Harry
Utente Ben Noto
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Sono Rhys Millen e la Hyundai a conquistare il primo successo della Pikes Peak in versione tutto-asfalto.
Vittoria inattesa. A differenza di quanto succedeva di solito, la vittoria non è andata ad una vettura di classe "Unlimited" (che come dice il nome, non ha limitazioni regolamentari), bensì alla Genesis Coupé della Rhys Millen Racing di classe "Time Attack", che raggruppe le vetture prese dalla serie.
Rookie europeo sul podio. In seconda posizione ha chiuso la Porsche GT3R di Romain Dumas (Pikes Peak Open), che era alla sua prima epserienza nella "corsa verso le nuvole". Il francese è un pilota con enorme esperienza nelle gare di durata (ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2010 con l'Audi) ed ha approfittato della completa asfaltatura del percorso per portare anche nel Colorado la sua guida da pista.
Podio misto. Sul gradino più baso del podio assoluto stupisce la presenza della Ducati Multistrada di Carlin Dunne, che ovviamente vince la gara per quanto riguarda le moto, ma che riesce addirittura a fare il terzo tempo assoluto, una vera prestazione monstre! E altrettanto fa il suo compagno di squadra Greg Tracy, che si piazza subito dietro ed è il quarto ed ultimo capace di scendere sotto i 10 minuti di gara.
Delusione Unlimited. Solamente quinta la prima vettura della classe regina, con David Donner e la sua D4 Pikes Peak Special della Palatov Motorsport. Dispersi i protagonisti annunciati Philippe Dayraut (con la Dacia Duster motorizzata Nissan GT-R) e Paul Dallenbach (col suo prototipo biturbo da 1400 cv).
Ritirato anche "Monster" Tajima. Sesta assoluta la miglior vettura elettrica, ma non è Nobuhiro Tajima, il campione in carica molto atteso dopo aver cambiato classe, bensì Fumio Nutahara, con la TMG EVP002 di Toyota Motorsport.
Che volo! Ogni tanto ci si dimentica di quanto pericolosa sia la Pikes Peak, anche ora che non ha più tratti sterrati. La scarsa presenza di guard rail e le velocità che si raggiungono sono una componente che non si può sottovalutare. Lo ha imparato Jeremy Foley, volato fuori al "Devil's Playground" con la sua Mitsubishi Evo VIII. Ovviamente trasportato immediatametne in ospedale, se l'è cavata con solo una gamba rotta, un'inezia vedendo il terrificante video del suo volo.
Per il video del volo Mitsubishi: http://www.quattroruote.it/notizie/...ls-porta-la-hyundai-genesis-al-successo-video
Vittoria inattesa. A differenza di quanto succedeva di solito, la vittoria non è andata ad una vettura di classe "Unlimited" (che come dice il nome, non ha limitazioni regolamentari), bensì alla Genesis Coupé della Rhys Millen Racing di classe "Time Attack", che raggruppe le vetture prese dalla serie.
Rookie europeo sul podio. In seconda posizione ha chiuso la Porsche GT3R di Romain Dumas (Pikes Peak Open), che era alla sua prima epserienza nella "corsa verso le nuvole". Il francese è un pilota con enorme esperienza nelle gare di durata (ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2010 con l'Audi) ed ha approfittato della completa asfaltatura del percorso per portare anche nel Colorado la sua guida da pista.
Podio misto. Sul gradino più baso del podio assoluto stupisce la presenza della Ducati Multistrada di Carlin Dunne, che ovviamente vince la gara per quanto riguarda le moto, ma che riesce addirittura a fare il terzo tempo assoluto, una vera prestazione monstre! E altrettanto fa il suo compagno di squadra Greg Tracy, che si piazza subito dietro ed è il quarto ed ultimo capace di scendere sotto i 10 minuti di gara.
Delusione Unlimited. Solamente quinta la prima vettura della classe regina, con David Donner e la sua D4 Pikes Peak Special della Palatov Motorsport. Dispersi i protagonisti annunciati Philippe Dayraut (con la Dacia Duster motorizzata Nissan GT-R) e Paul Dallenbach (col suo prototipo biturbo da 1400 cv).
Ritirato anche "Monster" Tajima. Sesta assoluta la miglior vettura elettrica, ma non è Nobuhiro Tajima, il campione in carica molto atteso dopo aver cambiato classe, bensì Fumio Nutahara, con la TMG EVP002 di Toyota Motorsport.
Che volo! Ogni tanto ci si dimentica di quanto pericolosa sia la Pikes Peak, anche ora che non ha più tratti sterrati. La scarsa presenza di guard rail e le velocità che si raggiungono sono una componente che non si può sottovalutare. Lo ha imparato Jeremy Foley, volato fuori al "Devil's Playground" con la sua Mitsubishi Evo VIII. Ovviamente trasportato immediatametne in ospedale, se l'è cavata con solo una gamba rotta, un'inezia vedendo il terrificante video del suo volo.
Per il video del volo Mitsubishi: http://www.quattroruote.it/notizie/...ls-porta-la-hyundai-genesis-al-successo-video
