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Cambio automatico

Se leggi bene si faceva riferimento al cambio non in modalita Drive, bensì manuale, che pur mantenebdo in accelerazione il rapporto selezionato in modalità sequenziale, si sente in base alla pressione dell'acceleratore quasi uno o più cambi di marcia...

Ah ok, in tal caso si sente quando interviene il blocco del convertitore.. :)
 
Senza aprire un'altro topic mi chiedevo in quale modo si consuma di meno, con l'automatico, in modalità Drive oppure in sequenziale???

Io ancora non sono attendibile visto che ho appena 1500 Km all'attivo con la mia Santa, e il dubbio mi è già sorto... :?:
 
Senza aprire un'altro topic mi chiedevo in quale modo si consuma di meno, con l'automatico, in modalità Drive oppure in sequenziale???

quote]

Sicuramente stando in automatico, con piede non troppo pesante e avendo l'accortezza una volta arrivati alla velocità voluta di mollare un poco in modo che sia innestata la marcia più alta, per poi proseguire pelando il gas.
 
Anakin ha scritto:
Senza aprire un'altro topic mi chiedevo in quale modo si consuma di meno, con l'automatico, in modalità Drive oppure in sequenziale???

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Sicuramente stando in automatico, con piede non troppo pesante e avendo l'accoretezza una volta arrivati alla velocità voluta di mollare il piede in modo che sia innestata la marcia più alta, per poi proseguire pelando il gas.
 
Zotto ha scritto:
Sicuramente stando in automatico, con piede non troppo pesante e avendo l'accoretezza una volta arrivati alla velocità voluta di mollare il piede in modo che sia innestata la marcia più alta, per poi proseguire pelando il gas.

Sicuramente su strade pianeggianti è come dici tu :wink: , però non so se funziona anche in salita dove l'acceleratore è sempre pigiato :roll: . Forse mi sbaglio ma ho notato che in salita in D tiene sempre marce piuttosto alte, infatti in questi casi preferisco usare il sequenziale. :p
 
alebuba ha scritto:
Zotto ha scritto:
Sicuramente stando in automatico, con piede non troppo pesante e avendo l'accoretezza una volta arrivati alla velocità voluta di mollare il piede in modo che sia innestata la marcia più alta, per poi proseguire pelando il gas.

Sicuramente su strade pianeggianti è come dici tu :wink: , però non so se funziona anche in salita dove l'acceleratore è sempre pigiato :roll: . Forse mi sbaglio ma ho notato che in salita in D tiene sempre marce piuttosto alte, infatti in questi casi preferisco usare il sequenziale. :p
Idem
 
Salve a tutti. Sono nuovo del forum, ma possiedo la Santa Fe esattamente da 371 giorni, nella sua declinazione Dynamic 2.2 aut. 7 posti con DPF. Sul cambio in modalità sequenziale che dà la sensazione di non avere rapporti fissi, posso dire con ragionevole attendibilità che ciò è dovuto e connaturato al funzionamento del convertitore di coppia, il cui slittamento sui diesel si fa sentire più che sui benzina, proprio a causa della maggior coppia motrice dei primi, soprattutto ai bassi regimi di funzionamento del motore. Non avendosi un collegamento rigido tra motore e trasmissione, al cambio di rapporto sarà necessario che il convertitore raggiunga un nuovo - diciamo - punto di equilibrio, e fino a tale momento il guidatore avvertirà come una sensazione di sfrizionamento, che è quella che tipicamente si avverte col cambio in Drive. Io non avevo mai avuto vetture con il cambio automatico, ma a quello della Santa Fe mi sono abituato molto in fretta: una volta appresa la sua logica di funzionamento, si tratta solo di imparare a guidare più con l'acceleratore che con gli altri comandi, inducendo il cambio stesso a salire o scendere di rapporto in base alla richiesta di potenza. Personalmente, faccio spesso ricorso al sequenziale quando vi sono delle decelerazioni in discesa, per avere un po' più di freno motore e non stressare sempre l'impianto frenante.
Sul consumo del cambio automatico, posso dire che in quasi 15.000 km non ho mai azzerato il trip computer e la media si è saldamente attestata sui 9,1 lt/100km, con discrete percorrenze urbane e molte strade extraurbane, incluse le autostrade. Onestamente, pensavo peggio...
 
W il CAMBIO MANUALE!!! :mrgreen:

OK...
Và bene...
Scherzavo... :oops:
 
Un vantaggio non indifferente dell'automatico è senza dubbio la leggerezza con cui si può decidere di trainare rimorchi, roulotte, salite o spunti da fermo, senza doversi preoccupare della frizione! :weight:
 
La mia Santa 2.2 automatica dopo i primi 1500 km si aggira sui 10,3 l/100km :? con percorrenze prevalentemente urbane ed extraurbane (no autostrade, molte strade di montagna)...
Comunque ben lontano dai consumi dichiarati.. (ma dove le fanno le prove? su strade in discesa??? :roll:
E io che mi lamentavo della mia Cherokee (siamo lì)...
 
