Il vecchio Arty
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- Hyundai i30 1.6 Crdi Comfort SW 2014
Sono fruitore di auto diesel common rail da vent’anni e lo so, dopo qualche anno bisogna ispezionare il serbatoio carburante ed il pescante. Va bene far ricorso ad additivi di vario genere, va bene rifornirsi da distributore fidati, ma, ad un certo punto, è fisiologico, nel serbatoio avremo le cragne che non devono assolutamente avanzare attraverso le tubazioni, verso il filtro gasolio o peggio verso l’impianto d’iniezione.
A questo punto, leggendo 92.000 km sul quadro, decido di agire. Meglio aspettare di avere l’auto a riserva per districarsi meglio.
Una volta ribaltate le sedute del divanetto posteriore, si nota un tappetino centrale che si può sollevare tirando una linguetta
Si rimuovono le quattro viti del coperchio ed appare una situazione del genere
È il caso di dare una soffiata con l’aria compressa e di pulire almeno sommariamente con uno straccio per evitare cadute di residui nel serbatoio.
Per scollegare il connettore elettrico bisogna premere la linguetta evidenziata con un cacciavite a taglio e quindi tirare afferrando saldamente il connettore stesso.
Sganciare anche i tubi di mandata e ritorno premendo con le dita i tastini di plastica azzurro e grigio facendo quindi slittare i tubi verso avanti. Con una chiave a tubo da 8 si smontano le viti che fissano la flangia metallica nera e quindi il pescante sarà libero di essere estratto; per farlo bisogna inclinarlo delicatamente e far scorrere il gasolio che contiene, attraverso il filtro lungo, dentro il serbatoio. Bisogna inoltre far attenzione alla guarnizione che potrebbe cascare nel serbatoio. Una volta smontato il pescante appare così
Eh! Ora bisogna aprirlo. Astenersi elefanti in cristalleria. Delicatamente, con calma, assolutamente senza romperle, bisogna infilare tre cacciaviti a taglio da 2 mm nelle orecchiette che fissano il serbatoio alla flangia superiore e pian piano far uscire i dentini dalle finestrelle.
Una volta disassemblato ecco come appare in tutta la sua sporcizia (neanche tantissima in verità)
Quel nero che si vede in fondo sono vere e proprie alghe gelatinose che dicono nascano nell’acqua contenuta nel gasolio e si nutrano poi di questo. Mah!
Si ripulisce il tutto con benzina carta assorbente e aria compressa, specie i due filtri, ed eccolo rinato
Nel rimontare il tutto bisogna rimettere i cavetti elettrici e i tubicini nelle loro reggette, quindi sistemare di nuovo la guarnizione che avremo già ripulito, facendo attenzione agli incastri obbligati sulla testa del pescante. Infilato quest’ultimo nel serbatoio, bisogna appuntare la flangia metallica, anch’essa in posizione obbligata, avvitando di 3-4 giri solo due delle viti che la fissano, in questa maniera siamo liberi di avvitarle tutte magari facendo ricorso alla loctite antisvitamento e serrando con il dovuto garbo. Solo a questo punto si riconnettono i tubi di mandata e ritorno ed il cavo elettrico.
Nello stesso intervento ho voluto anche sostituire il filtro gasolio che aveva 23.000 km, una volta recuperato il gasolio al suo interno, ecco come appariva con dei corpuscoli provvidenzialmente trattenuti dal navigare verso pompa ed iniettori.
Rimontato tutto, spurgato il circuito, si son fatte le 12,45, devo sbrigarmi; doccia…e poi mi aspetta un piatto di tagliatelle all’uovo fatte in casa con farina Senatore Cappelli condite con ragù napoletano ed annaffiate con Refosco dal peduncolo rosso.
E me lo merito!
A questo punto, leggendo 92.000 km sul quadro, decido di agire. Meglio aspettare di avere l’auto a riserva per districarsi meglio.
Una volta ribaltate le sedute del divanetto posteriore, si nota un tappetino centrale che si può sollevare tirando una linguetta
Si rimuovono le quattro viti del coperchio ed appare una situazione del genere
È il caso di dare una soffiata con l’aria compressa e di pulire almeno sommariamente con uno straccio per evitare cadute di residui nel serbatoio.
Per scollegare il connettore elettrico bisogna premere la linguetta evidenziata con un cacciavite a taglio e quindi tirare afferrando saldamente il connettore stesso.
Sganciare anche i tubi di mandata e ritorno premendo con le dita i tastini di plastica azzurro e grigio facendo quindi slittare i tubi verso avanti. Con una chiave a tubo da 8 si smontano le viti che fissano la flangia metallica nera e quindi il pescante sarà libero di essere estratto; per farlo bisogna inclinarlo delicatamente e far scorrere il gasolio che contiene, attraverso il filtro lungo, dentro il serbatoio. Bisogna inoltre far attenzione alla guarnizione che potrebbe cascare nel serbatoio. Una volta smontato il pescante appare così
Eh! Ora bisogna aprirlo. Astenersi elefanti in cristalleria. Delicatamente, con calma, assolutamente senza romperle, bisogna infilare tre cacciaviti a taglio da 2 mm nelle orecchiette che fissano il serbatoio alla flangia superiore e pian piano far uscire i dentini dalle finestrelle.
Una volta disassemblato ecco come appare in tutta la sua sporcizia (neanche tantissima in verità)
Quel nero che si vede in fondo sono vere e proprie alghe gelatinose che dicono nascano nell’acqua contenuta nel gasolio e si nutrano poi di questo. Mah!
Si ripulisce il tutto con benzina carta assorbente e aria compressa, specie i due filtri, ed eccolo rinato
Nel rimontare il tutto bisogna rimettere i cavetti elettrici e i tubicini nelle loro reggette, quindi sistemare di nuovo la guarnizione che avremo già ripulito, facendo attenzione agli incastri obbligati sulla testa del pescante. Infilato quest’ultimo nel serbatoio, bisogna appuntare la flangia metallica, anch’essa in posizione obbligata, avvitando di 3-4 giri solo due delle viti che la fissano, in questa maniera siamo liberi di avvitarle tutte magari facendo ricorso alla loctite antisvitamento e serrando con il dovuto garbo. Solo a questo punto si riconnettono i tubi di mandata e ritorno ed il cavo elettrico.
Nello stesso intervento ho voluto anche sostituire il filtro gasolio che aveva 23.000 km, una volta recuperato il gasolio al suo interno, ecco come appariva con dei corpuscoli provvidenzialmente trattenuti dal navigare verso pompa ed iniettori.
Rimontato tutto, spurgato il circuito, si son fatte le 12,45, devo sbrigarmi; doccia…e poi mi aspetta un piatto di tagliatelle all’uovo fatte in casa con farina Senatore Cappelli condite con ragù napoletano ed annaffiate con Refosco dal peduncolo rosso.
E me lo merito!