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PROVA DELLA HYUNDAI VELOSTER IN ESCLUSIVA PER
HYUNDAI CLUB ITALIA
In anteprima, e prima che i concessionari fossero in grado di mettere una prima mano sul cofano di una veloster noi, dello Hyundai Club Italia, abbiamo già fatto vari km su questo nuovo modello di coupe.HYUNDAI CLUB ITALIA
Personalmente, per tutto l'incontro ufficiale del ns. staff con la delegazione HMCI, ho atteso con impazienza sia la prova della Genesis, auto bramata da moltissimi da oltre 1 anno (tanto ci è voluto per adeguare l'auto alle severe normative europee) che di questa inedita e rivoluzionaria auto.
Appena arrivati al Faldo è immediatamente risaltata la figura sinuosa con la particolare colorazione "VITAMINA C" che mette in evidenza lo stile sportivo che sembra essere nel sangue di quest'auto.
Ricordo che anni fa un colore similare veniva usato per la Lamborghini con un suo modello di spicco e sicuramente non passava assolutamente inosservata!
Anche la colorazione Gialla è indicata per quest'auto, mentre molto più sobrio il bianco e grigio.
Arrivato il momento dei test drive e dopo esser rientrato dalla prova della Genesis, la precedenza su tutte è stata appunto per la Veloster, auto che Hyundai ha pensato per colmare quel vuoto lasciato dalle precedenti versioni di coupe (Tiburon, Turbulence e Tuscani) che erano caratterizzate da una linea squisitamente sportiveggiante (e avanti per i loro tempi) ed acquistabili da un pubblico giovane che spesso non può permettersi di spendere i 30.000 euro di una Genesis, che però non vuole privarsi di un'auto sportiva che comunque non ha niente da invidiare a molte altre rivali del settore e con caratteristiche da non sottovalutare assolutamente!
Nel web sono circolate foto di tutti i tipi, foto ufficiali, foto spia, inquadrature particolari, dettagli più o meno veritieri degli equipaggiamenti e prove speciali di riviste del settore blasonate: vediamo nel dettaglio quali sono, nella realtà, le qualità ed i difetti di quest'auto della quale le foto non Le rendono affatto giustizia tanto che dal vivo colpisce molto di più!.
La veloster appare affusolata ma con tratti decisi, il muso sembra lungo in foto ma la lunghezza totale di tutta l'auto è di solo 4,2 metri per cui dal vivo risulta molto più compatta per un coupe.
Lo stile è, come per tutta la gamma, molto fluido ma già dal frontale ci sono particolari che dicono che quest'auto non deve essere un'utilitaria ma che è stata pensata per essere "insolita".
Le prese d'aria nel cofano (inedite) nella versione sport, i fari quasi a rilievo e la zona dove alloggia il logo è del tutto diversa da tutti gli altri modelli e con dei tratti che danno aggressività fanno bene agli occhi di chi ama un'auto sportiva che vuol avere carattere, un'auto giovane e piena di energia.
Le gomme si vedono molto bene (anche qui è stata abbandonato il vecchio stile che vedeva sempre le gomme un pò incassate) ed i cerchi da 17 a spalla bassa si vedono molto bene: 215/45.
Ma queste gomme non sono le uniche che può montare e anche il disegno dei cerchi cambia nella versione sport (nella foto sopra) con inedite rifiniture interne ai raggi: il diametro in questo caso sale a 18" per 215/40.
Un set di ruote di questo tipo conferisce all'auto un'aspetto veramente da apprezzare senza contare che questo tipo di gomma renderà l'auto estremamente incollata all'asfalto: le intenzioni di Hyundai sull'aspetto tenuta sono evidenti, cercare il massimo.
Il massimo lo ottiene anche con le dotazioni: con un assetto di spessore come questo non poteva mancare il controllo di stabilità attivo, aiuto alla partenza in salita, il ripartitore elettronico di frenata e altri sistemi di sicurezza passiva che indicheremo in seguito.
La fiancata mette in risalto i grandi passaruota.
Il posteriore è invece del tutto particolare.
Infatti l'auto scende lentamente come linea per chiudere armonicamente verso il basso.
La prima impressione è quella di pagare pesantemente in visuale e dare un aspetto goffo all'auto.
In realtà guardandola dal vivo e guidandola l'impressione è completamente opposta!
I fari sono adeguati e non eccessivi, sono alti, visibili ed armonizzati nella linea (e fuori dalla classica zona di tamponamento dove generalmente sono i primi ad andare in frantumi in un urto) e la zona bassa è arricchita da piccoli fanalini e un estrattore volutamente nero con scarichi centrali che smorzano realmente bene le linee dando un contrasto unico e ben studiato.
Il tetto panoramico apribile è elettrico ed ha una resa di visuale eccezionale!
Il tocco inedito di quest'auto che sicuramente la rende unica nel segmento
è che è un'auto 4 porte, non 3 e non 5!
Lato passeggero: 2 porte più piccole come per le 5.
Qui qualcuno può fare una smorfia, ma l'idea è alquanto geniale!
Infatti chi non si è mai lamentato del fatto che una sportiva (quale una 3 porte) è scomoda nel salirci sopra, soprattutto per i passeggeri?
Bè, tutti dicono: è una sportiva, è così oppure prendi la familiare...
Però il guidatore scende poche volte dall'auto, e spesso si ferma di lato alla strada, fa salire o aspetta che i propri ospiti entrino, poi riparte.
