Bene ragazzi, comincio a scrivervi pochi minuti dopo essere tornato a casuccia, dopo l’emozionante giornata passata a Monza allo Hyundai Experience.
Dove Cominciare? Beh direi di cominciare con i ringraziamenti dovuti a Hyundai per questa bellissima esperienza, all’egregio dott. Carlo E. Sabbatini per la sua disponibilità, squisitezza, simpatia e per averci accompagnato in giro per buona parte della giornata, un doveroso e caloroso ringraziamento anche a tutti i piloti simpaticissimi anche loro e davvero disponibili, ed il sapere di essere ripresi per il club li ha riempiti di gioia, due pollici ben in alto per il grande Marco Lucchinelli con cui ho avuto il piacere di girare sul circuito.
Ultimo, ma non meno importante un ringraziamento alle ragazze che con la loro presenza hanno allietato la calorosa giornata(uno speciale alla ragazza che disperatamente ha cercato il rossetto all’interno della borsetta senza trovarlo, per apparire ancora più bella di quello che è
), ed i parcheggiatori, che ci hanno invidiato non poco, avrebbero voluto anche loro farsi un giretto in pista!
Direi che ora si può anche cominciare riordinando le idee, dopo qualche piccola difficoltà a beccare l’entrata giusta per il circuito, una breve coda per firmare i soliti accordi prepista ecco venirci assegnato il pass VIP, dopo di che siamo scortati subito in saletta VIP dove ci viene prontamente offerto un rinfresco e dove troviamo Sabbatini già impegnato ed intento a rilasciare un’intervista, ci lancia un occhiata ad intendere che ha notato la nostra presenza e lestamente, non appena si libera ci raggiunge e fa gli onori di casa e spiega tutto da buon cicerone, posso usare un solo aggettivo per questa spettacolare persona, ovvero “incredibile” vedere come è riuscito a gestire tutta la giornata senza un momento di cedimento e sempre con uno smagliante sorriso sulle labbra e la battuta pronta, penso che sia stato un grandissimo acquisto da parte di Hyundai, insomma l’evento di Monza che è stato organizzato dal marketing Hyundai, con a capo Pierpaolo Greco, e gestito in pista da Dimitri Liacos e dagli istruttori capitanati da Andrea Pullé, fra i quali Alexandra Gallo, Niki Cadei e Marco Lucchinelli è stato decisamente un successo
.
Avevo già avuto il piacere di conoscerlo lo scorso anno al Motorshow di Bologna in occasione della presentazione ufficiale del Genesis Coupe per il mercato italiano, mettendoci la faccia ed aprendo così le danze per un rapporto aperto tra noi e Hyundai, il feeling si è di certo affinato da allora ad oggi, io conoscevo meglio Sabbatini e Sabbatini conosceva meglio il sottoscritto e la giornata è scorsa in maniera piacevolissima come fra amici. Ok forse mi son dilungato un po’ troppo, ma questo per cercare di darvi una idea di come Sabbatini e Hyundai intendono gestire il rapporto con i clienti e anche con noi, rubando le parole a Sabbatini “con un patto cuore” ovvero entrare nel cuore dei clienti, questo è il loro obiettivo principale, non il numero di vendite, ma il cuore dei clienti, farli affezionare, fidelizzarli, perché il cliente soddisfatto di Hyundai compra ancora Hyundai e soprattutto parla bene di Hyundai in giro(facendo pubblicità gratuita e di conseguenza aumentare le vendite; nota mia). Non posso che essere totalmente d’accordo con questo approccio, è così che si lavora e la strada intrapresa è quella giusta.
