domycol
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ciao! cosa ne pensate della nuova Cee'd????
a tal proposito ecco un bell'articolino di Quattroruote!
Kia cee'd 1.6 GDI
Le nostre impressioni di guida
Eccola, dunque, l'altra compatta del gruppo Hyundai-Kia: la cee'd, seconda generazione dopo quella del 2006. Arriva subito dopo la Hyundai i30, appunto, che abbiamo provato sul numero di aprile, e con la quale la cee'd condivide la piattaforma e buona parte della tecnica. In ogni caso, la Kia ha una sua personalità, look dinamico e gradevole, e un abitacolo accogliente, di "livello", come vedremo tra poco. L'ennesima conferma che i coreani, con un modello interamente sviluppato e realizzato in Europa, hanno colmato il divario che li separava dai marchi del Vecchio continente.
Prezzi. Questa cee'd, infatti, sa farsi guardare e guidare. Tre le trasmissioni disponibili, a seconda delle motorizzazioni, tutte a sei marce: manuale, automatica e, per la prima volta su una Kia, a "doppia frizione" (Dct), per l'1.6 GDI da 135 cavalli. Quanto ai prezzi, non c'è ancora l'ufficialità, però l'attacco di gamma dovrebbe essere molto aggressivo, con partenza inferiore ai 15.000 euro, per arrivare ai 25-26.000 euro degli allestimenti e delle motorizzazioni di punta.
Berlina. Abbiamo guidato la cee'd berlina, ma in gamma le varianti di carrozzeria saranno altre due, perché alla station wagon si aggiungerà, nella prima metà del 2013, anche una tre porte "cattiva", equipaggiata con un 1.6 turbo a iniezione diretta da circa 200 CV e il cambio manuale. Ma torniamo alla berlina: 431 centimetri di lunghezza, per 178 di larghezza, con un'altezza di 147 centimetri. Il passo, di 265 cm, è abbondante e ben sfruttato, difatti sulla coreana quattro persone possono trovare posto comodamente. La linea è accattivante, con frontale aggressivo, caratterizzato da gruppi ottici allungati; il parabrezza spiovente e la linea di cintura a salire rendono l'insieme slanciato. E, in coda, ecco montanti ampi, spoilerino e luci a sviluppo orizzontale. I cerchi di lega del nostro esemplare sono da 17 pollici, con gommatura 225/45.
Motore. La motorizzazione è la 1.6 GDI benzina da 135 cavalli, in allestimento di punta: l'abitacolo si fa apprezzare per i bei comandi, le plastiche morbide della plancia, il monitor da 7 pollici touch screen al centro; il freno di stazionamento è a tasto e la chiave elettronica. Di foggia sportiva la pedaliera. Ma, a catturare l'attenzione, è anche la strumentazione "importante", con display Lcd al centro del tachimetro. Ci si giostra bene con le regolazioni meccaniche del sedile (quella dello schienale è a rotella) e del piantone, che contribuiscono a rendere facile la vita a bordo per chi guida (a ciò torna utile anche la cintura di sicurezza regolabile in altezza). Il sedile, ampio e sagomato, rende adattabile il posto di guida. L'1.6 aspirato si avvia a pulsante: nessuna vibrazione, rumore soffuso.
Come va. Il temperamento non è dei più vivaci, nonostante i cavalli ci siano: il motore risponde sempre, anche da 2.000 giri, con estrema regolarità e fluidità di funzionamento, che sta diventando un po' un marchio di fabbrica per Kia. Manca però un po' di prontezza e di "sostanza" sotto i 4.000 giri: dunque, tutto bene nella guida rilassata ma, se si vuole marciare spediti, bisogna spremere tutti i giri. Comunque la guida è piacevole, ben filtrata, il viaggio rilassante e confortevole. Si può variare il carico al volante, che di norma è medio-leggero: in Sport, invece, diventa abbastanza corposo. Complessivamente le caratteristiche dello sterzo sono adeguate al temperamento del modello.
Confort. A livello di sospensioni, si nota una certa escursione delle molle, abbinata però a una gommatura ribassata. Dunque la vettura risulta piuttosto comoda, pur se "sente" le irregolarità brevi. Buone notizie dal cambio manuale, ben manovrabile e piuttosto preciso, con frizione non pesante. L'impianto frenante, infine, sembra offrire un'adeguata sensazione di efficacia, con buon feeling al pedale. L'appuntamento nelle concessionarie italiane è per il "porte aperte" del 19-20 maggio, mentre noi ritorneremo sulla cee'd sul prossimo numero di Quattroruote.
