbastanza in alto, con una buona visuale sui 360 gradi e con tutti i comandi sotto mano.
Il suo quattro cilindri di 1.2 litri non è particolarmente potente (78 CV), ma assicura comunque prestazioni più che sufficienti per muoversi bene nel traffico di tutti i giorni. Peccato per una certa rombosità, evidente quando ci si avvicina alla zona rossa del contagiri. Meglio, dunque, sfruttarlo a bassi e medi regimi, entro i quali offre buoni consumi, con percorrenze medie comprese fra i 12 e i 15 km/l. Su strada la i20 se la cava bene. La tenuta è elevata, sia sull’asciutto sia sul bagnato, e il comportamento non riserva sorprese neppure quando ci si avventura oltre il limite di aderenza.
Meno positivo, invece, il giudizio sul confort di marcia. Un po’ per la rumorosità del motore, ma soprattutto per la risposta delle sospensioni che s’irrigidiscono parecchio sui fondi sconnessi. Quanto ai freni, l’impianto è ben modulabile e adeguato alla massa e alle prestazioni, come dimostrano gli spazi d’arresto contenuti (si allungano un po’ solo a pieno carico). Nella frenata da 100 km/h su fondi differrenziati (bagnato-ghiaccio), invece, la i20 si è arrestata in 117,6 metri: un risultato solo discreto.
 

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Su consiglio di MaxSilver riporto le principali impressioni dedotte dagli articoli che ho inserito nel primo messaggio.

Al volante


Oltre che agile sa essere sicura
Fonte: http://www.alvolante.it/prova/hyundai_i20_12_comfort_5p
Data: giugno 2009
Giudizio: 3* su 5
In sintesi: Per chi bada alla sostanza
Ha una linea che manca un po' di personalità e il motore non è sempre pronta a spingere. Ma se non si bada ad avere un 'auto alla moda ma si cerca la sostanza di una vettura sicura e con bassi costi di esercizio, può essere la scelta giusta.
La linea non è propriamente “da urlo” (anzi manca parecchio di personalità) e il motore non ha un esubero di cavalli. Tuttavia, questa è l’utilitaria giusta (a patto di non amare troppo la guida sportiva e un incessante impiego del cambio, e di non dover caricare troppe valigie nel baule…) per chi non vuole spendere molto e ama viaggiare tranquillo con bassi costi di esercizio e, soprattutto, con una sicurezza da vettura di categoria superiore. Rassicurante, infine, la garanzia di tre anni con chilometraggio illimitato.


È “ricca” ma sente le buche
Fonte: http://www.alvolante.it/prova/hyundai_i20_14_5p
Data: giugno 2010
Giudizio: 4* su 5
In sintesi: Difficile trovare altrettanto a meno
Non avrà finiture lussuose, ma questa utilitaria coreana non costa molto e offre una dotazione più che completa: oltre a tutto quel che serve per la sicurezza, sono inclusi nel prezzo anche “sfizi” come i cerchi in lega o il climatizzatore automatico. La i20 va bene in città e fuori, ha un abitacolo accogliente e non lesina nemmeno nello spazio per i bagagli. Peccato solo che il motore – che ha buone prestazioni ma non eccelle nei consumi – si faccia sentire troppo, e che le sospensioni filtrino male le buche.
Gli ingombri sono grossomodo quelli delle rivali, ma grazie alla carrozzeria piuttosto larga e alta la Hyundai i20 offre parecchio spazio a bordo, peraltro facilmente accessibile grazie alle cinque porte: è una buona soluzione per chi desidera un’utilitaria tuttofare, adatta anche alla famiglia e con un discreto bagagliaio. Anche se non molto personale, la linea è piacevole e la qualità costruttiva non delude, se si eccettuano le plastiche utilizzate per gli interni, dure e poco gradevoli al tatto. Su strada l’utilitaria coreana è sicura, ma il comfort è penalizzato dalle sospensioni troppo rigide sulle buche e da un’insufficiente insonorizzazione dell’abitacolo: colpa, soprattutto, del motore, che oltretutto – per quanto si riveli sufficientemente brillante – non è particolarmente economo. Fra i principali punti a favore c’è il rapporto fra prezzo e dotazione: è difficile trovare rivali della i20 che costino meno e che siano altrettanto riccamente equipaggiate.
 

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Tgcom


Hyundai i20 1.4 benzina da 100 CV
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/autoemoto/html/tgcom_am_2004.htm
Data: 23/02/2009
In sintesi: Gran personalità per la piccola coreana
Davvero un gran bel prodotto quello partorito dagli ingegneri Hyundai per sfidare il temibile segmento B e collocarsi al vertice di questo. Sì perché la i20 non è semplicemente un’auto nuova di zecca che nulla ha a che fare con la precedente Getz, ma è anche una delle migliori proposte della categoria, ricca di contenuti come l’ESP e i 6 airbag di serie, i quattro alzacristalli elettrici e i comandi della radio al volante, un sofisticato computer di bordo che segnala all’istante quanto carburante si sta consumando e gli specchietti retrovisori esterni retraibili con un comando elettrico, fino alla presa Aux per un lettore MP3 esterno o l’iPod. Certo TGCOM ha provato una versione accessoriata della brillante motorizzazione 1.4 benzina da 100 CV, ma le doti di spazio e di sicurezza sono proprie di tutta la gamma i20.


