Veloster TEST DRIVE - l'auto che rivoluzionerà il concetto di "coupe"

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Auto ed Allestimento
Ex Hyundai Coupe Super Tuning
Anno
2000
PROVA DELLA HYUNDAI VELOSTER IN ESCLUSIVA PER
HYUNDAI CLUB ITALIA

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In anteprima, e prima che i concessionari fossero in grado di mettere una prima mano sul cofano di una veloster noi, dello Hyundai Club Italia, abbiamo già fatto vari km su questo nuovo modello di coupe.

Personalmente, per tutto l'incontro ufficiale del ns. staff con la delegazione HMCI, ho atteso con impazienza sia la prova della Genesis, auto bramata da moltissimi da oltre 1 anno (tanto ci è voluto per adeguare l'auto alle severe normative europee) che di questa inedita e rivoluzionaria auto.

Appena arrivati al Faldo è immediatamente risaltata la figura sinuosa con la particolare colorazione "VITAMINA C" che mette in evidenza lo stile sportivo che sembra essere nel sangue di quest'auto.

Ricordo che anni fa un colore similare veniva usato per la Lamborghini con un suo modello di spicco e sicuramente non passava assolutamente inosservata!
Anche la colorazione Gialla è indicata per quest'auto, mentre molto più sobrio il bianco e grigio.

Arrivato il momento dei test drive e dopo esser rientrato dalla prova della Genesis, la precedenza su tutte è stata appunto per la Veloster, auto che Hyundai ha pensato per colmare quel vuoto lasciato dalle precedenti versioni di coupe (Tiburon, Turbulence e Tuscani) che erano caratterizzate da una linea squisitamente sportiveggiante (e avanti per i loro tempi) ed acquistabili da un pubblico giovane che spesso non può permettersi di spendere i 30.000 euro di una Genesis, che però non vuole privarsi di un'auto sportiva che comunque non ha niente da invidiare a molte altre rivali del settore e con caratteristiche da non sottovalutare assolutamente!

Nel web sono circolate foto di tutti i tipi, foto ufficiali, foto spia, inquadrature particolari, dettagli più o meno veritieri degli equipaggiamenti e prove speciali di riviste del settore blasonate: vediamo nel dettaglio quali sono, nella realtà, le qualità ed i difetti di quest'auto della quale le foto non Le rendono affatto giustizia tanto che dal vivo colpisce molto di più!.

L'abito fa il monaco?
Dipende... ma certamente fa la sua parte!



La veloster appare affusolata ma con tratti decisi, il muso sembra lungo in foto ma la lunghezza totale di tutta l'auto è di solo 4,2 metri per cui dal vivo risulta molto più compatta per un coupe.
Lo stile è, come per tutta la gamma, molto fluido ma già dal frontale ci sono particolari che dicono che quest'auto non deve essere un'utilitaria ma che è stata pensata per essere "insolita".
Le prese d'aria nel cofano (inedite) nella versione sport, i fari quasi a rilievo e la zona dove alloggia il logo è del tutto diversa da tutti gli altri modelli e con dei tratti che danno aggressività fanno bene agli occhi di chi ama un'auto sportiva che vuol avere carattere, un'auto giovane e piena di energia.




Le gomme si vedono molto bene (anche qui è stata abbandonato il vecchio stile che vedeva sempre le gomme un pò incassate) ed i cerchi da 17 a spalla bassa si vedono molto bene: 215/45.
Ma queste gomme non sono le uniche che può montare e anche il disegno dei cerchi cambia nella versione sport (nella foto sopra) con inedite rifiniture interne ai raggi: il diametro in questo caso sale a 18" per 215/40.
Un set di ruote di questo tipo conferisce all'auto un'aspetto veramente da apprezzare senza contare che questo tipo di gomma renderà l'auto estremamente incollata all'asfalto: le intenzioni di Hyundai sull'aspetto tenuta sono evidenti, cercare il massimo.
Il massimo lo ottiene anche con le dotazioni: con un assetto di spessore come questo non poteva mancare il controllo di stabilità attivo, aiuto alla partenza in salita, il ripartitore elettronico di frenata e altri sistemi di sicurezza passiva che indicheremo in seguito.

