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Hyundai i40, test drive HCI
Prime impressioni
Qualche volta capita di essere sorpresi da qualcosa che non ti aspetti...
Questa volta è il caso della nuova i40 wagon, prossima al debutto sul mercato italiano proprio in questi giorni.
Noi dello HCI abbiamo avuto la possibilità a luglio di provarla in anteprima durante l'incontro con i Manager di Hyundai Motor Italia al Faldo, anteprima che è stata concessa solamente a 40 giornalisti...
Premetto che motoristicamente parlando mi definisco una persona abbastanza “volubile” ed al Faldo avevo più di una distrazione a distogliermi la concentrazione dalla i40...
Infatti oltre alla nuova wagon erano presenti la sinuosa Veloster 1.6 GDi (anche questa in anteprima), una avvenente Genesis Coupè 2.0 turbo, una muscolosa SantaFe 2.2 CRDi, ed una polivalente ix20 CRDi 1.4!
La carne al fuoco era tanta quindi la mia distrazione era parzialmente giustificata, e poi continuavo a ripetermi “in fin dei conti perché dovrebbe attirarmi una station wagon?”
Questa frase era il frutto di un lapsus Freudiano che risale a quando ho scelto un suv come auto di famiglia, (una SantaFe appunto...), proprio in alternativa al solito panorama delle station wagon...
Eppure c'era qualcosa di diverso in questa interpretazione di station wagon del costruttore sud coreano...
Ovvio che le ultime interpretazioni di Hyundai con il concetto stilistico di “scultura fluida” sono state tutte centrate in pieno dal punto di vista estetico, e anche la i40 sembra avere già tutte le credenziali stilistiche per essere un successo annunciato.
La Hyundai per la sua i40 ha scelto una strategia insolita per il debutto, ossia quella di presentarsi sui mercati automobilistici dapprima con la versione wagon, (scelta intrapresa da altri costruttori come Fiat per la Croma, anche se la versione 3 volumi non ha avuto mai seguito...), e successivamente con la versione berlina attesa per il 2012.
Bisogna ammettere che le matite del centro stile europeo hanno fatto un eccellente lavoro in quanto le station wagon in genere riescono esteticamente meglio delle stesse varianti berline, (ricordate la Marea o la Passat con le loro varianti berline?) ma non è il caso della i40, in quanto da quello che si è visto dalle immagini ufficiali anche la variante 3 volumi è molto affascinante e ben riuscita nelle proporzioni, e vi garantisco che oggi non è affatto facile realizzare qualcosa di esteticamente valido e contestualmente nuovo su di una berlina!
Tornando alle sensazioni, dopo aver provato le altre “distrazioni” mi trovo quindi faccia a faccia con la i40... Bianca... Motorizzata con la nuova unità CRDi 1.7 da 136 cv... Un bel vedere non c'è che dire lo devo ammettere!
Non credo sia una eresia affermare che la i40 è al momento l'essenza del concetto di Fluid Sculpture, forse più di quanto espresso già su ix35 e poi su ix20!
La bellezza di questa auto è qualcosa di particolare, con una linea che ricorda vagamente i Coupè 5 porte, grazie alla coda che accenna ad abbassarsi donando al corpo vettura una buona dose sportività ed eleganza.
La i40 effettivamente è bella!
Il muso poi esprime aggressività da qualsiasi angolazione la si guardi, grazie al taglio dei gruppi ottici impreziositi dalla striscia a led ad alta luminescenza che assolvono la funzione di luci diurne.
Il cofano sinuoso e plasmato nelle giuste dimensioni da non risultare ne troppo grande ne troppo compatto ma perfettamente dimensionato in rapporto del corpo vettura, converge verso la mascherina, concedendosi soltanto due nervature agli estremi che raccordano le linee laterali tra i lunghi fari ed il passa ruota.
Il paraurti fuso in un'unico pezzo ingloba la mascherina esagonale tagliata da una traversa a V che raccorda idealmente i fari, oltre ai fendinebbia (e la presa d'aria inferiore), anch'essi di taglio sportivo poligonali e ricercati nella forma.
Dunque un'insieme di dettagli che dona al corpo vettura una forte dose di dinamicità anche da ferma!
Posteriormente continuano i grandi proiettori che spaziano fino alla fiancata laterale in prossimità del 3 vetro ad arricchire il retrotreno con una abbondanza di led che rendono il tutto molto high tech!
In quest'ultimi è incastonata nella parte finale la modanatura cromata che sovrasta la sede della targa di identificazione, che rende il tutto molto prezioso.
La cromatura infatti attraversa tutto il portellone posteriore e va a svanire sui fari.
Il risultato complessivo è davvero apprezzabile.
Il tetto (optional in cristallo panoramico con sistema anti-Uv), rimane pulito e filante anche grazie all'assenza delle fin troppo proposte (su questo tipo di auto), barre porta tutto, ed allo sportivo spoiler posteriore in tinta con la carrozzeria.