Seat Ibiza 1.4 vs Hyundai i20 1.4
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/autoemoto/html/tgcom_am_2780.htm
Data: 12/02/2010
In sintesi: In comune la bella personalità a 5 porte
Due modelli che “intrecciano” le loro doti e caratteristiche, Seat Ibiza e Hyundai i20 sembrano nate per accogliere sotto il cofano un solido e affidabile motore 1.4 benzina. Per stile sembrerebbe più aggressiva e dinamica la spagnola, ma è invece la coreana a mostrare il brio dei suoi 100 CV (contro gli 85 dell’Ibiza) e una marcia corposa, sempre pronta in accelerazione e ripresa. Per carrozzeria invece, la i20 sembrerebbe più indicata alle famiglie con le sue forme più squadrate e i volumi che si direbbero capienti, ma è invece l’Ibiza a mostrare un’insospettabile accoglienza all’interno, un comfort da “piccola Golf” (l’ambizione di sempre tra i progettisti del gruppo Volkswagen, cui Seat appartiene) e un bel quadro strumenti sportiveggiante orientato verso il guidatore.


Chevrolet Aveo vs Hyundai i20
Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/autoemoto/html/tgcom_am_2371.htm
Data: 10/08/2009
In sintesi: Sfida a Gpl in carrozzeria 5 porte
Due belle e interessanti novità campeggiano nel segmento B. Comune provenienza dalla Corea, prezzi imbattibili grazie anche agli ecoincentivi statali previsti per il Gpl e auto che non sono semplicemente “piccole”, ma sanno offrire decisamente di più: la Hyundai i20 più spazio e comfort, la Chevrolet Aveo più brio e scatto. Per le italiane che stanno dominando il mercato delle ibride benzina/Gpl dei segmenti cittadini due rivali pericolose. A dispetto delle dimensioni analoghe, 3,94 metri la lunghezza della i20 e 3,92 quella della Aveo, il confronto mette in rilievo alcune differenze sostanziali, come quei 3 cm di larghezza in più che per abitabilità fanno decisamente pendere l’ago della bilancia a favore della Hyundai, la quale vanta anche un bagagliaio che offre da un minimo di 295 a un massimo di 1.060 litri, contro i 220 e 980 litri della Chevrolet Aveo.
 

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Autoblog.it

Hyundai i20: prova e impressioni
Fonte: http://www.autoblog.it/post/28935/hyundai-i20-prova-e-impressioni
Data: mercoledì 08 settembre 2010
In sintesi:
Scesa sul mercato da meno di due anni la nuova Hyundai i20 ha rafforzato il nuovo corso dei modelli Hyundai, che puntano con forza su un design moderno e curatissimo affiancato da prodotti longevi e forti di una garanzia quantomai estesa. Sulla i20 così come su quasi l’intera gamma Hyndai da luglio la garanzia è stata portata a ben cinque anni con chilometraggio illimitato e cinque anni di assistenza stradale e controlli gratuiti.
Disegnata presso il centro ricerca e sviluppo Hyundai di Russelsheim, in Germania, la nuova i20 è più lunga e più larga del modello Getz che ha sostituito; la i20 FIFA WORLD CUP viaggia su di un passo di 2525 mm, e regala una buona spaziosità degli interni allineata alla migliore concorrenza.
All’interno tutti i livelli di allestimento è piuttosto completo dove gli equipaggiamenti standard, comprendono climatizzatore automatico, un impianto audio con quattro/sei speaker, lettore CD/MP3, presa AUX + USB per collegamento lettore con penna usb o lettore Mp3, più cavo di connessione i-pod e display dati in plancia, con volante multifunzione. Negli interni il sedile guida regolabile in altezza, le plastiche sono curate dal punto di vista estetico e nell’assemblaggio ma la plastica al tatto appare molto dura e qualità migliorabile.
Con uno sviluppo dell’assetto concepito sulle strade europee – test climatici in Spagna e Svezia, test di alta velocità in Germania – gli ingegneri Hyundai hanno fatto in modo che le sospensioni anteriori tipo MacPherson e quelle posteriori a ruote interconnesse, garantissero quella qualità di guida attiva e pronta richiesta solitamente dal pubblico europeo.
Il motore 1.2 da 78Cv installato sulla i20 Fifa Edition oggetto della nostra prova, propone una erogazione regolare e dolce, piacevole ma inevitabilmente poco briosa ai bassi regimi soprattutto in quarta e quinta marcia la ripresa non promette magie. Dopo i 4.000 giri invece il tiro diventa più deciso e anche l’allungo si fa convincente.
L’aspetto della sicurezza passiva è uno dei punti di forza della piccola Hyundai i20, grazie all’uso esteso di acciai ad alta resistenza nella scocca, ai sei airbag di serie, anteriori, laterali e a tendina, ai poggiatesta attivi, ai pretensionatori per le cinture di sicurezza anteriori. Il sistema frenante è coadiuvato da ABS di ultimissima generazione con ripartitore elettronico della frenata EBD e sistema ESP di controllo della stabilità totalmente disinseribile. A ciò si aggiungono gli attacchi Isofix per i seggiolini bambini e le spie cinture per tutti gli occupanti. Questa ricca dotazione fa di i20 una delle vetture più sicure in assoluto della propria categoria; non a caso ha raggiunto le “5 stelle” nei crash-test della Euro NCAP.
 