Apre poche volte la portiera, solo se occorre necessariamente far salire: per questo deve aprire una grande porta nel mezzo alla strada e sempre nel mezzo alla strada l'ospite entra, quindi l'operazione si svolge in zona pericolo.
Invece aver pensato a 2 porte dal lato passeggeri semplifica tutto e rende innovativa quest'auto: chi sale come passeggero avrà la comodità data da una 5 porte... e salirà in tutta sicurezza dal lato marciapiede senza pericoli!
Lo spazio dietro è buono, sempre tenendo conto che stiamo parlando di un coupe posso dire che è apprezzabile e ben lontano dai problemi di chi un tempo aveva una Tigra (di legge non si potevano sedere persone oltre 1.60cm!)... e comunque un miglioramento anche rispetto al vecchio Tuscani che dietro aveva visto un peggioramento di abitabilità rispetto ai precedenti Tiburon e Turbulence.
Le sedute sono fatte da poltroncine comodissime e lo spazio per i piedi e ginocchia è elevatissimo.
Il porta oggetti centrale (si parla di un 4 posti) sarà sicuramente apprezzato dai passeggeri posteriori che potranno godere di ottimi viaggi.
L'integrazione quasi a scomparsa chiude il cerchio rendendola realmente unica nel suo genere!
Interni e strumentazione
Qui Hyundai ha fatto veramente un salto enorme di qualità e secondo la versione possiamo avere a disposizione tutta una serie di accessori che risulteranno fuori da ogni schema precedentemente visto in Hyundai prima di oggi.Interni e strumentazione
I dati della casa danno come allestimento Full Optional un sistema multimediale Touch Screen 7", climatizzatore automatico, prese Aux e Usb, volante in pelle (come i sedili nell'allestimento massimo) regolabile in altezza e profondità, sensori di pressione dei pneumatici, sensori di parcheggio, Abs, Esp con controllo di trazione e sistema che evita l'arretramento in salita, airbag frontali, laterali e per la testa, poggiatesta anteriori attivi, antifurto, poggiatesta posteriori, , ecc...
Vediamo cosa c'è di vero...
A prima vista la Veloster mi stupisce: l'abitacolo è avveniristico, inizialmente mi da un senso di spaziale.
Dopo un primo momento di stupore inizio a guardare con più attenzione e vedo che tutti i particolari sono molto curati: la plancia centrale è ben organizzata e facile da usare, uno schermo, appunto 7", risulta enorme ed eccezionalmente visibile con una luminosità e contrasto ottimali, lettore cd integrato in plancia in modo molto raffinato, grandi bocchette dell'aria ma finemente integrate.
I braccioli sia del tunnel centrale che alle portiere sono ben fatti e l'illuminazione di base "blu" è molto sportiva e piacevole oltre che, come dicevo, assieme all'organizzazione del frontale aiuta a quel senso di vagamente "spaziale" ma soprattutto piacevolmente "tuning" e sportivo.
Anche dentro la linea è fluidissima con schema a cuneo per la plancia centrale.
Si può inoltre togliere l'airbag lato passeggero con l'uso di una chiave che lo disattiva (aprendo lo sportello passeggero) per mettere un seggiolino per bambini o in caso di persone che non possono rischiare lo scoppio Airbag per motivi di salute.
Ogni cosa è curatissima e la scritta veloster è ricorrente, sedili, cruscotto, tappetini.
Il volante ha numerosi comandi e sotto di questo spiccano le pedaliere in metallo sportiveggianti.
I numerosi inserti cromati grigi rendono l'auto piacevolissima e i sedili sono squisitamente avvolgenti.
Il pulsante di accensione aspetta la pressione per accendere il motore ed è collocato centralmente.
L'impressione è di avere per le mani un'auto passata da uno dei migliori centri di elaborazione auto ma con un vantaggio enorme: è tutto di serie ed armonizzato alla perfezione, tutto funziona come dovrebbe e credo che vivendo quest'auto si potranno scoprire molte novità che in una manciata di minuti non possono essere captate.
Stando a bordo prevale la sensazione di trovarsi a bordo di una vettura di pregio: Hyundai ha fatto molta attenzione alle finiture, ai materiali e alla precisione degli assemblaggi.
Veloster dispone anche di tutta una serie di accessori per consentire il risparmio del carburante (BlueDrive), un modello in prova aveva lo stemma laterale, dove posso indicare il sistema Stop&Start, i pneumatici a basso consumo di carburante, l'indicatore di cambio di marcia e altri piccoli accorgimenti per limitare il consumo, oltre al fatto che il motore è un GDI, ovvero un'iniezione diretta di benzina che permette dei consumi e inquinamento ai minimi.
Per un coupe ci si aspetta un bagagliaio minimo... ma come da tradizione Hyundai i bagagliai sono sempre stati generosi e di tutto rispetto.
Certamente non è una berlina o station wagon ma i suoi 320dm3 non sono niente male e alla vista sembra effettivamente molto capiente.
Interessante il pulsante di sblocco per i sedili posteriori azionabile da dentro e la fornitura del porta targa con scritta Veloster e non della concessionaria dove acquisterete l'auto + cavo di conversione per l'Hipod (si vede laterlamente)
L'aspettativa al volante è tanta.
per cui non resta che premere il pulsante start e partire...
To be continued...