Passiamo alla giornata, sostanzialmente l’area divisa in 3 parti, un’area aderita ai test di skypad per simulare la scarsa aderenza al posteriore, un’area aderita ai test di simulazione di frenata e sterzata in condizione di scarsa aderenza(acquaplaning) e la terza, la più succosa, ovvero l’intero circuito di Monza, a nostra disposizione per la guida all’interno del circuito vi erano 24 auto totali non 3 Genesis Coupe(inutile dire che la fila per provarla era lunghissima, ma noi con il vip saltiamo tutte le code) un bel po’ di Veloster, 4 i40 ed ix35 . Noi abbiamo provato il Veloster, il Genesis e i40, dico subito che nonostante fosse dall’inizio della giornata che le vetture venivano maltrattate per il circuito e guidate da chiunque, hanno retto bene allo stress, solo i motori non potevano che risultare un po’ fiacchi per la mole di lavoro sopportata(e dovuto anche al caldo davvero intenso) ed i cambi(nel caso del Genesis da noi provato il sincronizzatore faceva un po’ le bizze).
Bando alle ciance e via al succo, quello che vi interessa, ovvero il comportamento delle suddette vetture sul circuito di Monza e le nostre impressioni:
Test effettuati da Pietro Nigro ex pilota dilettante che già aveva corso sulla pista di Monza con le Alfa 155 30 anni fa.
Veloster:
Accelerazione e progressione del motore lineare, con scalate delle marce alla prima variante con doppietta e senza agire molto sui freni la macchina non si è scomposta grazie ai sistemi di controllo della stabilità. Dall’impressione sulla guida di Marco Lucchinelli che ancora adesso come pilota stacca all’ultimo con violenza e decisione nelle frenate, la macchina è sicura e non da luogo a movimenti scomposti una volta impostata la traiettoria. La taratura degli ammortizzatori ed il comfort di marcia risultano ottimi, così dicasi per la sensibilità e precisione dello sterzo.
Genesis Coupe:
Accelerazione e progressione del motore è ottima senza vuoti di erogazione e grazie ai sistemi di controllo della trazione l’auto risulta sicura e controllata in uscita dalle curve con una notevole stabilità grazie alla taratura degli ottimi ammortizzatori ed assetto in generale. E’ una gran bella sportiva che si inserisce con decisione e facilità nelle curve appagando anche il guidatore meno esperto e lo fa sentire padrone del mezzo. La frenata risulta ottima e sicura. Lo sterzo è preciso. Il cambio nonostante fosse già stato maltrattato dalla mattina e rovinato da chissà quanti “tester” si è comportato bene, con innesti decisi precisi e veloci, che in condizioni normali non richiedono l’uso della doppietta, però guidarla con la sportività di una doppietta regala delle bellissime emozioni udendo il sound del motore sempre lineare e ruggente. Non saremmo voluti mai più scendere, promossa a pieni voti.
i40:
Malgrado la sua mole di berlinona Touring, quella provata con cambio automatico sia nella frenata, inserimento ed uscita della curva ed accelerazione si è comportata come una sportiva, solo più comoda. La i40 accoglie il suo conducente ed i suoi occupanti in un viaggio rilassante assorbendo egregiamente le asperità dell’asfalto, anche i cordoli che ho preso durante la prova.
In generale:
Su tutti e tre è facile trovare la giusta posizione di guida grazie ai sedili avvolgenti e alla facilità di regolazione che ti fanno sentire già pronti alla guida e fusi con il mezzo. Unico appunto per tutti e tre i modelli, il bracciolo portaoggetti centrale, per una guida sportiva risulta fastidioso ed ingombrante, mentre è ben accetto per una guida rilassata e tranquilla. E innegabile che Hyundai in questi anni abbia fatto progressi notevoli grazie anche a tutti quei clienti che gli hanno e tutt’ora gli danno fiducia. Se una volta era solo affidabile meccanicamente e per qualità degli interni e design poteva risultare discutibile, ad oggi presenta un design accattivante, moderno, in linea con le attuali esigenze del mercato, mentre gli interni risultano di indiscutibile qualità nei materiali, curati nei disegni e più che ben equipaggiati.
Questo è tutto, vi lascio qui di seguito alle foto ed ai filmati(non appena maxsilver avrà tutto) della giornata, oltre che ad una succosa ed esclusiva intervista con il Dott. Carlo E. Sabbatini.