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Hyundai i20 1.2 16V
Fonte: http://www.auto.it/prove/hyundai/i20/2009/04-2564/scheda/Hyundai+i20+1.2+16V
Data: 04/2009
Giudizio: 4* su 5
In sintesi:
Le alternative non mancano per chi decide di acquistare una due volumi compatta, con ridotti costi di listino e gestione. Specie oggi, con gli ultimi incentivi statali, sembra quasi che queste auto siano in “offerta regalo”: in effetti i prezzi indicati nelle campagne promozionali risultano allettanti, in molti casi inferiori ai 10.000 euro. Spesso però si scopre che a quel prezzo corrisponde una vettura “nuda”, o poco più, oppure un modello ormai superato e tutt’altro che convincente. Nel caso della recentissima Hyundai i20, lanciata solo poche settimane fa, il prezzo pubblicizzato è invece davvero attraente, specie se si considera che si tratta di progetto di ultima generazione con una dotazione di serie buona già nella versione d’attacco.
Gli elementi in grado di destare l’interesse verso questo modello quindi non mancano. La domanda, tuttavia, è se a simili premesse corrisponde veramente un’auto capace di conquistare non solo chi guarda al prezzo, ma anche a qualità, prestazioni, comportamento stradale e confort. Nella nostra prova abbiamo cercato di dare una risposta, anche se bastano i dati dei rilevamenti per capire che le prestazioni della i20 non sono certo deludenti. Può essere considerata una delle vetture più equilibrate del segmento B, una volta definito quello delle utilitarie, ma che oggi vede schierati modelli capaci di muoversi agevolmente sia in città sia in autostrada, offrendo una sicurezza e un confort di assoluto rilievo.
Molto agile nel traffico urbano, grazie anche alla validità dello sterzo a servoassistenza elettrica, la i20 1.2 16V assicura prestazioni di tutto rispetto, relativamente a classe di appartenenza e cilindrata: raggiunge i 166 km/h, passa da 0 a 100 km/h in 12”20 e offre risposte sempre efficaci in ripresa. I consumi, poi, sono tutt’altro che elevati, con percorrenze nell’ordine dei 13 km/ litro sia in città che in autostrada. Alle andature più elevate la rumorosità del motore si avverte nell’abitacolo, ma nel complesso il confort resta soddisfacente, in linea con le concorrenti dirette. Anche per abitabilità e capacità di carico la i20 non sfigura. Gli arredi interni sono piacevoli, come del resto il design esterno. Forse la linea non fa innamorare a prima vista e l’appeal del marchio risulta inferiore a quello di altri Costruttori, ma la nuova Hyundai nell’insieme appare più che convincente.
La 1200 coreana non teme le più diffuse concorrenti dirette, quali Corsa e Fiesta in fatto di prestazioni e consumi. Al volante si apprezzano la risposta progressiva del motore e l'affidabilità del telaio
 

