domycol
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Quanto è bella!!!!!
Forse non arriverà a doppiare il successo della Suv compatta ix 35, ma la nuova generazione della Santa Fe, in vendita in Italia dal prossimo ottobre, fornisce comunque l'ennesima dimostrazione del cambio di passo della produzione Hyundai. Nell'immagine e nella sostanza: le linee mollaccione del passato lasciano spazio a un look più dinamico, ad accompagnare un frontale non privo di aggressività.
A bordo. Il merito va anche al cambio delle proporzioni - meno altezza e più larghezza - che peraltro non si riflette in misura percettibile su un'abitabilità interna comunque generosa, davanti come dietro. E neppure sulla posizione di guida, sempre alta quanto basta per garantire un eccellente controllo della strada; unica eccezione, la visibilità sulla tre quarti, compromessa dal taglio a salire del cristallo posteriore. Senza eccedere in personalità, l'ambiente interno offre un tono adeguato e un equipaggiamento all'altezza di quanto ci si attende dalle grandi Suv, così come inappuntabile appare il corredo tecnico, fra controllo della velocità in discesa, blocco del differenziale centrale e quant'altro.
Su strada con la 2.2 CRDi... Il compito di spingere la mole della Santa Fe, in questa che è comunque la versione "corta" (l'altra, introdotta da poco in America, da noi arriverà soltanto a 2013 inoltrato) resta affidato al turbodiesel 2.200 da 197 CV, che fra l'altro ruggisce assai meno che in passato. Compito che viene assolto in sostanziale scioltezza, casomai si potrebbe chiedere un briciolo di prontezza e di fluidità in più al cambio, un automatico a sei marce. Anche per assecondare al meglio una marcia piacevolmente dolce, visto che pure l'assetto ha abbandonato le mollezze del passato, mettendo il guidatore al riparo da fastidiosi dondolamenti, in curva come in frenata. Il tutto senza riflessi evidenti su un confort che resta di stampo americano, fra buone qualità di assorbimento e livelli di disturbo sonoro contenuti: in velocità prevalgono i fruscii aerodinamici, peraltro mai davvero fastidiosi.
... e con la 2.0 CRDi da 150 CV. Altrettanto silenzioso e per certi versi ancora più fluido l'altro turbodiesel in forza alla gamma Santa Fe, l'inedito due litri da 150 CV che si presenta già in configurazione Euro 6. Anche se, fra taglia inferiore e dotazione anti inquinamento, la sua risposta in ripresa appare decisamente meno brillante.
fonte:http://www.quattroruote.it/notizie/primo-contatto/hyundai-santa-fe-le-prime-impressioni-di-guida
Forse non arriverà a doppiare il successo della Suv compatta ix 35, ma la nuova generazione della Santa Fe, in vendita in Italia dal prossimo ottobre, fornisce comunque l'ennesima dimostrazione del cambio di passo della produzione Hyundai. Nell'immagine e nella sostanza: le linee mollaccione del passato lasciano spazio a un look più dinamico, ad accompagnare un frontale non privo di aggressività.
A bordo. Il merito va anche al cambio delle proporzioni - meno altezza e più larghezza - che peraltro non si riflette in misura percettibile su un'abitabilità interna comunque generosa, davanti come dietro. E neppure sulla posizione di guida, sempre alta quanto basta per garantire un eccellente controllo della strada; unica eccezione, la visibilità sulla tre quarti, compromessa dal taglio a salire del cristallo posteriore. Senza eccedere in personalità, l'ambiente interno offre un tono adeguato e un equipaggiamento all'altezza di quanto ci si attende dalle grandi Suv, così come inappuntabile appare il corredo tecnico, fra controllo della velocità in discesa, blocco del differenziale centrale e quant'altro.
Su strada con la 2.2 CRDi... Il compito di spingere la mole della Santa Fe, in questa che è comunque la versione "corta" (l'altra, introdotta da poco in America, da noi arriverà soltanto a 2013 inoltrato) resta affidato al turbodiesel 2.200 da 197 CV, che fra l'altro ruggisce assai meno che in passato. Compito che viene assolto in sostanziale scioltezza, casomai si potrebbe chiedere un briciolo di prontezza e di fluidità in più al cambio, un automatico a sei marce. Anche per assecondare al meglio una marcia piacevolmente dolce, visto che pure l'assetto ha abbandonato le mollezze del passato, mettendo il guidatore al riparo da fastidiosi dondolamenti, in curva come in frenata. Il tutto senza riflessi evidenti su un confort che resta di stampo americano, fra buone qualità di assorbimento e livelli di disturbo sonoro contenuti: in velocità prevalgono i fruscii aerodinamici, peraltro mai davvero fastidiosi.
... e con la 2.0 CRDi da 150 CV. Altrettanto silenzioso e per certi versi ancora più fluido l'altro turbodiesel in forza alla gamma Santa Fe, l'inedito due litri da 150 CV che si presenta già in configurazione Euro 6. Anche se, fra taglia inferiore e dotazione anti inquinamento, la sua risposta in ripresa appare decisamente meno brillante.
fonte:http://www.quattroruote.it/notizie/primo-contatto/hyundai-santa-fe-le-prime-impressioni-di-guida