E così, a distanza di due anni, ho dovuto rimetter mano alla sezione servizi ausiliari della mia i30.
Da tempo udivo echi spiritici provenire da quelle lande anteriori… e ancora non eravamo ad Haaloween. Pertanto, senza indugiare ho cercato di dare un nome a quei fantasmi. Il primo indagato è stato l’alternatore, poggiando un tubo nelle vicinanze per auscultarlo mentre girava, si sentiva un sospiro di asma bronchiale privo di tracce Covid-19. Decido di smontarlo. Si stacca il negativo dalla batteria, si scollega dall’alternatore il connettore del controllo ed eccitazione (non è un ossimoro ) e quindi si stacca il morsetto del positivo (non si tratta di Covid-19, meglio ribadire), quindi giù la cinghia polivalente, si estrae la vite bassa che tiene l’alternatore al motore. Riguardo la vite alta, basta solo allentarla in quanto non è fissata attraverso un tubolare bensì in una specie di gancio aperto verso l’alto. Qualora voleste sfilare la vite, tocca smontare e sollevare le tubazioni del clima. Con tanta pazienza si muove l’alternatore su e giù facendo cerniera sulla vite alta, spingendolo verso l’alto fino a farlo uscire dal gancio, poi, lo si sfila chirurgicamente dal basso. Una volta a terra, bisogna trattarlo con mille attenzioni perché se si danneggia, quello nuovo costa un botto.
Per smontare la puleggia frizionata, destrorsa, ci vuole una chiave speciale a 33 denti da comandare preferibilmente con pistola pneumatica ad impatto. Viene via facile. Immediatamente ho riscontrato ruggine sul relativo cuscinetto, vabbè! Provo a far girare l’albero impiegando una Torx T40 e avverto uno sgradevole grattugiare, ma non è formaggio. Coraggio, la faccio breve, apro l’alternatore e riscontro il cuscinetto anteriore che vomita ruggine. Lo immaginavo, così insieme a pulegge e cinghia, prudentemente, mi ero procurato anche i cuscinetti del generatore. Cambio comunque solo l’anteriore perché il posteriore suona pulito e poi è impestato da tirar giù. Rimonto il tutto e l’albero gira in perfetto silenzio. Piazzo la puleggia frizionata nuova serrandola con la solita chiave 33 denti attraversata coassialmente da una Torx T40 per tener fermo l’albero.
Una volta piazzato l’alternatore al suo posto, rimontata la cinghia, faccio girare il tutto, avverto ancora un sospiro. È la puleggia del compressore del climatizzatore: maledetta! Smonto anche quella, divido la frizione dalla puleggia e tolgo il seeger che tiene questa sull’albero; è libera. Basta uno sguardo per trovare un altro cuscinetto che trasuda ruggine: e che palle! Questo mi tocca andare a cercarlo in quanto non era previsto. Smontare questo componente non è facilissimo, ha dei ritegni che vanno ribattuti e, anche per inserire il nuovo non è cosa da principianti. Vabbè.
Rimonto anche la puleggia clima, di nuovo la cinghia e, al momento che faccio avviare il motore…il silenzio. Vinto io, ancora una volta!
NOTE A MARGINE
1. La precedente cinghia poly era una Dayco, la nuova una Contitech (5PK1815) all’apparenza molto più robusta, bene, in soli 2 anni di uso la prima si era allungata di 2 cm rispetto a l’altra nuova ☹
2. La puleggia frizionata dell’alternatore è codificata 373222A110, io ho preferito una Valeo 588043.
3. La chiave speciale per smontare/montare la suddetta puleggia è una 33 denti Ø 19,6 mm coadiuvata da Torx T40.
4. Il cuscinetto anteriore (lato puleggia) dell’alternatore è codificato 373342C110, io ho inserito un SKF 63032RSHC3.
5. Il complesso puleggia-frizione del compressore clima è codificato 97701A6700, ma io ho sostituito solo il cuscinetto un 52x35x20 (misura stranissima), sostituito con un NSK 35BD5220DF.
6. Non smetterò mai di dirlo: l’auto riposa in box privato e non ha neanche 100.000 km.
A V V E R T E N Z E
Chiunque volesse provare a fare le stesse operazioni su un’altra auto, se ne assume tutte le conseguenze di qualsivoglia specie. Come si dice? Io non sono assolutamente responsabile di quel che altri non capiscono e/o non sanno fare