Andrea Stassano
a tal proposito ecco un bell'articolino di Quattroruote!
Kia cee'd 1.6 GDI
Le nostre impressioni di guida
Eccola, dunque, l'altra compatta del gruppo Hyundai-Kia: la cee'd, seconda generazione dopo quella del 2006. Arriva subito dopo la Hyundai i30, appunto, che abbiamo provato sul numero di aprile, e con la quale la cee'd condivide la piattaforma e buona parte della tecnica. In ogni caso, la Kia ha una sua personalità, look dinamico e gradevole, e un abitacolo accogliente, di "livello", come vedremo tra poco. L'ennesima conferma che i coreani, con un modello interamente sviluppato e realizzato in Europa, hanno colmato il divario che li separava dai marchi del Vecchio continente.
Prezzi. Questa cee'd, infatti, sa farsi guardare e guidare. Tre le trasmissioni disponibili, a seconda delle motorizzazioni, tutte a sei marce: manuale, automatica e, per la prima volta su una Kia, a "doppia frizione" (Dct), per l'1.6 GDI da 135 cavalli. Quanto ai prezzi, non c'è ancora l'ufficialità, però l'attacco di gamma dovrebbe essere molto aggressivo, con partenza inferiore ai 15.000 euro, per arrivare ai 25-26.000 euro degli allestimenti e delle motorizzazioni di punta.
Berlina. Abbiamo guidato la cee'd berlina, ma in gamma le varianti di carrozzeria saranno altre due, perché alla station wagon si aggiungerà, nella prima metà del 2013, anche una tre porte "cattiva", equipaggiata con un 1.6 turbo a iniezione diretta da circa 200 CV e il cambio manuale. Ma torniamo alla berlina: 431 centimetri di lunghezza, per 178 di larghezza, con un'altezza di 147 centimetri. Il passo, di 265 cm, è abbondante e ben sfruttato, difatti sulla coreana quattro persone possono trovare posto comodamente. La linea è accattivante, con frontale aggressivo, caratterizzato da gruppi ottici allungati; il parabrezza spiovente e la linea di cintura a salire rendono l'insieme slanciato. E, in coda, ecco montanti ampi, spoilerino e luci a sviluppo orizzontale. I cerchi di lega del nostro esemplare sono da 17 pollici, con gommatura 225/45.
Motore. La motorizzazione è la 1.6 GDI benzina da 135 cavalli, in allestimento di punta: l'abitacolo si fa apprezzare per i bei comandi, le plastiche morbide della plancia, il monitor da 7 pollici touch screen al centro; il freno di stazionamento è a tasto e la chiave elettronica. Di foggia sportiva la pedaliera. Ma, a catturare l'attenzione, è anche la strumentazione "importante", con display Lcd al centro del tachimetro. Ci si giostra bene con le regolazioni meccaniche del sedile (quella dello schienale è a rotella) e del piantone, che contribuiscono a rendere facile la vita a bordo per chi guida (a ciò torna utile anche la cintura di sicurezza regolabile in altezza). Il sedile, ampio e sagomato, rende adattabile il posto di guida. L'1.6 aspirato si avvia a pulsante: nessuna vibrazione, rumore soffuso.
Come va. Il temperamento non è dei più vivaci, nonostante i cavalli ci siano: il motore risponde sempre, anche da 2.000 giri, con estrema regolarità e fluidità di funzionamento, che sta diventando un po' un marchio di fabbrica per Kia. Manca però un po' di prontezza e di "sostanza" sotto i 4.000 giri: dunque, tutto bene nella guida rilassata ma, se si vuole marciare spediti, bisogna spremere tutti i giri. Comunque la guida è piacevole, ben filtrata, il viaggio rilassante e confortevole. Si può variare il carico al volante, che di norma è medio-leggero: in Sport, invece, diventa abbastanza corposo. Complessivamente le caratteristiche dello sterzo sono adeguate al temperamento del modello.
Confort. A livello di sospensioni, si nota una certa escursione delle molle, abbinata però a una gommatura ribassata. Dunque la vettura risulta piuttosto comoda, pur se "sente" le irregolarità brevi. Buone notizie dal cambio manuale, ben manovrabile e piuttosto preciso, con frizione non pesante. L'impianto frenante, infine, sembra offrire un'adeguata sensazione di efficacia, con buon feeling al pedale. L'appuntamento nelle concessionarie italiane è per il "porte aperte" del 19-20 maggio, mentre noi ritorneremo sulla cee'd sul prossimo numero di Quattroruote.
Andrea Stassano