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Automobilismo

Hyundai i20
Fonte: http://www.automobilismo.it/hyundai-i20-1-introduzione
Data: 24/03/2009
In sintesi:
A segnare un significativo passo in avanti della i20 sono soprattutto abitabilità, confort, comportamento stradale e anche l’esecuzione degli interni, realizzati con maggior cura e qualità. Il prodotto, insomma, c’è così come il prezzo, competitivo come sempre. Quanto alla gamma, la i20 propone come motore di ingresso un nuovo 1.2 a benzina da 78 Cv, oggetto della nostra prova. Un propulsore che, nonostante la cilindrata contenuta, convince per la brillantezza, associata a consumi nel complesso più che dignitosi anche in città ed è capace di garantire spunti decorosi.
Tutto è cambiato, insomma, rispetto alla Getz, a partire dal design, più europeo e moderno, per arrivare al comportamento dinamico, che pur tenendo nel dovuto conto le esigenze del confort, non manca di brio. Soddisfa anche il prezzo, che per la i20 in allestimento Comfort, quello più completo, della nostra prova supera i 13 mila euro aggiungendo la vernice metallizzata a una dotazione di tutto rispetto visto che, sul fronte della sicurezza, sono compresi anche 6 air bag, controllo elettronico di stabilità e di trazione. Un prezzo di listino, quello della i20, che fra l’altro include la garanzia ufficiale della Casa valida per tre anni a chilometraggio illimitato.
Non sarà particolarmente innovativa, nel design, ma in ogni caso la i20 si lascia anche guardare e tra i dettagli che rafforzano l’impatto visivo della vettura si segnalano il frontale con un’ampia presa d’aria inferiore e impreziosito da una mascherina con elemento superiore cromato, le nervature sul cofano motore, le pieghe che donano maggior slancio alla fiancata e i gruppi ottici di coda che sconfinano nella fiancata.
L’abitacolo è ben concepito: il volante è regolabile di serie sia in altezza sia in profondità, la plancia è impreziosita da un ampia consolle con finiture in effetto alluminio, plastiche e materiali di rivestimento, come anticipato, sono di buona qualità e gradevoli anche al tatto. I sedili anteriori sono inoltre equipaggiati di appoggiatesta attivi che in caso di tamponamento riducono al minimo il rischio di lesioni da colpo di frusta alla testa e al collo del passeggero. Lo spazio è abbastanza ampio sia davanti sia dietro e i benefici del passo lungo si godono soprattutto nella zona delle gambe. Il divano, frazionato in due parti asimmetriche (60 e 40%) nonché ripiegabile e ribaltabile, consente di caricare anche oggetti ingombranti, aumentando così la versatilità di carico del vano bagagli, che per parte sua può contare una capacità di carico variabile da un minimo di 295 litri sino a un massimo di 1.060 litri.
Progettata su un pianale nuovo, la i20 può contare, come motore di ingresso alla gamma, sul nuovo quattro cilindri a benzina 1.2 realizzato completamente in lega d’alluminio e appartenente alla famiglia di propulsori Kappa. Si tratta di un propulsore omologato Euro4 che eroga una potenza massima di 78 Cv a 6.000 giri/min (81,9 Cv a 6.330 giri/min rilevati al banco dal nostro Centro Prove) e 12,1 kgm di coppia massima a 4.000 giri/min (12,1 kgm a 3.930 giri/min rilevati dal nostro Centro Prove). Il cambio è manuale a cinque marce, lo sterzo si avvale di servoassistenza elettrica mentre l’impianto frenante prevede dischi anteriori e posteriori con quelli anteriori autoventilanti.
La cilindrata contenuta, in rapporto alle dimensioni della vettura, poteva far sorgere qualche perplessità, invece il 1.2 ha mostrato di riuscire a cavarsela egregiamente: già ai regimi più bassi appare vivace e pronto nelle risposte, l’erogazione è regolare e costante, con una spinta pregevolmente consistente. Al di là dei riscontri cronometrici, fin dai primi chilometri ciò che maggiormente si apprezza, al volante della i20, è l’equilibrio complessivo della vettura, in virtù di un assetto non troppo rigido né privo di cedevolezze che garantisce un buon contenimento del rollio anche nella guida più impegnata e il controllo elettronico della stabilità è chiamato a intervenire solo quando è effettivamente necessario. In linea generale, poi, l’abitacolo offre un buon isolamento acustico. Il comportamento in frenata è sempre equilibrato, anche se gli spazi di arresto non sono da primato. In città si superano i 12 km/litro e sui tracciati extraurbani la media supera i 16 km/litro mentre a velocità stabilizzata e in autostrada non è difficile mantenere percorrenze superiori ai 14 chilometri con un litro.
 

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Prime impressioni: Hyundai i20, di Bruno Allevi
Fonte: http://www.virtualcar.it/prime-impressioni-hyundai-i20-di-bruno-allevi/
Data: 02/02/2009
In sintesi:
Il 2009 Hyundai si apre con una succulenta novità che sicuramente desterà interessi fra gli aficionados della casa coreana e non. Questa novità è la nuova compatta destinata a sostituire la Getz: la i20. La nuova medio–piccola coreana è equipaggiata con 2 motori benzina (1.200 da 78 CV e 1.400 da 100 CV), un 1.200 Bifuel (Benzina+GPL) da 78 CV e 2 diesel CRDI Common Rail (1.400 da 75 e 1.600 da 115 CV) negli allestimenti Classic, Comfort, Premium.