Scusate ma io vengo da cambi manuali e ho notato due cose e' volevo sapere se sono normali.
Il passaggio da una marcia all'altra - sia in modalita automatica che sequenziale - e' caratterizzato da un certo "singhiozzo"; Non avviene in maniera fluida e impercetibile.
La seconda cosa -che mi pare ancora piu' strana - avviene in modalità sequenziale. Marciando in 4 marcia in piano, non appena c'e' una variazione di pendenza il motore varia numero di giri come se automaticamete variasse il rapporto.
E' cosi' che funziona ?
 
Il passaggio da una marcia all'altra, per quanto smussato, è comunque avvertibile, specie se l'accelerazione è abbastanza consistente. Guidando con dolcezza i passaggi di marcia sono a mio parere molto meno avvertibili. Ad ogni modo, gli automatici di alcuni anni fa, da quel che ne so, erano molto più bruschi ed il cambio di rapporto si avvertiva... nella schiena.
Come ho spiegato qualche messaggio più su, la modalità sequenziale serve a gestire manualmente il cambio di rapporto, ma non annulla la prerogativa degli automatici tradizionali, ossia il possibile e naturale slittamento del convertitore di coppia. Da appassionato, ma non da tecnico, provo a spiegarmi meglio: nel momento in cui la coppia motrice sviluppata dal motore non riesce ad essere completamente trasmessa alle ruote per via delle maggiori resistenze incontrate (p.es. la crescente pendenza della strada), si ha un maggiore slittamento all'interno del convertitore di coppia, che dà la sensazione che il rapporto cambi.
In effetti, non essendovi una classica frizione a dischi e quindi un collegamento rigido fra motore e trasmissione, nell'automatico non è detto che a un certo numero di giri debba corrispondere sempre una data velocità. Inoltre, la gestione sequenziale è mantenuta dall'elettronica dell'auto entro certi limiti, oltrepassati i quali la logica di funzionamento fa cambiare comunque il rapporto inserito in modo automatico.
In sostanza, il cambio automatico a convertitore di coppia ha questo tipo di funzionamento, più o meno accentuato a seconda della specifica realizzazione o del tipo di motore (credo che nel diesel sia più marcato proprio per l'esuberanza di coppia già ai bassi regimi di rotazione del motore). Diversamente dai cambi robotizzati, che invece prevedono una frizione gestita in autonomia dall'elettronica della vettura e che possono contare su un collegamento rigido fra motore e trasmissione.
Ad ogni modo, imparando a dosare l'acceleratore si fa presto ad abituarsi al cambio automatico tradizionale e ad apprezzarne il confort. Personalmente, il sequenziale lo uso solo quando vorrei un po' di freno motore nelle decelerazioni.
 
Victorio71 ha scritto:
Il passaggio da una marcia all'altra, per quanto smussato, è comunque avvertibile, specie se l'accelerazione è abbastanza consistente. Guidando con dolcezza i passaggi di marcia sono a mio parere molto meno avvertibili. Ad ogni modo, gli automatici di alcuni anni fa, da quel che ne so, erano molto più bruschi ed il cambio di rapporto si avvertiva... nella schiena.
Come ho spiegato qualche messaggio più su, la modalità sequenziale serve a gestire manualmente il cambio di rapporto, ma non annulla la prerogativa degli automatici tradizionali, ossia il possibile e naturale slittamento del convertitore di coppia. Da appassionato, ma non da tecnico, provo a spiegarmi meglio: nel momento in cui la coppia motrice sviluppata dal motore non riesce ad essere completamente trasmessa alle ruote per via delle maggiori resistenze incontrate (p.es. la crescente pendenza della strada), si ha un maggiore slittamento all'interno del convertitore di coppia, che dà la sensazione che il rapporto cambi.
In effetti, non essendovi una classica frizione a dischi e quindi un collegamento rigido fra motore e trasmissione, nell'automatico non è detto che a un certo numero di giri debba corrispondere sempre una data velocità. Inoltre, la gestione sequenziale è mantenuta dall'elettronica dell'auto entro certi limiti, oltrepassati i quali la logica di funzionamento fa cambiare comunque il rapporto inserito in modo automatico.
In sostanza, il cambio automatico a convertitore di coppia ha questo tipo di funzionamento, più o meno accentuato a seconda della specifica realizzazione o del tipo di motore (credo che nel diesel sia più marcato proprio per l'esuberanza di coppia già ai bassi regimi di rotazione del motore). Diversamente dai cambi robotizzati, che invece prevedono una frizione gestita in autonomia dall'elettronica della vettura e che possono contare su un collegamento rigido fra motore e trasmissione.
Ad ogni modo, imparando a dosare l'acceleratore si fa presto ad abituarsi al cambio automatico tradizionale e ad apprezzarne il confort. Personalmente, il sequenziale lo uso solo quando vorrei un po' di freno motore nelle decelerazioni.