La fiancata mette in risalto i grandi passaruota.

Il posteriore è invece del tutto particolare.

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In foto rende assolutamente poco ma in realtà conferisce a quest'auto un aspetto del tutto diverso rispetto a tutte le auto di questo segmento.
Infatti l'auto scende lentamente come linea per chiudere armonicamente verso il basso.
La prima impressione è quella di pagare pesantemente in visuale e dare un aspetto goffo all'auto.
In realtà guardandola dal vivo e guidandola l'impressione è completamente opposta!
I fari sono adeguati e non eccessivi, sono alti, visibili ed armonizzati nella linea (e fuori dalla classica zona di tamponamento dove generalmente sono i primi ad andare in frantumi in un urto) e la zona bassa è arricchita da piccoli fanalini e un estrattore volutamente nero con scarichi centrali che smorzano realmente bene le linee dando un contrasto unico e ben studiato.

normal_Faldo_670.jpg


Il tetto panoramico apribile è elettrico ed ha una resa di visuale eccezionale!



Il tocco inedito di quest'auto che sicuramente la rende unica nel segmento
è che è un'auto 4 porte, non 3 e non 5!
Lato guidatore: porta grande come per le 3 porte.
Lato passeggero: 2 porte più piccole come per le 5.
Qui qualcuno può fare una smorfia, ma l'idea è alquanto geniale!
Infatti chi non si è mai lamentato del fatto che una sportiva (quale una 3 porte) è scomoda nel salirci sopra, soprattutto per i passeggeri?
Bè, tutti dicono: è una sportiva, è così oppure prendi la familiare...

Però il guidatore scende poche volte dall'auto, e spesso si ferma di lato alla strada, fa salire o aspetta che i propri ospiti entrino, poi riparte.
Apre poche volte la portiera, solo se occorre necessariamente far salire: per questo deve aprire una grande porta nel mezzo alla strada e sempre nel mezzo alla strada l'ospite entra, quindi l'operazione si svolge in zona pericolo.

Invece aver pensato a 2 porte dal lato passeggeri semplifica tutto e rende innovativa quest'auto: chi sale come passeggero avrà la comodità data da una 5 porte... e salirà in tutta sicurezza dal lato marciapiede senza pericoli!
Lo spazio dietro è buono, sempre tenendo conto che stiamo parlando di un coupe posso dire che è apprezzabile e ben lontano dai problemi di chi un tempo aveva una Tigra (di legge non si potevano sedere persone oltre 1.60cm!)... e comunque un miglioramento anche rispetto al vecchio Tuscani che dietro aveva visto un peggioramento di abitabilità rispetto ai precedenti Tiburon e Turbulence.
Le sedute sono fatte da poltroncine comodissime e lo spazio per i piedi e ginocchia è elevatissimo.
Il porta oggetti centrale (si parla di un 4 posti) sarà sicuramente apprezzato dai passeggeri posteriori che potranno godere di ottimi viaggi.

L'integrazione quasi a scomparsa chiude il cerchio rendendola realmente unica nel suo genere!







Interni e strumentazione

Qui Hyundai ha fatto veramente un salto enorme di qualità e secondo la versione possiamo avere a disposizione tutta una serie di accessori che risulteranno fuori da ogni schema precedentemente visto in Hyundai prima di oggi.

I dati della casa danno come allestimento Full Optional un sistema multimediale Touch Screen 7", climatizzatore automatico, prese Aux e Usb, volante in pelle (come i sedili nell'allestimento massimo) regolabile in altezza e profondità, sensori di pressione dei pneumatici, sensori di parcheggio, Abs, Esp con controllo di trazione e sistema che evita l'arretramento in salita, airbag frontali, laterali e per la testa, poggiatesta anteriori attivi, antifurto, poggiatesta posteriori, , ecc...