Esternamente la i20 è tutt’altra vettura rispetto la Getz, di cui prende il posto; infatti è più lunga di ben 11 cm, raggiungendo la fatidica soglia dei 4 metri di lunghezza. Il corpo vettura rimane di disegno europeo, con forme tondeggianti e pochi spigoli (in linea con lo stile Hyundai di questi ultimi tempi). Anteriormente la i20 riprende il family feeling di casa Hyundai incominciato con la i30 (fari a goccia che incorniciano una mascherina cromata con al centro il simbolo della casa del sud est asiatico), mentre il posteriore ricorda per certi versi quello della sorella maggiore i30 (molto simile il disegno dei fari). Internamente lo stile della medio piccola dell’H cromata ricalca lo stile della casa madre: abitacoli interni spaziosi e luminosi, qualità dei materiali molto buona, plancia lineare e semplice (consolle centrale di un vivo color alluminio, facile da leggere il computer di bordo a centro plancia, e anche il quadro strumenti è di immediata comprensione e ha una buona retroilluminazione).

Ed ora il test drive. La i20 provata è stata la 1.400 Comfort da 13.846 Euro. La sostituta della Getz si adegua a ciò che le concorrenti (Grande Punto, Clio, 207, Corsa) hanno fatto in questi ultimi tempi: ingrandirsi, raggiungere i 4 metri di lunghezza per essere non solo auto da città ma anche ottime compagne di viaggio per viaggi di media e lunga durata. La nuova i20, su strada rende al meglio questo mix fra cittadina e extraurbana, grazie a uno spazio aumentato e ben sfruttabile (gli 11 cm in più sono stati una manna), ma soprattutto grazie a un elevato livello di comfort e di insonorizzazione e al nuovo propulsore di cui la vettura provata è dotata. Stiamo infatti parlando di un 1.400 da 100 CV che abbina alla compattezza della cilindrata brillantezza e potenza assicurata dall’elevato numero di cavalli, senza dimenticare i consumi: quasi 18 km/l. Infine i prezzi: per i benzina si va da 11.200 Euro della 1.200 Classic ai 14.490 Euro della 1.400 Premium, per i BiFuel si va da 12.700 Euro della 1.200 Classic ai 14700 Euro della 1.200 Confort; per i diesel si parte invece da 13.990 Euro della 1.400 CRDI Comfort ai 15.490 Euro della 1.600 CRDI Premium.
 

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Nuovo nuovo - da Virgilio auto!

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Hyundai i20 vs Honda Jazz: alla lunga vince la coreana
Fonte: http://auto-moto.virgilio.it/auto/p...0-vs-honda-jazz-alla-lunga-vince-coreana.html
Data: 29/11/2010
In sintesi:
Sfida fra due compatte che hanno qualità e soluzioni intelligenti più di tante rivali molto note. La giapponese ha solo motori a benzina. Ma se la parola chiave è convenienza, allora non bisogna farne una questione di carburante.

Un’auto compatta non basta. Per giocarsela bene tra una marea di rivali bisogna avere altre qualità oltre alle misure contenute ma non ristrette della carrozzeria. Funzionalità, sicurezza, un pizzico di piacere di guida che non guasta e quel contenimento dei costi che parte dal prezzo d’acquisto e continua tra una sosta dal benzinaio e la successiva.
Convenienza, ecco la parola-karma. Allora il quesito è anche benzina o diesel? È quello che mi sono chiesto mettendo di fronte due compatte non troppo considerate dal mercato ma che mettono in gioco più di una qualità.

Honda Jazz e Hyundai i20 My 2011. La prima è stata la regina del segmento per anni in fatto di funzionalità degli interni, la seconda è forse la sua vera erede… Giappone contro Corea, benzina contro diesel. Già, perché la Jazz è solo benzina e la i20 più equilibrata è quella con il motore a gasolio 1.6 da 115 cv con turbina a geometria variabile. La Honda è in versione Executive LE con il 1.4 benzina i-VTEC da 100 cv. Prezzi: 15.890 euro la Hyundai in allestimento Premium, 15.050 euro la Jazz. E la sfida “ibrida” ha inizio.

In fatto di prestazioni, tra il motore diesel e il pur efficace a fasatura variabile Honda a vincere è il primo, che è anche Euro 5 mentre quello della Jap è ancora Euro 4. Accoppiato ad un cambio manuale a sei marce, con una coppia di 260 Nm disponibile e liscia sin dai 1.900 giri non dà problemi in città e neppure in autostrada.

Quello della Jazz, con cambio a 5 marce, cerca la potenza sempre troppo in alto, verso i 4.800 giri, e in città risulta meno facile. Un dato solo per sottolineare la diversa vivacità dei due propulsori, quello sullo 0-100 km/h: 10.7 secondi la i20, 11.9 la Jazz. E consumi di oltre 23 km/l per la coreana contro i 18 km/l della giapponese.

