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Grande baule, piccolo motore
La i30 Wagon è la nuova famigliare della Hyundai. Capiente e con una buona dotazione, è mossa da un 1.4 a benzina fluido, ma che non colpisce per il “tiro”.
Pubblicato il 30 luglio 2012
Prezzo € 17.950
Consumo misto 15,4 km/l
Emissioni CO2 145 grammi/km
Euro 5
È capiente e ben dotata
La versione famigliare della i30 (qui il primo contatto della berlina) è da poco entrata in listino ma le consegne non inizieranno che a settembre. Rispetto alla cinque porte da cui deriva, la nuova i30 Wagon è più lunga di 29 centimetri. Al contrario, rispetto alla famigliare che sostituisce, è più corta di un centimetro ma, a dispetto di ciò, il baule è aumentato notevolmente: ora è di 528 litri (113 in più), che salgono a 1642 (247 più di prima) ripiegando il divano. Rispetto alla berlina, la nuova Hyundai costa 850 euro in più e ne condivide le versioni e i motori, 1.4 e 1.6 a benzina (da 99, 120 e 135 cavalli) e a gasolio (da 90, 110 e 128 cavalli), con quelli più potenti abbinabili al cambio automatico (1.200 euro). Tutte le versioni offrono di serie sei airbag, l'Esp, il climatizzatore, la radio con cd e prese Aux e Usb e i fendinebbia. L'allestimento intermedio Comfort (oggetto del primo contatto) aggiunge il vivavoce Bluetooth, i comandi audio al volante, gli alzacristalli elettrici posteriori, gli specchietti esterni ripiegabili elettricamente e con indicatore di direzione integrato e il volante e il pomello del cambio rivestiti in pelle. I sensori di parcheggio anteriori e posteriori e il “clima” automatico sono riservati alla ricca Style ma, sulla equilibrata Comfort, per averli basta spendere 800 euro per il pacchetto Advanced (che aggiunge pure i cerchi in lega di 16 pollici e la fascia parasole sul parabrezza).
Qualche dettaglio da rivedere
Con la berlina, la i30 Wagon condivide non solo cinque anni di garanzia a chilometraggio illimitato (più altrettanti di soccorso stradale e di controlli gratuiti), ma anche lo spazioso abitacolo (dietro tre persone non stanno affatto scomode). Quest'ultimo, però, ne eredita anche i difetti: benché le finiture approssimative, tipiche delle auto coreane di una decina di anni fa, sulla i30 siano solo un ricordo, alcuni dettagli non convincono del tutto. Ad esempio, le plastiche del tunnel paiono sottili e facilmente graffiabili. Poche, invece, le critiche al baule: ampio e dalla forma regolare, ha di serie la presa da 12 V e una retina fermacarico avvolgibile. La soglia di carico è poi bassa da terra (58 cm) e c'è solo un accenno di scalino fra il battivaligia e il piano del baule. Sotto quest'ultimo, si trova un doppiofondo diviso in sei scomparti: due laterali dietro i passaruota, uno stretto ma profondo vicino al paraurti, al quale se ne aggiungono altri tre ampi ma non molto profondi. Se del bagagliaio convincono la profondità (97 cm, che passano a 190 ripiegando il divano) e la larghezza (fra 104 e 137 cm), meno apprezzabile è la sua altezza. Come per la berlina, dal fondo alla cappelliera ci sono giusto 45 cm: due valigie sovrapposte non ci stanno.