Lateralmente le fiancate della i40 risultano movimentata da due tagli che convergono verso il basso e conferendo all'insieme una sensazione di forza ed energia, anche grazie alla linea di cintura alta che rende alla vista un effetto di solidità, pur restando fluida... I designer secondo il mio punto di vista cercavano proprio questi effetti, ossia nulla di definito o di netto, ma molto di quello che si percepisce in movimento, ossia più sensazioni assieme!
La i40 è una vettura che ha dimensioni notevoli ma nel complesso ha linee eleganti che conferiscono una sensazione di snellezza non da poco.
I passa ruota sporgenti accolgono i generosi cerchi in lega da 18” con disegno sportivo a doppia stella e mozzo a 5 bulloni, equipaggiati con pneumatici della misura di 225/55.
Una volta entrati si notano gli interni moderni e ricercati, realizzati con plastiche morbide al tatto ed i buoni accostamenti degli assemblaggi .
Trovare la posizione non è affatto un problema visto che il sedile con regolazione elettrica è munito di memoria e facilita l'entrata e l'uscita quando si arresta il motore spingendosi autonomamente verso la massima escursione in profondità.
Le notevoli dimensioni esterne si traducono in spazio per quel che riguarda gli interni, ma anche entrare e uscire dalla vettura risulta molto agevole grazie alla ampia conformazione delle porte.
Gradevole il tasto start/stop che sostituisce le ormai obsolete chiavi con un più moderno transponder incorporato nel telecomando.
Anche il freno di stazionamento è del tipo elettrico, e si aziona non appena si arresta il motore.
Il cruscotto e tutta la strumentazione è illuminato da una gradevole luce blu in stile aeronautico, sfumata verso l'esterno con una luce più chiara che risalta maggiormente sulla grafica numerica della scala del contagiri e del conta chilometri.
All'interno, tra i due elementi circolari a binocolo convergenti verso l'interno, si trova un ampio display grafico del computer di bordo che ci comunica numerosissime informazioni aggiuntive, tra cui anche quelle sul risparmio di carburante e l'autonomia.
Degna di nota anche la consolle centrale sotto il display del navigatore, accentrata dalla mono ruota che comanda le regolazioni del sistema di climatizzazione automatico.
Lo spazio all'interno è abbondante in special modo per i posti anteriori che sono ben spaziati dal cruscotto, tanto da stabilire un nuovo primato della categoria per lo spazio riservato alla testa con ben 1.025 mm alle spalle 1.455 mm e alle gambe 1.070 mm.
Per gli occupanti del divano posteriore nessun problema per quanto riguarda spazio e comfort, coccolati anche dalle bocchette dell'impianto di climatizzazione posteriori.
Il divano posteriore è ovviamente oltre che totalmente abbattibile per aumentare la capacità di carico anche divisibile 1/3 – 2/3.
Infatti la capacità di carico spazia dai 553 litri in configurazione standard, alla ragguardevole misura di 1.719 litri con divano abbattuto.
Al momento vengono proposti 4 propulsori tutti E5, due a benzina e due diesel con potenza da 115 Cv a 177 Cv.
La versione da noi provata era equipaggiata con la nuova unità diesel CRDi da 136 cv totalmente in alluminio, e vi forniremo maggiori dettagli ed impressioni di guida nella prova successiva.
Ovviamente Hyundai ha voluto dotare il dna della i40 con alcuni optional che definisco vere e proprie chicche, alcune esempi?
Bè, per cominciare citiamo l'assistenza al parcheggio, il dispositivo che aiuta il guidatore a mantenere la corretta corsia di marcia, connettività bluetooth con riconoscimento vocale, il sistema Navi con mappe complete europee, la retrocamera, i sensori di parcheggio, fari xenon, led diurni, ed altre mille diavolerie...
Come le altre Hyundai la i40 sarà coperta dalla garanzia “tripla 5” con chilometraggio illimitato, (5 anni di garanzia, 5 anni di assistenza stradale, 5 anni di controlli gratuiti), oltre alla nuova ed interessante formula “soddisfatti o rimborsati” che prevede un rimborso al 100% se non si è soddisfatti dell'auto nei primi 30 giorni successivi all'acquisto.
Le sensazioni entrando all'interno della i40 sono positive ed è tangibile la qualità che si percepisce a bordo della nuova Hyundai, sia nei materiali che nei mille particolari, tanto da capire chiaramente che molte concorrenti avranno vita dura.
Termino riportando una citazione di un articolo dedicato alla nuova i40 wagon da un noto giornale di settore, che titolava così “Quando i coreani si mettono in testa di fare sul serio...” ed io aggiungo: "niente di più vero!".
Massimiliano Guerra
Hyundai Club Italia.