Dati ovvii visto i diversi tipi di carburante, ma che devono essere riportati tutti al concetto-karma di convenienza da cui siamo partiti. E lo svantaggio di partenza della Hyundai dato dal prezzo più alto comincia ad assottigliarsi. Gli allestimenti sono in entrambi i casi molto completi, non c’è da aggiungere sostanzialmente nulla, vernice metallizzata a parte. Sei airbag, comandi audio al volante, prese USB e i-Pod, climatizzatore automatico su tutte e due, un insieme di dotazioni che quasi tutte le altre compatte del mercato non offrono se non facendo lievitare non di poco il listino. L’unica differenza è che la Jazz ha cerchi in lega da 15” e la Hyundai da 16”.

Dentro, la sfida si fa dura. In circa 3.90 m le due sfidanti hanno più spazio di altre auto che superano abbondantemente il limite dei 4 metri e appartengono alla stessa categoria. L’abitacolo della Hyundai ha qualche vano in più ed è studiato per ospitare cinque persone senza troppe contorsioni. Insomma, i coreani hanno privilegiato la vivibilità interna i giapponesi la capienza del bagagliaio.

La funzionalità, con i sedili posteriori sdoppiabili a seduta ribaltabile in maniera facile è ottima sulla i20, ma il sistema tripartito della Jazz con doppio fondo è imbattibile. E la compatta Honda sembra avere così un’anima in più, quella del furgoncino. Sono 1.300 i litri disponibili con tutti i sedili abbattuti contro i 1.060 della coreana e 399 contro 295 nella posizione base.

L’ultimo test è quello della guida. La coreana, nonostante gli pneumatici Kumho che ti fanno venire voglia di fermarti dal primo gommista per farteli cambiare, dimostra di avere un assetto più reattivo. Dove la Jazzaccenna a dondolare, la i20 passa liscia, dove c’è da mettere in campo un po’ di grinta è ancora la Hyundai a non concedere nulla. E tutto questo al di là delle considerazioni sul motore.

Convenienza per una compatta è equilibrio dell’offerta, genialità della via di mezzo. La Jazz ha inventato questo mix, la Hyundai oggi l’ha imitata e ha trovato una convenienza-karma migliore. Per questo a spuntarla è lei.
 

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Utente Ben Noto
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Hyundai i20 - Test Drive
Fonte: http://www.infomotori.com/auto/2009/02/09/hyundai-i20-test-drive/
Data: 29/05/2009
In sintesi: Provata su strada la nuova Hyundai i20, rivale di Fordi Fiesta e Fiat Grande Punto. Buona qualità generale e GPL montato dalla casa.

Nonostante sia prodotta a Chennai nella lontana India, la i20 che continua la nuova denominazione, preceduta dalla lettera “i”, è stata disegnata presso il centro ricerca e sviluppo Hyundai di Russelsheim, in Germania, la nuova i20 segue l’impronta europea delle già affermate i10 e i30.
Ma vediamo un po' più da vicino il uovo prodotto, presentato nella suggestiva cornice di Stresa e del Lago Maggiore. L'i20 è più lunga e più larga della Getz. In essa si ripetono gli stilemi Hyundai, già apprezzati nella piccolina i10 e nella media i30. Una griglia anteriore che da un forte carattere alla vettura, con elemento superiore cromato, affiancata da fari a goccia e fanaleria posteriore che riprende la linea di fiancata – le moderne linee di i20 sono ulteriormente rafforzate da una notevole pulizia dei dettagli, comprendente paraurti in tinta carrozzeria, specchi esterni ben definiti, antenna sul tetto, apertura meccanica del bagagliaio, maniglie porte integrate e cerchi in lega da 16 pollici a 12 razze. E' disponibile sia a 3 che a 5 porte. La nuova i20 giunge sul mercato con una nuova gamma colori pastello e metallizzati. Fin qui la descrizione della Casa, ma bisogna dire che l'insieme è molto piacevole e moderno, senza ricerche stilistiche esagerate.
Gli interni sono caratterizzati dalla modularità e dalla versatilità. I progettisti di i20 hanno dedicato grande attenzione allo studio ergonomico e all’abitabilità interna, partendo dalla convinzione che non sono necessarie dimensioni esterne ingombranti e scelte azzardate per realizzare interni con soluzioni intelligenti e comodi per 5 passeggeri. il risultato sono spazi interni degni di una vettura di segmento superiore.
articolarmente curato l'aspetto della sicurezza: i20 si pone come obiettivo il raggiungimento delle 5 stelle nei crash-test su base Euro-NCAP. Le simulazioni effettuate nei centri R&D hanno prodotto eccellenti risultati. Al raggiungimento di questo obiettivo hanno contribuito una serie di dotazioni di alto livello.
Tre gli allestimenti offerti per la i20: si parte dal Classic, il più modesto, si fa per dire (6 Airbag + climatizzatore, volante regolabile in altezza e profondità), per passare al Comfort e finire con il Premium, il più accessoriato.
I primi chilometri hanno evidenziato una buona tenuta di strada con sospensioni che non risentono molto delle condizioni del manto stradale e un servosterzo idraulico che si apprezza specialmente nel traffico cittadino. Apprezzabile specialmente la motorizzazione diesel 115 CV. Sarà interessante vedere come si comporterà il 1.2 a benzina e GPL.
 