Vediamo cosa c'è di vero...

A prima vista la Veloster mi stupisce: l'abitacolo è avveniristico, inizialmente mi da un senso di spaziale.
Dopo un primo momento di stupore inizio a guardare con più attenzione e vedo che tutti i particolari sono molto curati: la plancia centrale è ben organizzata e facile da usare, uno schermo, appunto 7", risulta enorme ed eccezionalmente visibile con una luminosità e contrasto ottimali, lettore cd integrato in plancia in modo molto raffinato, grandi bocchette dell'aria ma finemente integrate.
I braccioli sia del tunnel centrale che alle portiere sono ben fatti e l'illuminazione di base "blu" è molto sportiva e piacevole oltre che, come dicevo, assieme all'organizzazione del frontale aiuta a quel senso di vagamente "spaziale" ma soprattutto piacevolmente "tuning" e sportivo.


Anche dentro la linea è fluidissima con schema a cuneo per la plancia centrale.
Si può inoltre togliere l'airbag lato passeggero con l'uso di una chiave che lo disattiva (aprendo lo sportello passeggero) per mettere un seggiolino per bambini o in caso di persone che non possono rischiare lo scoppio Airbag per motivi di salute.


Ogni cosa è curatissima e la scritta veloster è ricorrente, sedili, cruscotto, tappetini.

Il volante ha numerosi comandi e sotto di questo spiccano le pedaliere in metallo sportiveggianti.
I numerosi inserti cromati grigi rendono l'auto piacevolissima e i sedili sono squisitamente avvolgenti.
Il pulsante di accensione aspetta la pressione per accendere il motore ed è collocato centralmente.

L'impressione è di avere per le mani un'auto passata da uno dei migliori centri di elaborazione auto ma con un vantaggio enorme: è tutto di serie ed armonizzato alla perfezione, tutto funziona come dovrebbe e credo che vivendo quest'auto si potranno scoprire molte novità che in una manciata di minuti non possono essere captate.
Stando a bordo prevale la sensazione di trovarsi a bordo di una vettura di pregio: Hyundai ha fatto molta attenzione alle finiture, ai materiali e alla precisione degli assemblaggi.
Veloster dispone anche di tutta una serie di accessori per consentire il risparmio del carburante (BlueDrive), un modello in prova aveva lo stemma laterale, dove posso indicare il sistema Stop&Start, i pneumatici a basso consumo di carburante, l'indicatore di cambio di marcia e altri piccoli accorgimenti per limitare il consumo, oltre al fatto che il motore è un GDI, ovvero un'iniezione diretta di benzina che permette dei consumi e inquinamento ai minimi.

BAGAGLIAIO




Per un coupe ci si aspetta un bagagliaio minimo... ma come da tradizione Hyundai i bagagliai sono sempre stati generosi e di tutto rispetto.
Certamente non è una berlina o station wagon ma i suoi 320dm3 non sono niente male e alla vista sembra effettivamente molto capiente.
Interessante il pulsante di sblocco per i sedili posteriori azionabile da dentro e la fornitura del porta targa con scritta Veloster e non della concessionaria dove acquisterete l'auto + cavo di conversione per l'Hipod (si vede laterlamente)

L'aspettativa al volante è tanta.
per cui non resta che premere il pulsante start e partire...
To be continued...
 

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Auto ed Allestimento
Ex Hyundai Coupe Super Tuning
Anno
2000
La prova su strada della Veloster 1600cc GDI 140cv


(cliccate sulla foto per ingrandire)

Dopo aver guardato ogni angolo dell'auto come un bambino che guarda il proprio giocattolo per scoprirne i segreti, affascinato, è giunto il momento di accendere l'auto e provarla.
Ovviamente l'accensione è elettrica tramite pulsante, obbligatorio come tutte le moderne auto.
Il motore risponde subito e il suono è molto basso come db: un'auto molto silenziosa.
Le normative oggi impongono un sound pacato che è rispettato e da ferma al minimo quasi non si sente.