1.4 fluido ma tranquillo
Seduti al posto di guida se ne apprezza la regolazione in altezza (di serie) e il fatto che tutti i comandi siano di facile individuazione e sottomano. Il 1.4 è il motore più piccolo in listino per questa Hyundai: in moto si rivela silenzioso e fluido nell'erogazione e inizia a spingere già prima dei 2000 giri, ma non è certo vivace. Già col solo guidatore a bordo, infatti, per riprendere velocità con una certa rapidità si deve scalare una o più marce (il cambio ha innesti morbidi e solo nei passaggi più veloci tende talvolta a impuntarsi) e premere a fondo il gas. D'altra parte, se ne ha conferma già guardando i dati di omologazione: secondo la casa, lo 0-100 km/h avviene in 13,5 secondi e si toccano al massimo i 180 km/h. In compenso, la sete dovrebbe essere modesta: i dati ufficiali parlano di 15,4 km/l in media. Guidata senza irruenza, la i30 Wagon si rivela una confortevole auto da famiglia: le sospensioni piuttosto morbide, infatti, non trasmettono agli occupanti scossoni pure montando i cerchi maggiorati di 16'' (presi da soli costano 500 euro) e l'insonorizzazione è piuttosto curata. Di indole fin troppo turistica è infine lo sterzo: nonostante se ne possa regolare la servoassistenza su tre livelli grazie al pulsante del sistema Flex Steer sul volante, non trasmette mai una netta percezione di che cosa passi sotto le ruote anteriori, e ha sempre una consistenza un po' gommosa.
Secondo noi
PREGI
> Baule. È ampio (supera anche quello di alcune vetture di categoria superiore) e di forma regolare; inoltre, ha numerosi doppi fondi di varie forme e misure.
> Comfort. L'abitacolo è spazioso anche dietro, le sospensioni assorbono efficacemente le irregolarità dell'asfalto e l'insonorizzazione è abbastanza curata: la i30 Wagon è un'auto che non affatica neppure nei viaggi più lunghi.
> Dotazione. Con meno di 18.000 euro ci si porta a casa una capiente famigliare, curata e per nulla povera: per la sicurezza c'è tutto il necessario ed eventuali accessori hanno un prezzo non eccessivo (specie se presi in pacchetto).
DIFETTI
> Plastiche. In un contesto generalmente curato, stonano certe plastiche dall'aspetto un po' trascurato, come quelle del tunnel.
> Ripresa. Il 1.4 è tutto fuorché vigoroso: anche a vettura scarica, si guadagna velocità con poco brio...
> Sterzo. Nonostante il sistema Flex Steer (che per mette di regolare su tre livello la servoassistenza), lo sterzo ha una risposta gommosa: fa capire poco che cosa passa sotto le ruote.
Fonte: Alvolante
La i30 Wagon è la nuova famigliare della Hyundai. Capiente e con una buona dotazione, è mossa da un 1.4 a benzina fluido, ma che non colpisce per il “tiro”.
Pubblicato il 30 luglio 2012
Prezzo € 17.950
Consumo misto 15,4 km/l
Emissioni CO2 145 grammi/km
Euro 5
È capiente e ben dotata
La versione famigliare della i30 (qui il primo contatto della berlina) è da poco entrata in listino ma le consegne non inizieranno che a settembre. Rispetto alla cinque porte da cui deriva, la nuova i30 Wagon è più lunga di 29 centimetri. Al contrario, rispetto alla famigliare che sostituisce, è più corta di un centimetro ma, a dispetto di ciò, il baule è aumentato notevolmente: ora è di 528 litri (113 in più), che salgono a 1642 (247 più di prima) ripiegando il divano. Rispetto alla berlina, la nuova Hyundai costa 850 euro in più e ne condivide le versioni e i motori, 1.4 e 1.6 a benzina (da 99, 120 e 135 cavalli) e a gasolio (da 90, 110 e 128 cavalli), con quelli più potenti abbinabili al cambio automatico (1.200 euro). Tutte le versioni offrono di serie sei airbag, l'Esp, il climatizzatore, la radio con cd e prese Aux e Usb e i fendinebbia. L'allestimento intermedio Comfort (oggetto del primo contatto) aggiunge il vivavoce Bluetooth, i comandi audio al volante, gli alzacristalli elettrici posteriori, gli specchietti esterni ripiegabili elettricamente e con indicatore di direzione integrato e il volante e il pomello del cambio rivestiti in pelle. I sensori di parcheggio anteriori e posteriori e il “clima” automatico sono riservati alla ricca Style ma, sulla equilibrata Comfort, per averli basta spendere 800 euro per il pacchetto Advanced (che aggiunge pure i cerchi in lega di 16 pollici e la fascia parasole sul parabrezza).