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Utente Ben Noto
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Prova su strada Hyundai i20 - La compatta che non ti aspetti
Fonte: http://www.autoappassionati.it/inde...-su-strada-hyundai-i20&catid=923:kia&Itemid=1
Data: 2 giugno 2010
In sintesi: Finalmente una macchina coreana che piace ai “Giovani”. Una linea moderna e compatta. Al livello del miglior segmento B. La versione 3 porte accentua ulteriormente il livello di sportività di questa piccola compatta.

Finalmente una macchina coreana che piace ai “Giovani”. Una linea moderna e compatta. Al livello del miglior segmento B. La versione 3 porte accentua ulteriormente il livello di sportività di questa piccola compatta .
Saliamo nella nostra i20: il sedile è comodo, ma poco contentivo in curva, la classica leva in luogo della rotella lo rende scarsamente preciso nelle regolazione dello schienale e non è possibile variarne l’altezza di seduta, neanche optional. Almeno per la nostra versione entry-level i più piccoli dovranno dotarsi di cuscino, si fa perdonare grazie al tessuto che è molto bello a vedersi. Il volante invece è ampiamente gestibile in altezza e profondità. Gli interni sono comuni a tutte le Hyundai di nuova concezione con plastiche rigide di media qualità, che sanno mascherare bene le origini umili, a patto di non poggiare la mano. Gli inserti di plastica colorata contribuiscono all’effetto di arricchimento della plancia e tra un trucco e l’altro, considerando l’assenza più assoluta di scricchiolii, l’i20 se la cava meglio di molte altre concorrenti, magari di maggior qualità, ma con un impostazione più austera.

Il motore, come tutti i benzina aspirati di piccole dimensioni, è carente di coppia, ma le unghie non mancano e riesce a stupire maggiormente rispetto ai 1.2 della concorrenza, complice anche il sound un po’ più pieno verso i 4mila giri. Non aspettatevi ora sonorità alla 500Abarth, tutt’altro, ma lo scarico sopra i suddetti giri gratifica l’orecchio, anche se le accelerazioni sono di ben altro avviso, infatti 13secondi da 0 a 100 non fanno gridare al miracolo nessuno. Però l’auto riprende bene sia alle basse velocità che vicino ai limiti di codice ed è questo l’aspetto che stupisce di più: a 130 quando si crede che il motore stia già tirando le cuoia, basta un “pestone” e l’auto riprende con inaspettata prontezza, i sorpassi non sono un problema, ma la lancetta della benzina lo diventa a quei regimi. In zone più “adatte” del contagiri i consumi invece sono medio-bassi e con un 15 km/l si assestano nella media delle concorrenti.

La guida è l’aspetto che convince di più: in città le asperità vengono digerite con grande compattezza, complice la spalla alta /70. Ne buche, ne rotaie e traversine sembrano interessare la Hyundai che si rivela quindi molto confortevole con colpi secchi e sordi: di qualità. Comfort che non pregiudica un assetto votato alle reazioni sportive con un rollio limitato. In curva l’auto ha reazioni molto sincere, i limiti di tenuta vengono solo dai pneumatici 175 di piccole dimensioni. Siamo convinti che con i 195/50R16 in dotazione alle versioni più potenti l’auto possa dire esprimersi al meglio tra le curve ed esser molto più divertente. L’esp è tarato, come dice il mio collega, “a prova di pazzo maniaco”: infatti permette di entrare in curva a velocità molto superiori ai limiti e poi l’elettronica prova e, per fortuna, riesce, evitando il sottosterzo, a tenere in strada l’auto che ha sempre reazioni sincere e prevedibili. Anche a controlli off abbiamo un posteriore che allarga appena e favorisce l’inserimento. Lo sterzo è l’aspetto meno convincente: sembra scollegato delle ruote e non trasmette feedback al guidatore, ma in città è morbido. E’ il cambio a ottenere i voti migliori con innesti precisi, è esente da impuntamenti anche nella guida veloce. La rumorosità dei pneumatici è un po’ invadente e influisce negativamente sul comfort..
 

Sauro

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i20 1.2 Sound Edition
A tempo perso io faccio il tester di auto e moto per le riviste specializzate, e vorrei aggiungerei i miei commenti personali ai resoconti già postati in precedenza.
Cercherò di essere piuttosto conciso, per non rischiare di rompere le balle con cose troppo tecniche.
Partendo dal presupposto che normalmente guido auto di prezzo e potenza tre volte superiori a quelli della I20, devo subito dirvi che la prova è stata molto piacevole.