Concordo pienamente!
Aggiungerei inoltre che il sequenziale, per determinati parametri impostati dalla centralina che gestisce il cambio, come precedentemente accennato, non fà altro che virtualizzare il convertitore di coppia, fissandolo su determinate progressioni, che danno l'effetto del cambio meccanico tradizionale, senza rilasciare in quella sensazione di "folle", quando si rilascia il gas, appunto producendo maggiore freno motore, ma ciò non toglie che entro certi parametri, ad esempio accellerando bruscamente in 4^ il convertitore accelleri lo slittamento repentinamente, dandoci di fatto la sensazione di aver scalato di un rapporto...

Non sò se mi sono stato spiegato??? :D
 
Salve a tutti,
anch'io possiedo SantaFe CRD2.2 automatica e confermo consumi assolutamente risparmiosi. La mia fa esclusivamente città da diverso tempo e il cruise mi indica 9,5 lt/100Km; inoltre spesso non mi risparmio e mi piace farla muovere velocemente.
Confermo anche una certa lentezza nelle partenze da parte del cambio, che reputo essere prerogativa del diesel, dato che anche nell'X3 Diesel aziendale vi è questo "momento morto" leggermente più corto.
 
Bhe io ritengo che il paragone tra X3 e santa sia impari per questioni di peso e quindi di inerzia ..... la x3 pesa un terzo in meno che a parita di potenza sono tanti quindi ci sta tutta la maggiore inerzia nel muoversi ....
Parere personale chiaramente ... :up:
 
MarcoZippato ha scritto:
Salve a tutti,
anch'io possiedo SantaFe CRD2.2 automatica e confermo consumi assolutamente risparmiosi. La mia fa esclusivamente città da diverso tempo e il cruise mi indica 9,5 lt/100Km; inoltre spesso non mi risparmio e mi piace farla muovere velocemente.
Confermo anche una certa lentezza nelle partenze da parte del cambio, che reputo essere prerogativa del diesel, dato che anche nell'X3 Diesel aziendale vi è questo "momento morto" leggermente più corto.

Beato te.. io continuo imperterrita nella mia ascesa... il "9" ormai non fà più capolino sul mio display... a tutt'oggi 1600km percorsi con un consumo medio di 10,4 l/100km... :cry:
 
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha come me la Santa 2.7 benzina aut. per confrontarmi con i consumi...
Devo dire che non mi trovo affatto male, ovviamente ho installato l'inpianto gpl da 62 litri che mi permette di avere un'autonomia con un pieno di circa 450/460 Km e non è male!!!
Per il cambio mi trovo molto bene, i cambiamenti di marcia sono impercettibili se si usa l'acceleratore con sensibilità e dolcezza.
Permette un confort di guida notevole e di non eccedere nella velocità senza accorgersene, come al contrario mi capitava con la golf tdi 130cv 6 marce, che naturalmente mi portava a correre di più :)
 
CHRISTIAN ha scritto:
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha come me la Santa 2.7 benzina aut. per confrontarmi con i consumi...
Devo dire che non mi trovo affatto male, ovviamente ho installato l'inpianto gpl da 62 litri che mi permette di avere un'autonomia con un pieno di circa 450/460 Km e non è male!!!
Per il cambio mi trovo molto bene, i cambiamenti di marcia sono impercettibili se si usa l'acceleratore con sensibilità e dolcezza.
Permette un confort di guida notevole e di non eccedere nella velocità senza accorgersene, come al contrario mi capitava con la golf tdi 130cv 6 marce, che naturalmente mi portava a correre di più :)

:welcome1:

chiaro che con queste lune, ultimamente c'è un'epidemia di gasolio... Per tanto i Santa benza V6 sono pochini, anche se alla luce dei fatti, (conti alla mano con il GPL), credo che tra il prezzo d'acquisto e l'utilizzo, il minor costo del gas, credo che alla fine i costi/kilometro sono molto simili, se non + vantaggiosi quelli del benzina/gas...
 
CHRISTIAN ha scritto:
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha come me la Santa 2.7 benzina aut. per confrontarmi con i consumi...
Devo dire che non mi trovo affatto male, ovviamente ho installato l'inpianto gpl da 62 litri che mi permette di avere un'autonomia con un pieno di circa 450/460 Km e non è male!!!
Per il cambio mi trovo molto bene, i cambiamenti di marcia sono impercettibili se si usa l'acceleratore con sensibilità e dolcezza.
Permette un confort di guida notevole e di non eccedere nella velocità senza accorgersene, come al contrario mi capitava con la golf tdi 130cv 6 marce, che naturalmente mi portava a correre di più :)

dopo 1600 km percorsi con la mia SF benzina automatico quasi esclusivamente in città, il mio display si è attestato sui 15, 7 litri x 100 km, il tuo?
 
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