Qualche dettaglio da rivedere
Con la berlina, la i30 Wagon condivide non solo cinque anni di garanzia a chilometraggio illimitato (più altrettanti di soccorso stradale e di controlli gratuiti), ma anche lo spazioso abitacolo (dietro tre persone non stanno affatto scomode). Quest'ultimo, però, ne eredita anche i difetti: benché le finiture approssimative, tipiche delle auto coreane di una decina di anni fa, sulla i30 siano solo un ricordo, alcuni dettagli non convincono del tutto. Ad esempio, le plastiche del tunnel paiono sottili e facilmente graffiabili. Poche, invece, le critiche al baule: ampio e dalla forma regolare, ha di serie la presa da 12 V e una retina fermacarico avvolgibile. La soglia di carico è poi bassa da terra (58 cm) e c'è solo un accenno di scalino fra il battivaligia e il piano del baule. Sotto quest'ultimo, si trova un doppiofondo diviso in sei scomparti: due laterali dietro i passaruota, uno stretto ma profondo vicino al paraurti, al quale se ne aggiungono altri tre ampi ma non molto profondi. Se del bagagliaio convincono la profondità (97 cm, che passano a 190 ripiegando il divano) e la larghezza (fra 104 e 137 cm), meno apprezzabile è la sua altezza. Come per la berlina, dal fondo alla cappelliera ci sono giusto 45 cm: due valigie sovrapposte non ci stanno.
1.4 fluido ma tranquillo
Seduti al posto di guida se ne apprezza la regolazione in altezza (di serie) e il fatto che tutti i comandi siano di facile individuazione e sottomano. Il 1.4 è il motore più piccolo in listino per questa Hyundai: in moto si rivela silenzioso e fluido nell'erogazione e inizia a spingere già prima dei 2000 giri, ma non è certo vivace. Già col solo guidatore a bordo, infatti, per riprendere velocità con una certa rapidità si deve scalare una o più marce (il cambio ha innesti morbidi e solo nei passaggi più veloci tende talvolta a impuntarsi) e premere a fondo il gas. D'altra parte, se ne ha conferma già guardando i dati di omologazione: secondo la casa, lo 0-100 km/h avviene in 13,5 secondi e si toccano al massimo i 180 km/h. In compenso, la sete dovrebbe essere modesta: i dati ufficiali parlano di 15,4 km/l in media. Guidata senza irruenza, la i30 Wagon si rivela una confortevole auto da famiglia: le sospensioni piuttosto morbide, infatti, non trasmettono agli occupanti scossoni pure montando i cerchi maggiorati di 16'' (presi da soli costano 500 euro) e l'insonorizzazione è piuttosto curata. Di indole fin troppo turistica è infine lo sterzo: nonostante se ne possa regolare la servoassistenza su tre livelli grazie al pulsante del sistema Flex Steer sul volante, non trasmette mai una netta percezione di che cosa passi sotto le ruote anteriori, e ha sempre una consistenza un po' gommosa.
Secondo noi
PREGI
> Baule. È ampio (supera anche quello di alcune vetture di categoria superiore) e di forma regolare; inoltre, ha numerosi doppi fondi di varie forme e misure.
> Comfort. L'abitacolo è spazioso anche dietro, le sospensioni assorbono efficacemente le irregolarità dell'asfalto e l'insonorizzazione è abbastanza curata: la i30 Wagon è un'auto che non affatica neppure nei viaggi più lunghi.
> Dotazione. Con meno di 18.000 euro ci si porta a casa una capiente famigliare, curata e per nulla povera: per la sicurezza c'è tutto il necessario ed eventuali accessori hanno un prezzo non eccessivo (specie se presi in pacchetto).
DIFETTI
> Plastiche. In un contesto generalmente curato, stonano certe plastiche dall'aspetto un po' trascurato, come quelle del tunnel.
> Ripresa. Il 1.4 è tutto fuorché vigoroso: anche a vettura scarica, si guadagna velocità con poco brio...
> Sterzo. Nonostante il sistema Flex Steer (che per mette di regolare su tre livello la servoassistenza), lo sterzo ha una risposta gommosa: fa capire poco che cosa passa sotto le ruote.
Fonte: Alvolante