Estetica e dimensioni.
La I20 ha una "faccia" simpatica con due grandi occhioni a mandorla, e un "sederotto" piacevole. I fari posteriori sono ben inseriti nelle linee del portellone, e le fiancate sono efficacemente "alleggerite" dalle lamiere movimentate con nervature incurvate, che seguono le linee del padiglione.
La auto è discretamente "piccola", agile in città e facile da parcheggiare, ma all'interno è vivibilissima. Le ampie superfici vetrate "danno aria" (ultimamente la moda è quella di rimpicciolirle!), ed i sedili sono abbastanza ampi e soprattutto comodi. Se i sedili anteriori non vengono troppo arretrati, anche lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori è sufficiente.
Il baule ha una cubatura consistente, di certo tra le migliori di categoria. L'abbattimento degli schienali posteriori è semplice e il vano che si ricava è davvero ampio.

Doti dinamiche e prestazioni.
Personalmente non ho rilevato cose estremamente negative, anzi. Lo sterzo mi è parso ben calibrato, per nulla evanescente. E' strano però che nella precedente prova di un altro modello Huyndai (la IX20) abbia anch'io rilevato, come altri colleghi prima di me, una certa inconsistenza dello sterzo. Non so dirvi però se Huyndai abbia modificato la scatola guida nei modelli più recenti, in modo da rendere la risposta dello sterzo più pronta e gradevole. Sulla I20 che ho provato lo sterzo era senza dubbio molto a punto. Spero sia così per tutte.
L'auto tiene la strada piuttosto bene, anche perchè le ruote poste ai quattro angoli della carrozzeria aiutano in tal senso. TCS e ESP correggono solo se devono. Idem per l'ABS, che entra in funzione solo se davvero necessario.
La progettazione tedesca si avverte, eccome.........
La frenata non è poderosa, ma è sufficiente a contenere le prestazioni del piccolo milledue, un motore senza pretese ma fluido e dalla erogazione regolare (sotto questo aspetto lo preferisco al 1400 che è meno omogeneo, anche se evidentemente più potente). La potenza comunque è più che sufficiente per districarsi nel traffico cittadino, e anche le gite fuoriporta non sono un problema. Per chi fa molta autostrada invece, consiglio spassionatamente il 1.4.
Il cambio ha innesti morbidi e rapporti ben spaziati, e la frizione è leggera da azionare. Peccato che la corsa utile del pedale sia solo in prossimità del "fine corsa" (pedale completamente sollevato). In pratica metà dell'escursione del pedale (da tutto premuto) è "a vuoto", e cioè la frizione inizia ad innestarsi solo quando il pedale è oramai quasi del tutto sollevato.
C'è una differenza di comportamento tale tra la frizione della I20 e quella delle altre auto che, passando dalla piccola Hyundai alla mia grossa Audi personale, mi sono ritrovato a sgommare per una ventina di metri assolutamente senza volerlo.
Questa esagerata "corsa a vuoto" sarebbe un particolare da rivedere, a mio avviso.

"Comfort e dotazioni"
La I20 è stata ben studiata dal punto di vista ergonomico. Per essere di fatto una "utilitaria" offre spazio in abbondanza e una "solida" comodità. In parecchi allestimenti (compreso Sound Edition) è presente la regolazione in altezza del sedile di guida. Pertanto chiunque può ritrovare la posizione più confacente al proprio stile. Inoltre viene in aiuto il volante, che è regolabile sia in altezza che in profondità.
I comandi sono al posto giusto. Pochi tasti in giro, levette multifunzione piuttosto "semplici" da capire e soprattutto da azionare.
La strumentazione è ricca, in quanto oltre al computer di bordo è presente il (sempre meno disponibile) termometro del liquido di raffreddamento.
Oltretutto è illuminata in un bel blu tenue, che non stanca gli occhi e che rende l'ambiente puttosto "soft".
Due parole sull'insonorizzazione. Il motore a benzina è piuttosto discreto, e anche tirando le marce la rumorosità non raggiunge mai livelli assurdi.
Si notano (a velocità autostradali) alcuni fruscii aerodinamici in corrispondenza degli specchi retrovisori, invero un pochettino troppo sporgenti dalla sagoma della vettura.
La Sound Edition offre di serie i cerchi in lega, il computer di bordo, il navigatore Pioneer con Bluetooth, e soprattutto tutti i dispositivi di sicurezza, compresi i freni a disco anche sull'assale posteriore.
Gli specchietti sono regolabili e riscaldabili elettricamente. Peccato manchi la possibilità di ripiegarli elettricamente,
E' comunque possibile montare il kit aftermarket, ma ad un costo spropositato, cosa che fortunatamente non accade per i sensori di parcheggio posteriori, che si installano con 300€.
Altri "grandi assenti" i vetri elettrici posteriori che, con un minimo di sforzo, Huyndai poteva mettere di serie in tutti i modelli a 5 porte (500€)

Ma a parte queste "quisquilie", posso senz'altro affermare che la I20 è proprio un bel macchinino!

:D
 
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