Mettiamo la prima e subito il cambio da una sensazione piacevole, nessun impuntamento e molta leggerezza.
In compenso la Genesis (quello specifico modello l'ha provato mezzo mondo e questo è da tener di conto) ha un cambio molto meno pulito.
Altra cosa che mi ha molto colpito è il fatto che tutte le auto Hyundai provate nel mio passato avessero un servosterzo idraulico, compreso la Genesis, che anche se molto buono si fa sentire molto rispetto al servosterzo elettrico della Veloster, leggerissimo da fermo.
Il volante elettrico mi ricorda molto il pulsantino sulla nuova fiat panda che una volta premuto fa diventare lo sterzo talmente morbido da girare con un dito.

Fortunatamente questa sensazione (per me tutt'altro che piacevole) non c'è stata sulla veloster che invece ha uno sterzo da fermo molto morbido ma in un modo giusto, normale e calibrato, niente di esagerato: in pratica da fermo anche una donna con pochissima forza riesce a girare molto agevolmente le ruote, ad esempio durante un parcheggio, cosa che in passato magari avrebbe dato un pò di fastidio per un'auto così bassa e con questo assetto così sportivo che notoriamente fa presupporre un volante piuttosto duro.

Comunque la sensazione è stata che con la velocità tendesse ad irrigidirsi, per un controllo migliore e senza pericoli.

Il motore non sembra graffiare l'asfalto ma sale bene sin da pochi giri, pecca enorme delle vecchie coupe che in basso erano molto penalizzate per via della coppia altissima e del peso elevato.
La Veloster, che non può definirsi una libellula in questione di peso, ha buone doti di ripresa dal basso con la marcia più alta innestata.
I giri salgono regolari e costanti, senza particolare fatica, sia da 20km/h che da 80 km/h: in poco raggiunge i 120 e li raggiunge rapidamente.

Non sembra far paura ma è piacevole anche nelle prestazioni che sono tranquillizzate dall'assetto strepitoso che le mantiene a terra.
In pratica si accelera, non inchioda al sedile, ma grazie all'assetto veramente ben curato il contagiri sale e sale anche il contachilometri senza che ci si accorga molto della cosa.

I dati dichiarati dalla casa di fare un 0-100km/h in circa 10 secondi sono, a mio avviso, attendibili.

Avendo una turbulence 1600cc che aveva i medesimi dati dichiarati (da originale) posso dire che la Veloster raggiunge più agevolmente queste prestazioni e sembra superarle, quindi, sommato alla notevole silenziosità (se gli si tira il collo nelle basse marce il sound dallo scarico si sente bene ed è piacevole) e stabilità su strada direi che motoristicamente supera bene il suo duro compito di essere un'auto dalle caratteristiche motoristiche discrete, super accessoriata e curata nei particolari come auto di classe più alta ed essere, al tempo stesso, un "Entry Level" nelle auto sportive coadiuvata dalla sua piacevole unicità rispetto al disegno classico di auto.

Un occhio in più all'assetto...