Prime impressioni
Qualche volta capita di essere sorpresi da qualcosa che non ti aspetti...
Questa volta è il caso della nuova i40 wagon, prossima al debutto sul mercato italiano proprio in questi giorni.
Noi dello HCI abbiamo avuto la possibilità a luglio di provarla in anteprima durante l'incontro con i Manager di Hyundai Motor Italia al Faldo, anteprima che è stata concessa solamente a 40 giornalisti...
Premetto che motoristicamente parlando mi definisco una persona abbastanza “volubile” ed al Faldo avevo più di una distrazione a distogliermi la concentrazione dalla i40...
Infatti oltre alla nuova wagon erano presenti la sinuosa Veloster 1.6 GDi (anche questa in anteprima), una avvenente Genesis Coupè 2.0 turbo, una muscolosa SantaFe 2.2 CRDi, ed una polivalente ix20 CRDi 1.4!
La carne al fuoco era tanta quindi la mia distrazione era parzialmente giustificata, e poi continuavo a ripetermi “in fin dei conti perché dovrebbe attirarmi una station wagon?”
Questa frase era il frutto di un lapsus Freudiano che risale a quando ho scelto un suv come auto di famiglia, (una SantaFe appunto...), proprio in alternativa al solito panorama delle station wagon...
Eppure c'era qualcosa di diverso in questa interpretazione di station wagon del costruttore sud coreano...
Ovvio che le ultime interpretazioni di Hyundai con il concetto stilistico di “scultura fluida” sono state tutte centrate in pieno dal punto di vista estetico, e anche la i40 sembra avere già tutte le credenziali stilistiche per essere un successo annunciato.
La Hyundai per la sua i40 ha scelto una strategia insolita per il debutto, ossia quella di presentarsi sui mercati automobilistici dapprima con la versione wagon, (scelta intrapresa da altri costruttori come Fiat per la Croma, anche se la versione 3 volumi non ha avuto mai seguito...), e successivamente con la versione berlina attesa per il 2012.
Bisogna ammettere che le matite del centro stile europeo hanno fatto un eccellente lavoro in quanto le station wagon in genere riescono esteticamente meglio delle stesse varianti berline, (ricordate la Marea o la Passat con le loro varianti berline?) ma non è il caso della i40, in quanto da quello che si è visto dalle immagini ufficiali anche la variante 3 volumi è molto affascinante e ben riuscita nelle proporzioni, e vi garantisco che oggi non è affatto facile realizzare qualcosa di esteticamente valido e contestualmente nuovo su di una berlina!
Tornando alle sensazioni, dopo aver provato le altre “distrazioni” mi trovo quindi faccia a faccia con la i40... Bianca... Motorizzata con la nuova unità CRDi 1.7 da 136 cv... Un bel vedere non c'è che dire lo devo ammettere!
Non credo sia una eresia affermare che la i40 è al momento l'essenza del concetto di Fluid Sculpture, forse più di quanto espresso già su ix35 e poi su ix20!
La bellezza di questa auto è qualcosa di particolare, con una linea che ricorda vagamente i Coupè 5 porte, grazie alla coda che accenna ad abbassarsi donando al corpo vettura una buona dose sportività ed eleganza.
La i40 effettivamente è bella!
Il muso poi esprime aggressività da qualsiasi angolazione la si guardi, grazie al taglio dei gruppi ottici impreziositi dalla striscia a led ad alta luminescenza che assolvono la funzione di luci diurne.
Il cofano sinuoso e plasmato nelle giuste dimensioni da non risultare ne troppo grande ne troppo compatto ma perfettamente dimensionato in rapporto del corpo vettura, converge verso la mascherina, concedendosi soltanto due nervature agli estremi che raccordano le linee laterali tra i lunghi fari ed il passa ruota.
Il paraurti fuso in un'unico pezzo ingloba la mascherina esagonale tagliata da una traversa a V che raccorda idealmente i fari, oltre ai fendinebbia (e la presa d'aria inferiore), anch'essi di taglio sportivo poligonali e ricercati nella forma.
Dunque un'insieme di dettagli che dona al corpo vettura una forte dose di dinamicità anche da ferma!
Posteriormente continuano i grandi proiettori che spaziano fino alla fiancata laterale in prossimità del 3 vetro ad arricchire il retrotreno con una abbondanza di led che rendono il tutto molto high tech!
In quest'ultimi è incastonata nella parte finale la modanatura cromata che sovrasta la sede della targa di identificazione, che rende il tutto molto prezioso.
La cromatura infatti attraversa tutto il portellone posteriore e va a svanire sui fari.
Il risultato complessivo è davvero apprezzabile.
Il tetto (optional in cristallo panoramico con sistema anti-Uv), rimane pulito e filante anche grazie all'assenza delle fin troppo proposte (su questo tipo di auto), barre porta tutto, ed allo sportivo spoiler posteriore in tinta con la carrozzeria.