Parlando dell'assetto personalmente non l'ho stirata moltissimo, ma facendo il giro all'interno del faldo qualche curva presa cercando di metterla in crisi l'ho fatta denotando una leggera perdita d'aderenza posteriore ma credetemi... arrivare a 50km/h e girare lo sterzo bruscamente con la mia coupe turbulence avrei sbandato pesantemente!
Invece la Veloster ha tenuto con decisione la traettoria ed ha solamente sbandato lievemente, quasi una sensazione di sbandata, perchè l'ho appena notata e sono riuscito a mantenere un controllo molto fluido e sicuro.
Leggendo le specifiche tecniche ha numerosi controlli di stabilità e di frenata per cui immagino che qualcosa sia intervenuto ma se lo ha fatto è stato veramente bene perchè mentre ero attento alla perdita d'aderenza e non l'ho sentito entrare in azione.
Su numerosi canali sportivi le prove delle auto vengono fatte disattivando i controlli elettronici e saggiando le proprietà dell'auto... purtroppo non mi è stato possibile farlo.
I miei compagni hanno anche fatto numerose volte la rotatoria (bagnata) con vigore e l'auto è stata come sui binari.
A differenza della Genesis, che è una categoria molto superiore rispetto a quest'auto, ho avuto la sensazione di sentire maggiormente la strada e le sue asperità e la sensazione di sentire anche molto di più il motore ed i suoi limiti.
In pratica tirandogli il collo, in quanto hyundaista e appassionato di motori quale sono, mi è parso di arrivare a toccare il limite di tiro di questo motore, cosa che per la Genesis non sono riuscito a fare, non nel senso di arrivare al limitatore di giri ovviamente.
Comunque sia, nonostante i pochi chilometri di quest'auto, ho raggiunto agevolmente oltre i 6200-6300 giri senza aver rallentamenti o perdite di potenza, fluida e costante, cosa che le vecchie coupe facevano fatica dopo i 5500-5800 giri e questo vuol dire avere un motore elastico ed una buona mappatura, forse aiutata dall'iniezione diretta, ma con la sensazione di aver tirato fuori dal motore tutto quello che aveva.

Cmq cercherò di spiegare meglio: conoscendo come hyundai cura i telai delle proprie sportive, nonostante il prezzo d'acquisto mediamente basso rispetto alla concorrenza (e qui siamo avanti a tanti o quantomeno alla pari di molte case automobilistiche sul fatto di un assetto di rispetto), guidare la Veloster mi ha dato la sensazione di guidare un'auto che conosco ma con caratteristiche migliori, in pratica ho avuto la sensazione di guidare la mia auto (Coupe Turbulence 1600cc) dopo aver fatto le dovute modifiche al propulsore secondo i miei gusti prestazionali, al telaio per migliorare la tenuta e all'aspetto per migliorare l'occhio... Veloster ha già il motore che mi potrebbe piacere (e forse qualcosa di più per alcuni versi e qualcosa forse in meno in altri), con un telaio ad hoc già di serie che sinceramente mi piace e un'aspetto per il quale meglio non avrei potuto fare.
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In pratica ho avuto la sensazione di avere sottomano un'auto tuning ma di "Serie" con caratteristiche che avrei ricercato io e forse di più.
E prestazionalmente mi è parso di conoscere l'auto e quindi mi è sembrato naturale "sfruttarla" senza conoscerla realmente, cosa che in altre auto invece ho spesso esitato perchè non mi davano un così buon feeling!
E questo è un grosso complimento a casa Hyundai...
Oltre che inizialmente dalle foto non mi aveva dato molto fiducia ma che invece dal vivo mi ha fatto cambiare idea.

Concluderei con un'aggiunta da Tuner... ma per ovvi motivi non posso farlo in questa sezione, quindi vi basti sapere che sono rimasto molto soddisfatto dell'auto e l'unico punto negativo potrei solo darlo ad un motore che poteva essere più brioso ma che si comporta benissimo tenuto conto che l'auto è molto pesante e confido sempre che qualcuno potrebbe ottenere qualcosa di più in un prossimo futuro.

Già così è un'ottima auto le cui aspettative sono state ripagate durante la prova.
Mi piacerebbe riprovarla dopo i primi 10.000km dove il motore migliora nettamente in progressione, sicuramente darà molta più soddisfazione.

Per chi invece vuole molto di più sfruttando il telaio e assetto di quest'auto credo debba aspettare i successivi arrivi che, se le foto spia e le indiscrezioni sul web sono vere, annunciano l'arrivo di motori con oltre 180cv... ma direi che già così Hyundai ha fatto un ottimo lavoro.
 
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