Lateralmente le fiancate della i40 risultano movimentata da due tagli che convergono verso il basso e conferendo all'insieme una sensazione di forza ed energia, anche grazie alla linea di cintura alta che rende alla vista un effetto di solidità, pur restando fluida... I designer secondo il mio punto di vista cercavano proprio questi effetti, ossia nulla di definito o di netto, ma molto di quello che si percepisce in movimento, ossia più sensazioni assieme!
La i40 è una vettura che ha dimensioni notevoli ma nel complesso ha linee eleganti che conferiscono una sensazione di snellezza non da poco.
I passa ruota sporgenti accolgono i generosi cerchi in lega da 18” con disegno sportivo a doppia stella e mozzo a 5 bulloni, equipaggiati con pneumatici della misura di 225/55.
Una volta entrati si notano gli interni moderni e ricercati, realizzati con plastiche morbide al tatto ed i buoni accostamenti degli assemblaggi .
Trovare la posizione non è affatto un problema visto che il sedile con regolazione elettrica è munito di memoria e facilita l'entrata e l'uscita quando si arresta il motore spingendosi autonomamente verso la massima escursione in profondità.
Le notevoli dimensioni esterne si traducono in spazio per quel che riguarda gli interni, ma anche entrare e uscire dalla vettura risulta molto agevole grazie alla ampia conformazione delle porte.
Gradevole il tasto start/stop che sostituisce le ormai obsolete chiavi con un più moderno transponder incorporato nel telecomando.
Anche il freno di stazionamento è del tipo elettrico, e si aziona non appena si arresta il motore.
Il cruscotto e tutta la strumentazione è illuminato da una gradevole luce blu in stile aeronautico, sfumata verso l'esterno con una luce più chiara che risalta maggiormente sulla grafica numerica della scala del contagiri e del conta chilometri.
All'interno, tra i due elementi circolari a binocolo convergenti verso l'interno, si trova un ampio display grafico del computer di bordo che ci comunica numerosissime informazioni aggiuntive, tra cui anche quelle sul risparmio di carburante e l'autonomia.
Degna di nota anche la consolle centrale sotto il display del navigatore, accentrata dalla mono ruota che comanda le regolazioni del sistema di climatizzazione automatico.
Lo spazio all'interno è abbondante in special modo per i posti anteriori che sono ben spaziati dal cruscotto, tanto da stabilire un nuovo primato della categoria per lo spazio riservato alla testa con ben 1.025 mm alle spalle 1.455 mm e alle gambe 1.070 mm.
Per gli occupanti del divano posteriore nessun problema per quanto riguarda spazio e comfort, coccolati anche dalle bocchette dell'impianto di climatizzazione posteriori.
Il divano posteriore è ovviamente oltre che totalmente abbattibile per aumentare la capacità di carico anche divisibile 1/3 – 2/3.
Infatti la capacità di carico spazia dai 553 litri in configurazione standard, alla ragguardevole misura di 1.719 litri con divano abbattuto.
Al momento vengono proposti 4 propulsori tutti E5, due a benzina e due diesel con potenza da 115 Cv a 177 Cv.
La versione da noi provata era equipaggiata con la nuova unità diesel CRDi da 136 cv totalmente in alluminio, e vi forniremo maggiori dettagli ed impressioni di guida nella prova successiva.
Ovviamente Hyundai ha voluto dotare il dna della i40 con alcuni optional che definisco vere e proprie chicche, alcune esempi?
Bè, per cominciare citiamo l'assistenza al parcheggio, il dispositivo che aiuta il guidatore a mantenere la corretta corsia di marcia, connettività bluetooth con riconoscimento vocale, il sistema Navi con mappe complete europee, la retrocamera, i sensori di parcheggio, fari xenon, led diurni, ed altre mille diavolerie...
Come le altre Hyundai la i40 sarà coperta dalla garanzia “tripla 5” con chilometraggio illimitato, (5 anni di garanzia, 5 anni di assistenza stradale, 5 anni di controlli gratuiti), oltre alla nuova ed interessante formula “soddisfatti o rimborsati” che prevede un rimborso al 100% se non si è soddisfatti dell'auto nei primi 30 giorni successivi all'acquisto.
Le sensazioni entrando all'interno della i40 sono positive ed è tangibile la qualità che si percepisce a bordo della nuova Hyundai, sia nei materiali che nei mille particolari, tanto da capire chiaramente che molte concorrenti avranno vita dura.
Termino riportando una citazione di un articolo dedicato alla nuova i40 wagon da un noto giornale di settore, che titolava così “Quando i coreani si mettono in testa di fare sul serio...” ed io aggiungo: "niente di più vero!".
Massimiliano Guerra
Hyundai Club Italia.
